Ospedale di Cremona, donati due Polisonnigrafi alla pneumologia per la cura delle apnee notturne
Stamattina sono stati donati due nuovi polisonnigrafi alla Pneumologia di Cremona, per trattare in modo mirato e tempestivo chi soffre di apnee e disturbi respiratori del sonno. Sono stati consegnati in reparto da Giuseppe Bongiovanni e Domenico Ferreri, rispettivamente titolare e amministratore unico della società viadanese che ha offerto la strumentazione.
Il direttore sanitario di Asst Cremona Rosario Canino, il direttore della Pneumologia Monia Betti, la caposala Morgana Barbarini e il tecnico di fisiopatologia Lorenzo Cavazzoni hanno espresso un sentito ringraziamento: «È un dono preziosissimo e un gesto generoso nei confronti dei tanti pazienti che incontrano queste problematiche», ha affermato Betti. «I disturbi respiratori del sonno sono spesso sottostimati, ma possono avere gravi ripercussioni sulla salute e sulla qualità della vita di chi ne soffre. Per questo è importante diagnosticarli e trattarli per tempo: la strumentazione ricevuta ci consentirà di duplicare il numero di esami diagnostici effettuati in ambulatorio».
«Avendone avuto bisogno in prima persona, abbiamo deciso di fare una donazione mirata», hanno dichiarato i donatori, che in passato hanno avuto esperienza di cura nel reparto. Le nuove strumentazioni consentiranno una più semplice rilevazione dei parametri, per garantire affidabilità nei risultati e impostare una terapia mirata. Questo gesto vuole essere utile a tutte le persone che si rivolgono alla Pneumologia di Cremona, e concretizza la nostra volontà di sostenere l’ospedale e gli specialisti che vi lavorano.
“ASCOLTARE” IL RESPIRO PER TRATTARE I DISTURBI
Il polisonnigrafo serve a diagnosticare i disturbi respiratori durante il sonno. I più noti sono le apnee: a soffrirne sono in prevalenza persone tra i 40 e gli 80 anni, con maggiore frequenza tra i 50 e i 55 anni. Questa problematica interessa anche i bambini (1-5 per cento) e spesso è correlata all’aumento di volume delle tonsille, che può ostruire parzialmente la gola.
«Lo strumento viene posizionato in ambulatorio e viene rimosso il giorno successivo», spiega Cavazzoni. Nel corso della notte, registra cinque tipi di traccia (flusso nasale, traccia toracica e addominale, frequenza cardiaca e saturazione) utili a valutare la qualità del respiro durante il sonno e la presenza di eventuali sindromi o disturbi. I risultati vengono poi analizzati dagli specialisti, per definire la gravità della sindrome e consigliare il trattamento più adeguato».
Come sottolinea Betti, «Si parla di sindrome lieve quando l’apnea si manifesta tra le 5 e le 15 volte in un’ora, moderata tra 16 e 29, grave sopra le 30 apnee all’ora. L’obesità, l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale e la coronaropatia, il diabete e le sindromi metaboliche sono tra le patologie correlate alla comparsa di questa problematica, che determina una riduzione dell’ossigenazione sanguigna influendo sulla pressione e sulla frequenza cardiaca, con la possibilità di aumentare notevolmente il rischio di malattie cardiache e cerebro-vascolari».
L’AMBULATORIO PER I DISTURBI RESPIRATORI DEL SONNO
Attivo da quindici anni, l’ambulatorio segue circa 400 pazienti e può contare su un’équipe composta da due pneumologi (Monia Betti e Matteo Maestrelli), due tecnici di fisiopatologia (Lorenzo Cavazzoni e Benedetta Zucca) e un’infermiera (Margherita Ciruolo), sempre a disposizione per offrire assistenza e consulenza.
I disturbi respiratori del sonno vengono trattati con approccio multidisciplinare in collaborazione con diabetologi, nutrizionisti, cardiologi, neurologi e odontoiatri.
Dal prossimo autunno gli pneumologi potranno effettuare consulti medici in videochiamata con i pazienti dell’ambulatorio, per offrire assistenza e monitorare a distanzail corretto utilizzo degli apparecchi per la ventilazione.
PER PRENOTARE UNA VISITA
Per prenotare una visita in ambulatorio (il mercoledì dalle 14 alle 17) o per effettuare il monitoraggio cardiorespiratorio è possibile contattare il call center regionale 800 638 638 o rivolgersi agli sportelli CUP dell’Ospedale di Cremona, con l’impegnativa medico curante.
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