13 marzo 2024

Nuovo Ospedale di Cremona, primo workshop. “Utilissimo il confronto tra architetti e sanitari”

Nella sala riunioni della direzione generale dell’Asst di Cremona c’è fermento: direttori, medici, infermieri, tecnici e architetti sono seduti allo stesso tavolo per un confronto costruttivo sul progetto Nuovo Ospedale di Cremona. Disegni alla mano, si studiano nei dettagli planimetrie e spazi; si discute di metrature, logistica e percorsi di cura. L’esperienza dei sanitari si trasforma così nella matita con cui tratteggiare e definire la funzionalità del progetto firmato dall’Architetto Mario Cucinella.

«Il primo workshop è stato un momento molto importante - afferma Ezio Belleri (Direttore generale Asst di Cremona). «Penso che la condivisione sia un elemento essenziale di questo percorso delicato e determinante per la città di Cremona e il suo territorio. È giusto e doveroso che chi fa funzionare l’ospedale conosca quello che stiamo facendo e partecipi attraverso considerazioni, domande e proposte alla definizione del progetto esecutivo».

Gli argomenti trattati nella prima giornata, che si è tenuta qualche giorno fa, sono stati la Piastra dell’Emergenza urgenza, caratterizzata da Pronto soccorso, Terapia intensiva, Blocco operatorio, Radiologia e Laboratori. Il programma prevede all’incirca un incontro a settima dedicato ad argomenti diversi: dalla degenza all’attività ambulatoriale, dal percorso mamma bambino alla chirurgia.

La modalità dei workshops è una scelta condivisa dalla Direzione strategica con l’équipe della struttura Nuovo Ospedale (diretta da Maurizio Bracchi) e con il Team della Mario Cucinella Architects (MCA). 

LE IMPRESSIONI DI CHI HA PARTECIPATO

Per Roberto Grassia (Responsabile Endoscopia Digestiva) «Questa modalità di lavoro è un’idea bellissima. Permette di scoprire la complessità che si nasconde dietro la progettazione di un ospedale e di dare un contributo utile – nel mio caso da medico - per ottimizzare i percorsi di cura». 

Monia Betti (direttore Pneumologia) pensa al nuovo ospedale come «Un’opportunità di sviluppo tecnologico e digitale per la sanità cremonese». Mentre per Amedeo Bonazzoli (Coordinatore Pronto soccorso) «Sarà un’occasione di crescita professionale senza precedenti per tutti gli operatori». 

«Non riceveremo un ospedale preconfezionato a scatola chiusa, questo è il valore del lavoro che stiamo facendo con i colleghi - aggiunge Claudia Ambrosi (Direttore Neuroradiologia). La possibilità di confrontarsi e prendere decisioni condivise consente di creare le migliori condizioni per svolgere le diverse attività, diagnostica compresa». Proprio così, conferma Enrico Storti (Direttore Terapia Intensiva e Dipartimento Emergenza Urgenza) «Lo scopo di queste giornate di scambio e dibattito è quello di disegnare insieme i processi, i percorsi e definire una logistica il più possibile funzionale a migliorare i tempi e i modi di trattamento del paziente».


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commenti


Maria Luisa

13 marzo 2024 14:27

Tutto splendido, ci mancherebbe!
Ma chiedo: possibile che tutte queste belle cose non si possano fare in un ospedale adeguatamente ristrutturato coi 24 milioni di euro già stanziati allo scopo?
Cosa significa tutto ciò, che fino ad ora all' Ospedale Maggiore il personale medico e infermieristico ha giocato?!
E visto che siamo in tema di consultazioni, sacrosante, come mai nessuno pensa a condividere le scelte coi cittadini visto che il denaro che si spende è il loro?
Per tacere delle conseguenze sulla medicina territoriale sacrificata alle manie di grandezza di qualcuno?
Grazie