1 ottobre 2024

Palazzo Affaitati: sporcizia, abbandono, piccioni, restauri mancati. Entrare al Museo Civico: la bellezza in un contesto di trascuratezza

Cultura, tante parole ma poi si tratta così Palazzo Affaitati? Un autentico disastro per il palazzo della cultura, dove hanno sede il Museo Civico, quello di Storia Naturale, la Biblioteca Statale e molto altro. La telefonata arriva in redazione da turisti indignati: "Sabato siamo stati al semideserto Museo Civico ma al di là dei pochi visitatori quello che ci ha colpito è il disastro in cui è lasciato questo palazzo, a cominciare dall'accesso da via Ugolani Dati con paletti divelti e abbandonati vicino all'ingresso, cartacce lasciate ovunque e scritte sui muri. Dentro è anche peggio. Sporcizia, muri che si scrostano, erbacce, piccioni che svolazzano sullo scalone e poi piume e sterco di volatili ovunque. Da quanto tempo nessuno pulisce? Ha senso esporre i capovalori del passato e del presente, simboli di storia e di bellezza nei secoli in un simile contesto?".

Il nostro fotografo Gianpaolo Guarneri ieri pomeriggio ha testimoniato quanto denunciato dai visitatori del museo. Un autentico disastro. Esattamente un anno fa Fabrizio Loffi su Cremonasera denunciava la situazione con un articolo dal titolo "Coperto dal guano lo scalone monumentale di Palazzo Affaitati: uno dei migliori esempi di barocchetto lombardo diventa invece esempio di trascuratezza". A quello sono seguiti altri articoli sulla pioggia che scende nei luoghi dell'esposizione e altro. Purtroppo nulla è stato fatto.

Palazzo Affaitati dovrebbe essere (come la piazza, il Museo del Violino e altro) un fiore all'occhiello invece da troppi anni è stato trascurato e lasciato in abbandono. Chiuso anche il bar al piano terra. Forse tra le priorità del Pnrr non poteva forse entrare il restauro completo di Palazzo Affaitati? Altrove conservare lo scrigno dei capolavori sarebbe la priorità. Le guide turistiche definiscono Palazzo Affaitati "un gioiello del Manierismo cremonese". Lo è senza dubbio a cominciare dalla facciata con un bel bugnato dalla trama uniforme e l'ingresso con uno straordinario cannocchiale prospettico. Poi ovviamente lo sguardo corre sul degrado con le pareti che si sgretolano, il semiabbandono, i mancati ripristini. Se poi si sale sullo scalone monumentale sul cui accesso è stata fatta calare una rete per proteggere dai piccioni il degrado è ancora più evidente: i marmi coperti di sporcizia, piume d'uccelli, sterco e altro. 

Le fotografie sono di Gianpaolo Guarneri (FotoStudio B12)


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commenti


François

1 ottobre 2024 09:00

Se non erro, lì ha il suo ufficio l'Assessore alla Cultura che evidentemente ha altre priorità...

Stefano

1 ottobre 2024 10:49

No, non l'ha visto

Stefano

1 ottobre 2024 10:40

Be' starà mica male così vero? E poi è ecologico, un po'come l'impianto a biometano ahimè per poco mancato. È nature, guano ecologico. Tipico guano nostrano.Da far visitare ai turisti. Siete voi che non capite!

Ilaria

1 ottobre 2024 12:33

Da cremonese mi sono vergognata pensando ai turisti che la scorsa domenica erano presenti come me al concerto in sala Manfredini. Ero in piedi, come altri, non avendo trovato posto a sedere. La preoccupazione del personale del museo era quella di non farci appoggiare al muro, per non rovinare gli affreschi della sala...Sono rimasta solo perché il concerto è stato eccezionale.

Innominato

1 ottobre 2024 15:29

Tutto in questa città va a rotoli
Se Galimberti faceva schifo questi sono anche peggio !
Solo vergognosi

Valeria

2 ottobre 2024 09:30

Confermo alla grande !

Michele de Crecchio

1 ottobre 2024 22:48

Parole sante, anzi... sacrosante! Persino per raggiungere la "sala Puerari" o l'ascensore che porta in biblioteca bisogna passare su di una inferriata letteralmente piena di guano di piccione e altre schifezze!

Claudia Piccinini

2 ottobre 2024 05:45

Una vergogna.

Mariateresa

2 ottobre 2024 11:25

È una vergogna, tutta la città di Cremona sta precipitando nel degrado e nell'abbandono (con serie conseguenze economiche). Che non ci parlino di vocazione turistica.....
Invece di pensare soltanto alle invasioni botaniche, la festa del salame, la festa del torrone.....pensiamo al decoro della città