Neima Ezza e Rondo da Sosa portano la trap in una Piazza del Comune non gremita. 1500 giovanissimi fan in delirio per i due protagonisti. Testi “spinti” e violenti durante la serata
Intorno all’anno 1000, appena di là delle Alpi, nel diffondersi e consolidarsi delle corti nacque l’esigenza di raccontare le vicende della quotidianità veicolando il messaggio con la musica. Nacquero così Trovatori e Trovieri che non solo cantavano temi d’amore ma anche di feste, battaglie, eventi importanti. Qualche anno più tardi il fenomeno arrivó in Italia trovando terreno fertile per una folta produzione musicale giunta perfino ai giorni nostri. Ecco che nell’antica Piazza del Comune di Cremona questa sera sono giunti due novelli trovatori: Neima Ezza e Rondo da Sosa. Essi però non hanno raccontato di amore, di feste o di beneducate frivolezze. Hanno invece raccontato, davanti a una giovanissima folla di 1500 persone, di “fedeltà al quartiere”, di “sembro destinato a morire fra le sirene, fuck carabiniere”, di “fra’ la ruota gira come la tua tipa che si è appena piegata a novanta.”
I bambini e i ragazzi, alcuni accompagnati dai genitori, hanno passato la serata con i propri beniamini cantando a squarciagola i successi più conosciuti dei due trapper. Ad aprire la serata Neima Ezza (al secolo Amine Ezzaroui) che ha proposto una carrellata delle sue hit più celebri fra cui “C’est pas facil”, “Hei Mama” e “Basta”. L’artista ha animato il pubblico facendo anche leva sui temi positivi di alcuni brani, dispensando preziosi consigli e ricordando quanto sia importante la figura della mamma, esortando i giovani presenti a non fare stupidaggini in giro. Dopo una breve pausa è salito alla ribalta anche l'atteso Rondo da Sosa (Mattia Barbieri), molto meno “interattivo” e piuttosto svogliato, saltando frammenti interi dei propri brani con la scusa di sollecitare il pubblico a cantare ed intervenendo solo ogni tanto. E anche qui la playlist ha toccato successi discografici come “Slime” e “Karma”. Se l’attualità sia da sempre un "pozzo di San Patrizio" per i cantautori, l’attualità contenuta in questi testi si riferisce a vicende di periferia, di vite ai margini della legalità, di violenza, di armi, di regolamenti di conti.
Se la scelta di portare i propri figli dipende dall'indiscutibile capacità dei genitori di far discernere al figlio il contenuto dei testi e comprendere di evitare di seguire certi esempi, forse invece i temi trattati potevano non avere come sfondo il massimo tempio religioso cittadino. Non che le frasi contro i carabinieri possano trovare luogo idoneo da qualche parte, ma provando anche solo per un istante a supporre che ciò faccia parte del “folklore” degli autori dei testi, il messaggio che giunge ai più piccoli non è probabilmente dei migliori. Che Neima Ezza e Rondo da Sosa siano di moda fra i più giovani è fuor di dubbio, così come è fuor di dubbio che possano e debbano avere uno spazio per esibirsi davanti ad un folto pubblico pronto a seguirli. Le generazioni di fan si aspettano esattamente questi testi di violenta contemporaneità, conditi con abbondanti dosi di auto-tune e atteggiamento irriverente. E va bene così.
Nonostante vi fossero meno persone del previsto, il seguito dei due trapper è stato chiassoso e trepidante, la serata si è chiusa con applausi e famiglie felici di ritorno a casa.
La quotidianità (o almeno una parte di essa) ha ancora, quindi, dei moderni trovatori. Anche quelli odierni, è evidente, scrivono proprio in “volgare”. La domanda però sorge spontanea: ci meritiamo davvero tutto questo “deserto sulla terra”?
foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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commenti
PierPiero
3 settembre 2023 05:53
E quei poveri edifici millenari a sopportare l'ingiuria di ineducati decibel..
Benny
3 settembre 2023 06:51
Hai perfettamente ragione.E' ora di smetterla con i concerti in piazza Duomo!
Guglielmo II
3 settembre 2023 11:52
Non è arrivato il momento di smetterla con i concerti, ma di invitare gente di alto spessore e lasciare i "cantanti" come queati al festival del tanta robba al parco al po
PierPiero
4 settembre 2023 08:56
Non sono volutamente entrato nel merito di chi c'è su un palco perché i decibel emessi sono "democratici". Che vengano emessi da sedicenti cantanti o da artisti di caratura internazionale, sempre gli stessi danni fanno.
GiulianA Chiti
3 settembre 2023 09:16
Complimenti per l’articolo fin troppo “elegante” ma chiaro - non mi stupisco dei ragazzini ma dei genitori che non fanno scelte giuste per la vita dei loro figli , anche perché loro stessi non sono all’altezza di comprendere cos’è necessario ed indispensabile . Ma chi dà il permesso di queste scelte ! In qual mani siamo ?
Buona domenica ! Non arrendiamoci , i genitori non si accorgono dei risultati negativi sempre più frequenti ?
Gilles
4 settembre 2023 08:49
Concordo con ogni parola con te. Quei genitori che portano i loro figli adolescenti, o poco più, a questi "concerti" non sono altro che gli stessi che danno un telefonino in mano al figlio fin dai 5/6 anni chiuso nella sua cameretta. Quale dialogo ha il ragazzino con i suoi genitori? Il ragazzino, appena ne è in grado, si immerge totalmente nei social più disparati e qui trova di tutto, anche quel sedicenne con la pistola in tasca che uccide per futili motivi. Ma intanto il genitore deve pensare al prossimo appuntamento con gli amici per l'apericena alla quale non può certo mancare!.. intanto il ragazzino è in casa che studia!!
Rodrigo
3 settembre 2023 11:58
1500 ragazzi sono comunque un bel po' considerando che al di fuori dei social non è stato praticamente pubblicizzato niente, è stato pubblicizzato Massimo Ranieri, giustamente, essendo di più spessore.