24 dicembre 2023

Natale a Soncino ricordando la mitica pasticceria Papetti Premoli

Natale a Soncino non è Natale se non si ricorda la mitica pasticceria Papetti Premoli 

Quanti dolci hanno sfornato dal forno di via Matteotti nella mitica pasticceria in centro al Borgo tra i più belli d'Italia.

Due rimangano nel cuore dei Soncinesi. La mitica colomba e l'alberello di Natale, un dolce fatto di pasta sfoglia, crema e marmellata. Unico. Dal sapore ineguagliabile. E poi i mitici "Soncino" pasticcini a base di mandorle di un'antica ricetta cinquecentesca.

Non si possono dimenticare certi sapori. Rimangono nella memoria e nel vissuto di ogni Soncinese 

Come non si può dimenticare il profumo che si sentiva ogni giorno quando si passava nelle vicinanze della pasticceria.

Tanti vip hanno amato e apprezzato i dolci made in Soncino di Sandro e Giusi Premoli Papetti 

Tra i cultori Ermanno Olmi, Lina Wermuller, Vincenzo Cazzaniga e Vittorio Sgarbi.

Ora rimane il ricordo e la speranza che qualcuno possa un giorno emulare il percorso da pasticcere di Sandro 

Buon Natale a tutti

 

Roberta Tosetti


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commenti


Bruno Venturelli

25 dicembre 2023 07:16

Manca Napoleone e poi abbiamo chiuso il cerchio

Raffaele

26 dicembre 2023 12:15

Cremonasera, vi siete appena dimenticati due generazioni di storia!! Questa pasticceria nasce da mio trisnonno, il signor Carlo Papetti, colui che ha inventato tutte le ricette che hanno reso grande questa pasticceria, a lui seguì il signor Paolo Papetti, mio bisnonno, colui che continuò questa pasticceria e che lasciò tutto una volta anziano (ricette, macchinari e pasticceria) all'apprendista Sandro Premoli.

Miria Portesani Coletti

5 gennaio 2024 20:57

Ho un ricordo indelebile di quei pasticcini con crema al burro.di quando ero bambina a Soncino ..ma io non ricordo che si chiamassero " Soncino" ...il mio nonno Vincenzo li chiamava in altro modo ...ma la memoria mia fa cilecca e purtroppo le mie radici soncinesi sono terminate con la perdita della zia Zina

Marcos

26 dicembre 2023 21:33

Peccato che l'avidità dell'uomo che poteva aver dato continuità a tutte le meraviglie create dai pasticceri Papetti, non ha degnato il paese che ha ospitato questa meravigliosa pasticceria e dato il nome a uno dei suoi prodotti storici, tramandando i segreti e le conoscenze, e ha preferito portarli con se per farli marcire nella sua tomba nel giorno del trapasso.