11 maggio 2024

Nessuna lista presentata a San Daniele Po, arriva il commissario. L'amarezza del sindaco Davide Persico

Nessuna lista per le prossime amministrative e a San Daniele Po cala ufficialmente la scure del commissariamento del Comune. Ora è ufficiale: alle 12.00 di sabato 11 maggio presso gli uffici del municipio non è entrato nessun gruppo per presentare una lista per le amministrative, anche se in prima mattinata sembrava che di lì a poco si sarebbe presentato il prossimo candidato sindaco. Addirittura in paese si parlava di ben due liste che si stavano preparando per affrontarsi nella tornata elettorale di giugno. Invece niente. Per il prossimo quinquennio San Daniele non avrà un sindaco ma un commissario esterno che si occuperà di gestire ed amministrare il Comune. 

Lo ha scritto il sindaco uscente Davide Persico sulla pagina Facebook ‘Amministriamo San Daniele Po Insieme’, che faceva riferimento al suo gruppo consigliare e che verrà presto chiusa, dato che di fatto nessuno dell’attuale lista in carica proseguirà nell’attività amministrativa. 

“Come avevo annunciato, non mi sono candidato per un altro mandato e del mio gruppo nessuno ha scelto di portare avanti il compito. -spiega Persico- Eravamo comunque abbastanza sollevati perchè in paese di parlava di due liste che si stavano formando e questa sarebbe stata un’ottima situazione, perchè avrebbe favorito il dialogo. Quindi ci aspettavamo che almeno una si sarebbe presentata. Invece stamattina non si  è fatto vivo nessuno e adesso quindi il Comune sarà commissariato”.

Ma cosa comporta quindi questa situazione? “In realtà come amministratori uscenti, avevamo presentato al Ministero  un’ipotesi di bilancio quinquennale, che sembrerebbe essere in fase di valutazione positiva. Il commissario quindi avrà la strada segnata da questo documento e poche altre possibilità di manovra”. 

Cosa succederà ora ai servizi per i cittadini che fino ad oggi erano stati garantiti? “Il nostro piano di bilancio prevede il mantenimento sia del servizio scolastico che di tutti i servizi rivolti al sociale. Speriamo si possa continuare a garantirli, ma se dovessero esserci ancora forti aumenti delle spese o se dovessero subentrare situazioni di disagio sociale a carico del comune, nessuno può garantire che tutti questi servizi possano essere mantenuti”.

Da segnalare che a fronte di 1.200 residenti, per un totale di circa 1.000 aventi diritto di voto, nelle liste AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) c’è stato un vero e proprio boom di registrazioni: “Ci risulta che oltre i residenti, da quest'anno ci siano oltre 420 sandanielesi iscritti AIRE, quindi non residenti e che con tutta probabilità non verranno mai a votare. Questo  avrebbe potuto rappresentare un ulteriore problema per il raggiungimento del quorum di oltre 700 votanti” spiega ancora il sindaco uscente.

Ma l’amarezza di Persico affonda le sue radici anche nel fronte del ‘no’ di un nutrito gruppo di sandanielesi che lo scorso settembre si oppose alla fusione di San Daniele (leggi qui)  con Pieve d’Olmi operazione che avrebbe portato sicuramente più respiro alle finanze comunali e che forse avrebbe incoraggiato la nascita di una lista per questa tornata elettorale.  

Ad ogni modo, tra una fusione fortemente osteggiata (benchè a San Daniele avesse vinto il ‘sì’), e la mancanza di un candidato sindaco disposto ad assumersi un incarico sicuramente impegnativo e di grande responsabilità, la sorte del Comune oggi è ormai decisa: niente sindaco per i prossimi 5 anni ma un commissario esterno. 

Questa la lettera di commiato di Davide Persico pubblicata sulla pagina Facebook ‘Amministriamo San Daniele Po Insieme’:

A San Daniele Po non si svolgeranno le elezioni amministrative di giugno. Non è stata presentata alcuna lista.

Si può raccontare che la colpa è della difficile situazione in cui versa il Comune, o del sindaco uscente - come va spesso di moda - oppure comprendere (finalmente!) che la via di uscita era già stata tracciata e che ci voleva responsabilità per prendere in mano la situazione e condurla secondo lo schema di bilancio già impostato dall'Amministrazione uscente. Ma per fare questo bisogna essere capaci, responsabili, obiettivi e umili. In condizioni di difficoltà le divisioni portano solo danni. 

Dapprima, qualcuno ha ostacolato il processo di fusione fondamentale per il futuro del paese - in ragione di cosa? – poi, sempre gli stessi non hanno saputo presentare una proposta amministrativa valida per governare. 

Ragionare e discutere insieme era la soluzione, non certo quella di creare due schieramenti autodistruttivi. Ma ci vogliono intelligenza e capacità. Qualità che non si è certo dimostrato di possedere. Ora il comune verrà commissariato.

Buona fortuna.

 

Michela Garatti


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