22 giugno 2023

Ospedale di Cremona, donati due Polisonnigrafi alla pneumologia per la cura delle apnee notturne

Stamattina sono stati donati due nuovi polisonnigrafi alla Pneumologia di Cremona, per trattare in modo mirato e tempestivo chi soffre di apnee e disturbi respiratori del sonno. Sono stati consegnati in reparto da Giuseppe Bongiovanni e Domenico Ferreri, rispettivamente titolare e amministratore unico della società viadanese che ha offerto la strumentazione. 

Il direttore sanitario di Asst Cremona Rosario Canino, il direttore della Pneumologia Monia Betti, la caposala Morgana Barbarini e il tecnico di fisiopatologia Lorenzo Cavazzoni hanno espresso un sentito ringraziamento: «È un dono preziosissimo e un gesto generoso nei confronti dei tanti pazienti che incontrano queste problematiche», ha affermato Betti. «I disturbi respiratori del sonno sono spesso sottostimati, ma possono avere gravi ripercussioni sulla salute e sulla qualità della vita di chi ne soffre. Per questo è importante diagnosticarli e trattarli per tempo: la strumentazione ricevuta ci consentirà di duplicare il numero di esami diagnostici effettuati in ambulatorio».

«Avendone avuto bisogno in prima persona, abbiamo deciso di fare una donazione mirata», hanno dichiarato i donatori, che in passato hanno avuto esperienza di cura nel reparto. Le nuove strumentazioni consentiranno una più semplice rilevazione dei parametri, per garantire affidabilità nei risultati e impostare una terapia mirata. Questo gesto vuole essere utile a tutte le persone che si rivolgono alla Pneumologia di Cremona, e concretizza la nostra volontà di sostenere l’ospedale e gli specialisti che vi lavorano.

“ASCOLTARE” IL RESPIRO PER TRATTARE I DISTURBI

Il polisonnigrafo serve a diagnosticare i disturbi respiratori durante il sonno. I più noti sono le apnee: a soffrirne sono in prevalenza persone tra i 40 e gli 80 anni, con maggiore frequenza tra i 50 e i 55 anni. Questa problematica interessa anche i bambini (1-5 per cento) e spesso è correlata all’aumento di volume delle tonsille, che può ostruire parzialmente la gola.

«Lo strumento viene posizionato in ambulatorio e viene rimosso il giorno successivo», spiega Cavazzoni. Nel corso della notte, registra cinque tipi di traccia (flusso nasale, traccia toracica e addominale, frequenza cardiaca e saturazione) utili a valutare la qualità del respiro durante il sonno e la presenza di eventuali sindromi o disturbi. I risultati vengono poi analizzati dagli specialisti, per definire la gravità della sindrome e consigliare il trattamento più adeguato».

Come sottolinea Betti, «Si parla di sindrome lieve quando l’apnea si manifesta tra le 5 e le 15 volte in un’ora, moderata tra 16 e 29, grave sopra le 30 apnee all’ora. L’obesità, l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale e la coronaropatia, il diabete e le sindromi metaboliche sono tra le patologie correlate alla comparsa di questa problematica, che determina una riduzione dell’ossigenazione sanguigna influendo sulla pressione e sulla frequenza cardiaca, con la possibilità di aumentare notevolmente il rischio di malattie cardiache e cerebro-vascolari».

L’AMBULATORIO PER I DISTURBI RESPIRATORI DEL SONNO

Attivo da quindici anni, l’ambulatorio segue circa 400 pazienti e può contare su un’équipe composta da due pneumologi (Monia Betti e Matteo Maestrelli), due tecnici di fisiopatologia (Lorenzo Cavazzoni e Benedetta Zucca) e un’infermiera (Margherita Ciruolo), sempre a disposizione per offrire assistenza e consulenza.

I disturbi respiratori del sonno vengono trattati con approccio multidisciplinare in collaborazione con diabetologi, nutrizionisti, cardiologi, neurologi e odontoiatri.

Dal prossimo autunno gli pneumologi potranno effettuare consulti medici in videochiamata con i pazienti dell’ambulatorio, per offrire assistenza e monitorare a distanzail corretto utilizzo degli apparecchi per la ventilazione.

PER PRENOTARE UNA VISITA

Per prenotare una visita in ambulatorio (il mercoledì dalle 14 alle 17) o per effettuare il monitoraggio cardiorespiratorio è possibile contattare il call center regionale 800 638 638 o rivolgersi agli sportelli CUP dell’Ospedale di Cremona, con l’impegnativa medico curante.


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