17 dicembre 2022

Questo è un paese per giovani: presentato il progetto di riqualificazione e connessione degli spazi pubblici tra piazza Lodi e piazza Giovanni XXIII

Giovani in centro: Strategia di sviluppo e rigenerazione urbana per il centro storico di Cremona è il nome del progetto di riqualificazione e connessione degli spazi pubblici tra piazza Lodi e piazza Giovanni XXIII presentato questa mattina nel corso di una conferenza tenutasi nella Sala eventi di SpazioComune. Sono intervenuti il Sindaco Gianluca Galimberti, Andrea Virgilio, Vice Sindaco e Assessore al Territorio, Giovanni Donadio e Eugenia Grossi, dirigenti rispettivamente del Settore Programmazione e Progettazione e del Settore Politiche Sociali del Comune. (leggi qui) La progettazione e la realizzazione delle azioni materiali e immateriali previste avverrà dal 2023 e il 2027 sulla base di una lunga ed approfondita fase preparatoria frutto di un lavoro interesetoriale. Come ha dichiarato il Sindaco nel suo intervento introduttivo, è questa una delle sfide più importanti per rendere il centro cittadino più attrattivo per i giovani e le famiglie, una sfida, come ha aggiunto il Vice Sindaco, caratterizzata da una fase progettuale che ha visto una stretta interazione tra i settori Programmazione e Progettazione e Politiche Sociali  facando proprio un nuovo approccio che va nella direzione indicata dall'Unione Europea: non si tratta infatti solo di riqualificare immobili e spazi, ma di rigenerare, rimettendo in particolare al centro i giovani, un contesto che già contiene importanti realtà sociali, economiche, culturali ed educative creando tra loro connessioni ed aprendolo ancora di più al resto della città. Verrà così restituta alla comunità una zona rivitalizzata e come luogo di socializzazione. I dettagli del progetto sono stati illustrati dall'architetto Giovanni Donadio per quanto riguarda gli interventi su edifici, piazze, strade e parchi, e dalla dirigente Eugenia Grossi per quanto concerne tutte quelle azioni, cosiddette immateriali, che saranno le prime ad essere avviate attraverso un confronto partecipato. 

Il primo intervento riguarderà la riqualificazione e connessione degli spazi pubblici creando nuovi percorsi pedonali anche all’interno di cortili e pertinenze oggi non fruibili dalla cittadinanza.
Le due piazze interessate dalla strategia (Piazza Lodi e Piazza Giovanni XXIII) diventeranno i poli di un percorso pedonale che attraverserà il centro compreso il Parco del Vecchio Passeggio fino a viale Trento e Trieste.

Piazza Lodi, oggi sottoutilizzata, sarà interessata da un intervento di riqualificazione con ridefinizione dei percorsi pedonale, veicolare e di sosta, con la riqualificazione del verde, utilizzo di pavimentazione permeabile con eliminazione delle barriere fisiche per rendere fruibile lo spazio, posa in opera di nuovo arredo urbano.
Il percorso urbano pedonale, passerà nell’area cortilizia del complesso di Via Radaelli (ex contrada Cocogna) e arriverà in Piazza Giovanni XXIII che a sua volta sarà riqualificata sia dalle funzioni ospitate nell’edificio di San Francesco, sia da interventi specifici di ridefinizione dei percorsi pedonale e veicolare, al fine di creare uno spazio fruibile per i residenti, gli utenti delle scuole con l’eliminazione delle barriere fisiche per rendere percorribile lo spazio ai pedoni in sicurezza, con posa in opera di nuovo arredo urbano e pavimentazione permeabile.

Il percorso urbano pedonale continuerà poi fino al Parco del Vecchio Passeggio e terminerà in viale Trento e Trieste e andrà a costituire un’importante infrastruttura di connessione e densificazione della frequentazione del centro storico.
Il Parco del Vecchio Passeggio è oggi un’area verde nel centro della città, che presenta caratteristiche di sottoutilizzazione complessiva; ha una rilevante potenzialità sia per la posizione chiave tra Piazza Giovanni XXIII e viale Trento e Trieste, sia per la qualità delle essenze arboree.

Sono previsti interventi di riqualificazione sia dello spazio verde con il rinnovo degli arredi, sia della palazzina Giorgio Sozzi che oggi ospita diverse associazioni di volontariato, ma che è frequentata prevalentemente dalle famiglie delle persone ospitate nei centri diurni.

Il secondo intervento riguarderà la riqualificazione degli edifici pubblici esistenti, inserendo nuove funzioni di riuso strettamente collegate alla identità architetturale e storica dei contesti e al target di riferimento (ex ospedale San Francesco, ex ospedale via Radaelli).

