28 marzo 2021

Porta Po, ex banca d'Italia: c'è una Cremona buia. E il led ovunque toglie fascino alla vecchia città (vedi via Beltrami)

Ci sono zone di Cremona buie. Chiamarle zone di penombra è un eufemismo. Due di queste zone sono i porticati di accesso alla città vecchia da Porta Po: i portici del palazzo dell'Inps, spenti ormai da mesi (che l'Istituto di Previdenza voglia risparmiare in attesa del trasferimento in via Massarotti?) e quelli dalla parte opposta che collegano corso Vittorio Emanuele con il piazzale e quindi viale Po e via Giordano. In quest'ultimo una tenua luce fioca da un lampione va e viene. Facile obiettare che gli stabili sono di proprietà privata ma essendoci la servitù di passaggio, il Comune può intervenire facendo rispettare il regolamento comunale.

Ma scendendo verso il centro l'impatto è tremendo in piazza Stradivari. Qui il porticato dell'ex Banca d'Italia è completamente buio. La gente gira al largo per quei 50 metri senza alcuna luce. Sporcizia, degrado, puzza di urina. Dove non c'è luce i maleducati fanno il nido. Anche in questo caso c'è una vecchia servitù di passaggio pubblico. Il Comune deve intervenire.

Purtroppo il destino del vecchio immobile di via Verdi è segnato da tempo. Da quel lontano 2008, quando l'Istituto decise di sopprimere alcune sedi periferiche tra cui quei settemila metri quadrati cremonesi. I diversi bandi di vendita affidati da Banca d'Italia all’Advisor RTI Colliers International di Roma sono andati tutti deserti. Non così per gli altri 60 immobili della Banca d’Italia distribuiti su tutto il territorio italiano con un valore di oltre 300 milioni di euro molti dei quali già alienati. La prima stima dell'immobile cremonese fu di 12 milioni di euro, poi scesi a 8 ma disposti a scendere ancora pur di togliersi quell'ingombrante immobile.

Ma a proposito di luci, finora l'unico criterio che ha ispirato le scelte dell'Amministrazione comunale sull'illuminazione pubblica è stato il risparmio energetico, quindi luci a led ovunque. E' un criterio, ma non può essere l'unico, altrimenti poi devi ricorrere – come successo in viale Po – a interventi successivi per rimettere luce dove è stata tolta senza uno studio preliminare. Senza dimenticare piazza del Comune, dove l'illuminazione studiata dall'archetetto Jeol è stata sostituita con un'altra inadeguata. Non c'è dubbio che i led fanno risparmiare ma anche fanno perdere l'identità alle città rendendole tutte uguali, togliendo alle città antiche come la nostra quella magia che rende tipici gli angoli, le pietre, il vicolo. Certamente i led accentuano lo spaesamento delle città che da tempo stanno perdendo l'identità.

L'effetto si può vedere in via Beltrami, la vecchia contrada Ripa d'Adda, una delle strade più belle e antiche di Cremona che inizia da piazza delle Pace di lato alla colonna e va a sboccare in via Platina di fronte al Palazzo Mina-Bolzesi. Qui tutto sembra conservato, dai palazzi (alcuni decadenti avrebbero bisogno di interventi di restauro), all'acciottolato, alle trottatoie, all'illuminazione con lanterne a braccio che danno un'atmosfera d'antan. Purtroppo qui è possibile vedere il contrasto tra led e luce gialla. Infatti man mano che le vecchie lampadine si guastano vengono sostituite con altre a led bianco. Attualmente tre sono bianche, le altre per fortuna ancora gialle. Purtroppo vederli di sera, uno accanto all'altro, questi gemelli diversi rendono evidente (lo stesso effetto c'è anche in via Mercatello) la differenza tra la luce della città e la luce da ospedale o da supermercato. Vederli uno accanto all'altro danno la stessa sensazione di una serie di nonni, ma a qualche nonno hanno messo l'orecchino facendolo sembrare meno nonno. (m.s.)


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commenti


mario dadda

28 marzo 2021 20:30

L'intervento di Jeol, un professionista del settore, poteva forse non mettere d'accordo tutti, ma aveva una sua coerenza e un innegabile forte impatto, quasi -attraverso la luce- un recupero di orgoglio e di identità.
A distanza di anni cosa ne è rimasto ? In pratica lo si è quasi smantellato
e senza nulla migliorare....basti vedere la desolazione notturna di piazza Stradivari e del circuito del Duomo . Solo corpi illuminanti accecati e spenti .....inutile poi piangere sull'abbandono e la desolazione del centro storico!

Michele de Crecchio

28 marzo 2021 22:18

Molto ben scritto! Sarebbe interessante sapere il parere di qualche esperto cremonese in materia di illuminazione degli spazi storici.