Coperto dal guano lo scalone monumentale di Palazzo Affaitati: uno dei migliori esempi del barocchetto lombardo diventa invece esempio di trascuratezza
E’ uno degli esempi più significativi del barocchetto lombardo e versa in condizioni, per usare un eufemismo, deplorevoli. Lo scalone monumentale di palazzo Affaitati, sede del museo civico Ala Ponzone e della Biblioteca Statale, totalmente imbrattato dal guano dei piccioni, è uno spettacolo desolante per chiunque lo percorra. La proprietà dell’immobile è dell’amministrazione comunale che, dunque, dovrebbe curarne la manutenzione. Ed invece, quello che dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello dell’architettura cremonese del Settecento, è diventato un monumento alla sciattezza: escrementi di piccioni ovunque, scalini a tratti impraticabili per la sporcizia che li ricopre al punto da renderli scivolosi. La cura che gli Affaitati, e poi i Magio, riservarono alla loro residenza dov’è finita?
Lo scalone monumentale è stato realizzato tra il 1746 ed il 1769 dall’architetto Antonio Arrighi su commissione del proprietario Cesare Magio, nell’ambito di un grandioso progetto di ristrutturazione del palazzo per adeguarlo al gusto rococò dell’epoca, che comprendeva anche gli ambienti interni. Dell’Arrighi si hanno notizie piuttosto scarse, anche se potrebbe essere identificato con il fratello di Giuseppe Arrighi, ricordato dallo Zaist. Secondo Giuseppe Picenardi l’intervento di Antonio Arrighi non si sarebbe limitato allo scalone, ma avrebbe dovuto interessare anche la facciata del palazzo. A questo periodo, comunque, va riferita la galleria posta sopra la loggia di ingresso, che per respiro spaziale e caratteristiche ornamentali, è perfettamente omogenea allo scalone, e crea un percorso unitario che, dal loggiato al piano terreno porta, attraverso lo scalone, alla sala di fondo del palazzo, lasciando a destra la serie di cinque stanze comunicanti tra di loro, oggi destinate alle mostre della Biblioteca Statale, che, con ogni probabilità costituivano l’appartamento destinato agli illustri ospiti della famiglia.
fotoservizio di Gianpaolo Guarneri-Studio B12
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commenti
Bebo
24 ottobre 2023 14:18
La città intera di Cremona è un perfetto esempio di trascuratezza
François
24 ottobre 2023 14:37
La stessa situazione si poteva constatare nello scalone di Palazzo Stanga di Via Palestro... Naturalmente i responsabili hanno aperto un tavolo di discussione sul problema e provvederanno. Forse tra qualche anno.
Clara
24 ottobre 2023 14:50
Scalone utilizzato dal pubblico per accedere al museo, alla biblioteca statale, agli uffici del Comune . Difficile debellare i piccioni ma possibile ripulire… Biglietto da visita impresentabile! Un vero peccato
armando
24 ottobre 2023 14:55
non ora, sono impegnati a trovare la nuova squadra di governo per l'anno prossimo....
Giancarlo
25 ottobre 2023 06:24
Cremona non ha cura dei propri monumenti.è degradata già nel suo simbolo il palazzo comunale.per fortuna il duomo è del clero.
Mariateresa
25 ottobre 2023 08:14
Queste immagini mi fanno tristezza e rabbia, sembra non esserci limite al degrado degli edifici storici di pregio, considerando l'estrema trascuratezza di tutto il palazzo, sede della biblioteca e del museo.
Poi continuano a propinarci l'immagine di Cremona turistica, mentre si sprecano preziose risorse in totem, stendardi ecc....
Cremona ex città d'arte, ora palazzi, giardini ecc...in degrado sembra inarrestabile