Le funzioni identificate per i due edifici dismessi sono:
- ex Ospedale via Radaelli: intervento di recupero del complesso di edifici prospicienti la via Radaelli da destinare ad alloggi con superfici variabili, spazi comuni e spazi per attività commerciali ed artigianali.
- ex Ospedale ex Chiesa San Francesco: Intervento di restauro dell'edificio incentrato sul recupero della copertura e la possibilità di riutilizzo degli spazi al piano terra ed al primo piano ed eliminazione delle superfetazioni.
La funzione scelta per l’ex ospedale via Radaelli (che fa parte del più ampio complesso dell’ex ospedale) è quella abitativa con l’intento di sperimentare e recuperare nuove forme a sostegno della qualità sociale e all’abitare come bene materiale e immateriale. La dimensione degli alloggi di diversa metratura e la presenza di spazi dedicati alle attività comuni per gli inquilini (per es. smart working, gioco, attività di manutenzione domestica e del verde, feste, gioco, piccoli spazi laboratoriali, etc).
testimonia l’intenzione di far vivere in modo attivo questo spazio in coerenza con le riflessioni più avanzate dal punto di vista architettonico pre e post pandemia per ridisegnare gli spazi ad uso privato e ad uso comune.
La funzione principale dell’abitare sarà complementare ad altre funzioni che si insedieranno in spazi specifici a piano terra destinati a piccole attività commerciali, artigianali, per favorire la mixité del riuso dell’edificio e animare la strada interna di collegamento con gli altri spazi pubblici. I giovani beneficiari saranno individuati sia valutando il bisogno abitativo collegato a particolari fasi della vita (alta formazione culturale ed artistica, percorsi professionali, percorsi di autonomia) sia in base alla disponibilità motivazionale di animare una comunità abitativa innovativa nel centro città. Gli alloggi disponibili saranno 27 di diversa metratura.
L’ex ospedale ex chiesa San Francesco, può diventare un Hub della cultura e della coesione sociale dei giovani, In questo ambito potrà trovare sede permanente anche la Scuola di Seconda Opportunità, oggi ospitata in una Fondazione privata in Piazza Giovanni XXIII e servizi pubblici destinati agli adolescenti.
Una parte degli spazi potrà essere dedicata infine alla produzione musicale da parte di giovani artisti attraverso ambienti dedicati, insonorizzati, per la registrazione e le prove, che potranno essere utilizzati anche da associazioni culturali.
In linea di massima a piano terreno troveranno sede, oltre alla Cooperativa sociale di tipo B Antares, gli spazi dedicati alla produzione musicale e alle performances artistiche e un bar, mentre al primo piano troverà sede la Scuola di Seconda Opportunità, gli spazi polifunzionali da dedicare a esposizioni, laboratori finalizzati anche all’orientamento dei giovani, gli spazi dedicati allo studio.
La presenza, tra gli edifici coinvolti nella strategia, di scuole di vario ordine e grado (Asilo nido San Francesco, Scuola dell’infanzia Martini, Scuola Media Campi) suggerisce azioni materiali e immateriali per favorire una più ampia integrazione delle attività didattiche ed educative negli spazi del centro storico e viceversa.
Si tratta di prevedere interventi di riqualificazione ed efficientamento ecologico che offrano la possibilità di aprire e ampliare gli spazi dedicati a servizi diversi per le famiglie, utilizzabili anche in orario extrascolastico.
In particolare il complesso adiacente all’edificio San Francesco, che ospita l’asilo nido e la scuola dell’infanzia potrà ospitare servizi di supporto alle giovani famiglie (anche in termini di potenziamento e prolungamento di funzioni di tipo consultoriale).
La scuola Media Campi, inserita nel complesso del Parco del Vecchio Passeggio, potrà prevedere l’ampliamento della propria attività didattica negli edifici ristrutturati sperimentando un modello innovativo di ‘Scuola diffusa’.
Il recupero di edifici e spazi pubblici ora dismessi o poco utilizzati, contribuirà anche a costruire una maggiore sicurezza per i cittadini, gli abitanti e i turisti, contrastando il degrado e la microcriminalità.
Infine la strategia contribuisce alla valorizzazione complessiva della città, completando e integrando l’offerta turistica attraverso la riqualificazione di edifici di pregio e di piazze e vie centrali. Il target privilegiato è identificato da giovani e dalle giovani famiglie, e dalla cittadinanza nel suo complesso.

 

 

 

 

Fabrizio Loffi


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