Ponte "Verdi" niente chiusura natalizia annunciata per accelerare il cantiere. Preoccupazione per i tempi e la mancanza di notizie
Nuove e comprensibili preoccupazioni per le sorti del ponte “Verdi” e per le prossime, annunciate, chiusure. Il viadotto che collega Emilia Romagna Parmense e Cremonese nel tratto compreso fra i Comuni di San Daniele Po, Roccabianca e Polesine Zibello, non doveva chiudere al traffico durante il tempo natalizio e, proprio in quel periodo, i lavori in corso avrebbero dovuti subire una accelerata? Così era stato detto o, meglio, così avevano annunciato a più riprese i vertici della Provincia di Parma, anche in una pubblica assemblea tenuta a fine agosto al teatro di Ragazzola. Ammesso che il Natale a cui si alludeva sia quello del corrente anno, e tenuto conto del fatto che a Natale ormai ci siamo (salvo controindicazioni), considerato anche che alcuni amministratori locali ci stanno abituando a comunicazioni dell’ultimo minuto, talvolta il giorno stesso dando tutto per ovvio e scontato (non tutti per carità, ma una buona parte purtroppo sì, ed a quanto pare hanno frequentato una scuola di politica con qualche falla, cosa del tutto probabile da destra a sinistra e da sinistra a destra passando per il centro), toccando quindi ferro (e anche altro), non sembra probabile una chiusura nel periodo natalizio. C’è anche da dire che da alcuni giorni, nell’area di cantiere tutto “tace” e nulla sembra muoversi. Pausa natalizia in corso? Difficile da dirsi e qui molti potrebbero domandare: “perché non lo chiedete agli Enti competenti? Risposta tanto ovvia quanto scontata: gli Enti competenti avevano detto (più volte) che avrebbero tenuta aggiornata la popolazione (anche la stampa? O questa è scomoda?) sull’evolversi del cantiere ma, ad oggi, di aggiornamenti non ne sono arrivati. A questo punto, sulle previste chiusure, si moltiplicano diverse preoccupazioni da parte, soprattutto, di chi il ponte lo percorre tutti i giorni per lavoro. A sollevarle sono soprattutto diversi agricoltori della Bassa di cui si fa portavoce, ancora una volta, Paolo Levrini, agricoltore di Ragazzola e presidente del Consorzio idraulico del Tombone. Uno, Levrini, che sulla vicenda ci ha sempre messo la faccia (e ci ha anche rimesso) diventando forse, a sua volta, scomodo (per alcuni ma non per tutti). Sul viadotto sono in corso, doveroso ricordarlo, da un mese e mezzo, i lavori di sistemazione e messa in sicurezza; un appalto da 14 milioni e 866mila euro promosso e gestito dalla Provincia di Parma grazie ad un finanziamento complessivo di 20milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del programma di ripristino dei ponti sul Po. Nel corso del recente sopralluogo effettuato dalla Provincia emiliana insieme ai Comuni interessati è stato rimarcato che grazie alle tecnologie utilizzate i lavori procederanno tenendo aperto il ponte (col senso unico alternato e le limitazioni già vigenti) ma ci saranno comunque chiusure totali, di breve durata e concordate con gli Enti locali, le aziende, i comitati ed i cittadini del territorio. In particolare si era appunto parlato di effettuare le chiusure nei periodi con meno traffico, in particolare nei giorni natalizi. “Ma ad oggi – fa sapere Levrini – nessuno ci ha più fatto sapere niente; Natale è arrivato e di eventuali chiusure non si sa nulla. Personalmente ho potuto constatare che non tutti i giorni i lavori si svolgono, cosa che mi è stata confermata anche da diversi autotrasportatori. Non vorremmo trovarci di nuovo la sorpresa di chiusure estive, che erano state del tutto escluse e che non sarebbero in nessun modo tollerate. I contratti con gli agricoltori cremonesi riguardati paglia, fieno, cereali, mais da trinciato sono già stati sottoscritti proprio sulla base del fatto che è stato garantito che il ponte resterà aperto in estate: diversamente non sarebbero stati fatti. Abbiamo già sopportato una volta la chiusura estiva del ponte, sobbarcandoci deviazioni da Casalmaggiore con disagi e danni economici molto pesanti. Non siamo in nessun modo disposti a tollerare altre situazioni del genere e non tollereremo in alcun modo nessuna chiusura estiva. La Provincia di Parma – conclude – ha escluso chiusure estive e ha garantito che ci avrebbe tenuti informati sull’andamento delle operazioni. La realtà è che ad oggi non abbiamo più saputo nulla e nutriamo forti timori sulle future chiusure“. Si è in attesa quindi di ricevere notizie. Qualche amministratore locale, informato della situazione, ribadendo che il ponte non è dei Comuni (ma toh!) ha confermato, in modo informale (per carità) di non avere notizie circa lo stato dei lavori e le programmate chiusure. Restiamo dunque tutti in attesa e che sia lo stesso un Buon Natale ma, soprattutto, un Buona Anno: anno che, sul “Verdi” non sembra iniziare nel migliore dei modi. Nel frattempo, in attesa e nella speranza che siano anche aumentati i controlli da parte delle forze preposte, proseguono i comportamenti incivili della gente alla guida, fra auto e mezzi pesanti che oltre a non rispettare la distanza di sicurezza né men che meno i limiti di velocità si lanciano in pericolosi sorpassi lungo il ponte. Per non parlare di qualche “chicca” come quella di un mezzo pesante che l’antivigilia di Natale, in coda con altri veicoli in attesa del semaforo verde ha “casualmente” (casualmente….certo…) pensato di ostruire l’ingresso verso Isola Pescaroli e verso l’argine maestro che conduce a San Daniele Po: altra cosa, questa, che si commenta da sola.
Eremita del Po
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