Piloni (PD) sulla gestione del Po: in cantiere una proposta da 2 milioni all'anno per la manutenzione
Servono più risorse per la manutenzione del fiume Po e il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni tornerà a richiederle con forza alla giunta lombarda la prossima settimana, nell'ambito dell'assestamento di bilancio.
Presenterà, infatti, un ordine del giorno che chiede alla Regione Lombardia di destinare ogni anno 2 milioni di euro alla manutenzione ordinaria del fiume Po e dei reticoli idrici minori – come l'Oglio, il Serio, l'Adda e gli altri corsi d'acqua secondari, ma fondamentali per l'equilibrio idraulico del territorio – garantendo anche le annualità 2026 e 2027.
"Il Po è una risorsa ambientale, economica e sociale fondamentale per la nostra regione e per i territori che attraversa – spiega Piloni – ma da troppi anni la sua manutenzione è trascurata e sottofinanziata. Gli eventi climatici estremi degli ultimi anni, insieme al dissesto idrogeologico crescente, dimostrano con evidenza la necessità di una maggiore programmazione e investimenti continui, in particolare per la manutenzione ordinaria".
Il documento, che impegna la Giunta a reperire le risorse necessarie all'interno del bilancio regionale, sottolinea l'importanza del ruolo di AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) nella gestione, tutela e sicurezza idraulica del fiume e dei suoi affluenti.
"La sicurezza dei territori passa anche da una corretta manutenzione di fiumi, canali e reticoli idrici – conclude Piloni –. È il momento di superare la logica dell'intervento emergenziale e lavorare seriamente sulla prevenzione, destinando risorse adeguate e certe a chi ha il compito di tutelare il nostro territorio".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Manuel
18 luglio 2025 15:59
Se tali risorse finissero nei forzieri del DUNAS o di altri consorzi irrigui, sarebbe la distruzione totale dei corridoi verdi, quindi dei rimasugli la biodiversità, quindi del territorio golenale.
Giustappunto ne troviamo un esempio nel nuovo scolmatore di Cremona, grazie al cui progetto, il DUNAS ha iniziato i lavori cancellando subito un bosco (dubito senza autorizzazione) e, forse, senza nemmeno la Valutazione di Incidenza Ambientale. Siamo nel PLIS Po e Morbasco, quindi in area delicata e siamo solo all’inizio.
Vedremo se i consiglieri comunali si prenderanno la briga di rovistare tra carteggi, appalti, pareri, autorizzazioni... in teoria, gli uffici il comune capofila (Cremona) avrebbero già dovuto investigare in merito.