Quale rispetto per la città antica? Davanti al Cittanova ricarica per auto elettriche, edicola chiusa, telecamere, armadietti per la fibra, pubblicità
Nessun rispetto per la città antica. Ricarica elettrica per le auto, telecamere, cinque armadietti posati per il controllo della fibra, perfino un cartellone pubblicitario, una edicola chiusa ormai da due anni. Ecco come appare oggi il "secondo cuore di Cremona", quello di palazzo Cittanova che come dice il nome segnava la nascita di una seconda città accanto alla prima: la Città del Popolo, a confronto con la vecchia città episcopale e aristocratica-consolare che ha portato a un braccio di ferro secolare e persino a una secessione con l'edificazione di un secondo palazzo pubblico. Così la città - come racconta il Crart nella sua guida - veniva ad essere formata da due cuori, il primo facente capo al Duomo e al Palazzo Comunale, il secondo gravitante intorno alla chiesa di Sant'Agata e proprio di Palazzo Cittanova. Una zona carica di una storia secolare in cui l'arredo urbano è un perfetto sconosciuto e tutto è lasciato proliferare a caso tra luci bianche, luci blu, armadietti della fibra, pubblicità, auto parcheggiate. Provate a mettervi sul sagrato della chiesa di Sant'Agata e cercate di ammirare quell'edificio di chiara impronta medievale, riconducibile alla tipologia del broletto. Quell'insieme raffazzonato di tecnologia e cattivo gusto vi impedirà di vedere la bella architettura con il portico con gli archi a sesto acuto su cui sta inscritto "Palazzo costruito in onore di Dio, della Vergine del popolo di Cittanova....". Il palazzo tutto in cotto ha una imponente pianta quadrangolare con una serie di quattro finestre trilobate e una copertura merlata e non a caso è stato costruito di fronte a Sant'Agata quasi a voler gareggiare con la platea major con la Cattedrale di fronte al vero Palazzo comunale. Insomma tanta storia antica, tanta architettura antica rovinata dalla mancanza di rispetto e superficialità dove tutto è considerato allo stesso modo, antico e moderno, e nessuno vigila e dà indicazioni.
nelle immagini a scorrimento ecco come si presenta la piazza del Cittanova (foto Gianpaolo Guarneri/Foto B12)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
François
18 gennaio 2022 12:35
"Sciatteria continua" è la cifra di questi amministratori.
achille bonazzi
18 gennaio 2022 12:52
se questa è la cultura di chi ci amministra, solo la vergogna ci caratterizza
michele de crecchio
18 gennaio 2022 14:12
"Nolite ponere margaritas ante porcos!" ("Non mettete le perle davanti ai maiali"), diceva un vecchio motto latino, intendendo dire che le "perle" (in latino "margaritas") non andavano messe davanti davanti ai maiali, perché tali, pur simpaticissimi e intelligenti, animali, non essendo in grado di apprezzare il valore delle perle, finivano per mangiarle e, di conseguenza, per "defecarle" tra i loro escrementi.
Chiedo scusa della citazione ("absit iniuria verbis") e del suo contenuto volgarotto, ma non ho trovato altro modo per esprimere la mia personale (ma credo condivisa anche da tanti altri cittadini) indignazione per l'ostinazione con la quale il nostro prezioso paesaggio storico urbano viene, negli ultimi tempi, soggetto a continue deturpazioni di questo tipo, temo a causa della insensibilità che i responsabili di tali interventi, e quelli che dovrebbero essere i loro controllori, sembrano avere per certe tematiche di decoro urbano.
Roberto Regonelli
18 gennaio 2022 15:32
Ma ci meravigliamo ancora?
Non si rendono conto in Comune di quel che fanno perché non hanno materia grigia a sufficienza!
Danilo Codazzi
18 gennaio 2022 18:25
Non dispenso critiche . Davanti a tutti i Palazzi storici non dovrebbe esserci nulla
Fiorenza
19 gennaio 2022 10:06
Com'era lo slogan?
fare nuova la città...
Daniro
19 gennaio 2022 14:10
Un insulto che si perpetua negli anni, amministrazione dopo amministrazione, alla seconda piazza cremonese per importanza storica. Perché questo illustre spazio è una piazza ma si è sempre fatto di tutto per tagliarla in due parti. Il suo attraversamento, che certo è dovuto, è stato trasformato in un informe parcheggio solo per il fatto che da qui si arriva al Park Villa Glori. Purtroppo la tardiva (e incompleta vista la onnipresenza di auto parcheggiate) pedonalizzazione di corso Garibaldi non ha aiutato questo spazio urbano - che non ha neppure un toponimo e che forse sarebbe bene attribuire al Cittanova - e le auto perennemente parcheggiate sul marciapiede davanti alla chiesa forse significano qualcosa.