Per la vecchia Lega, Luigi Dossena, inventò i gazebo e il Viagra padano. E per le sue "Dossenate" creative, Luigi da Crema, è finito su La Repubblica
Lo chiamano tutti Gigi el latèr: per trenta anni, infatti, Luigi Dossena ha fatto il lattaio nella sua città, Crema. Ma lo conoscono anche per altro: militante leghista della primissima ora, cinque volte consigliere comunale, poi "creativo" del partito, quando le agenzie di comunicazione erano ancora un'americanata, una passione che era diventata un lavoro. Tanto che dal 1999 al 2004 Umberto Bossi l'aveva anche assunto come funzionario di partito e lui faceva su e giù con via Bellerio. Dossena, personaggio estroso, s'era inventato di tutto: monete, banconote, spillette, braccialetti e altri immancabili gadget come il Viagra padano, la vaselina padana, il profumo "Dür", cioè dal famoso motto bossiano della Lega che "ce l'ha (aveva...) duro". "Ma soprattutto, vado fiero di questa cosa: ho inventato i gazebo in politica", assicuram lui: Nel 1997 facciamo questa manifestazione della Lega Nord davanti al Duomo (mostra una prima pagina del manifesto, lo si riconosce sotto la tenda, ndr) e Bossi mi chiede: "Ma dove l'hai preso questo coso?". Sa, prima si facevano solo banchetti e bancarelle, se pioveva era finita. Invece mi resi conto che il gazebo faceva casa, compagnia, creava un punto visibile. Quindi gli do l'indirizzo per comprarne qualcuno. Alla fine, Bossi ne acquista 10 mila per le elezioni padane. Ma non li compra qui in Padania: in Cina!"
Già per il Carroccio ha inventato profumi, il Viagra padano e i mitici gazebo, come ha scritto scritto il giornalista Matteo Pucciarelli, sul magazine On Line, del quotidiano la Repubblica, Il Venerdì. Ah ... il protagonista del pezzo è Dossena, l'uomo delle Dossenate, ricercatore, leghista romantico della prima ora, storico, vignettista e bossiano di ferro. E il creativo, vulcanico, istrionico Dossena, alla Repubblica ha spiegato pure il suo "distacco" dalla Lega: "Con Salvini è finito tutto". Abbandonata, per il momento, la politica attiva, Dossena continua le sue ricerche, commenta sempre con la sua verve l'attualità italiana e politica, scrive, disegna, frequenta le adunate laghiste, parla coi vertici del partito ai quali racconta il suo disappunto in chiave ironica, ha coniato il termine "Salvinacci" (Salvini più Vannacci) e, organizzando eventi, appuntamenti artistici e mostre, da un anno ha riportato in auge, a Crema, quel gioiello architettonico che è l'ex Auditorium Cavalli.
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