Pandino, 55enne rientra clandestinamente in Italia dopo l’espulsione: arrestato
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Crema, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato per reingresso illegale nel territorio nazionale un uomo di 55 anni, pregiudicato e irregolare in Italia.
L’uomo, che viaggiava su un’auto come passeggero, è stato controllato da una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Crema la mattina del 6 febbraio, poco dopo le 10.30, durante un servizio di vigilanza alla circolazione stradale nel comune di Pandino. I militari, in una via del paese, hanno notato un’auto con tre persone a bordo e, dopo averla fermata, hanno identificato tutti gli occupanti, accertando che due di loro erano stranieri e irregolari sul territorio nazionale. Quindi, hanno approfondito i controlli perché il 55enne non ha presentato ai militari validi documenti di identità e di soggiorno, risultando clandestino sul territorio nazionale. Mentre l’altro cittadino straniero aveva un documento di identità, ma non quello di soggiorno perché mai ottenuto.
Accompagnati presso la caserma di Crema e approfonditi i controlli, i Carabinieri hanno accertato che il 55enne nel maggio del 2019 era stato espulso dal territorio nazionale a seguito di un decreto emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Genova come misura alternativa a una condanna a oltre sette mesi di reclusione, che avrebbe dovuto espiare in carcere. Come verificato attraverso le banche dati, l’uomo era stato accompagnato alla frontiera aerea e aveva lasciato il territorio nazionale, non potendo rientrare per dieci anni come imponeva il decreto a suo carico. Ma il 55enne, incurante del provvedimento emesso dalle autorità italiane, è rientrato illegalmente in Italia, anche se non è stato possibile accertare la data del rientro. E’ riuscito quindi a muoversi clandestinamente in Italia fino a ieri, quando è incappato nel controllo dei Carabinieri di Crema.
Al termine di tutti i necessari accertamenti, l’uomo è stato arrestato per essere rientrato in Italia prima che fosse trascorso il periodo previsto dal momento dell’espulsione ed è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma. La mattina del 7 febbraio è stato accompagnato all’udienza di convalida dell’arresto conclusasi con la convalida dell’atto, il rinvio dell’udienza e la liberazione per tale fatto. Ma è stato comunque accompagnato al carcere di Cremona perché il giudice ha disposto il ripristino dell’ordine di carcerazione per scontare la pena di sette mesi di reclusione che era stata sospesa nel 2019. L’altro uomo, anche lui irregolare sul territorio nazionale, è stato denunciato per la violazione delle norme sull’immigrazione ed è stata avviata la pratica per la sua espulsione.
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