Renzo Rebecchi e Giuseppe Guzzetti, le medaglie d'oro dimenticate. A due anni dall'attribuzione dell'onorificenza del Comune, tutto tace
‘Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammoce ‘o passato’. Sono trascorsi quasi due anni da quando il sindaco Gianluca Galimberti comunicava alla giunta comunale e al presidente del consiglio la candidatura di Renzo Rebecchi e di Giuseppe Guzzetti per l’attribuzione della Medaglia d’oro Città di Cremona. L’onorificenza, istituita nel 2004, premia persone che si sono distinte in modo straordinario nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola e con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico a favore della comunità cremonese.
Rebecchi è stato per due mandati e fino a maggio 2019 presidente della Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona, Guzzetti presidente della Fondazione Cariplo. A segnalare entrambi al sindaco per il conferimento della Medaglia d’oro sono stati la Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini, la Diocesi di Cremona, la cooperativa Agropolis, la Fondazione Museo del Violino e la Fondazione Teatro Ponchielli. Renzo Rebecchi ha vinto la ‘sfida’ che Fondazione Cariplo lancia periodicamente alle province lombarde: riuscire in dieci anni a raccogliere sul territorio un patrimonio di almeno 5.164.000 euro. Cremona l’ha fatto sul bando del 2012. Grazie a questo successo, Fondazione Cariplo ha donato al territorio cremonese il doppio di quanto raccolto, dotando quindi la Fondazione Comunitaria Cremonese di un patrimonio inalienabile di oltre 15 milioni di euro. I progetti, sostenuti al 50 per cento dalla Fondazione Comunitaria di Cremona, hanno permesso l’erogazione a realtà locali no profit di oltre 13 milioni di euro. Sono sempre le persone a fare la differenza, in positivo e in negativo. In questo caso l’impresa porta la firma di Renzo Rebecchi. Senza il suo lavoro instancabile, la sua grande capacità propositiva, la visione di progetto e di futuro e il coinvolgimento di grandi e piccoli finanziatori, l’iniziativa non sarebbe stata coronata da successo.
A riconoscere queste qualità e ‘significative e rare doti di riservatezza’, è lo stesso Galimberti che nella lettera alla giunta e al consiglio plaude anche alla ‘non ricerca di visibilità e riconoscimenti personali’. Il sindaco assegna al premiando anche il merito di avere favorito la crescita di una cultura del donare, promuovendo il sistema delle fondazioni benefiche territoriali a esclusivo vantaggio della città e del territorio.
Il primo cittadino spende anche per Guzzetti, per 22 anni presidente della Fondazione Cariplo, parole di stima profonda. Gli riconosce il merito di avere accompagnato le realtà locali in un processo di crescita, aiutandole a fare scelte forti e serie. Tra le proposte vincenti dei quali è stato promotore, una delle più originali è quella dei distretti culturali. Sono idee che hanno generato altri progetti strategici che ancora oggi contengono enormi potenzialità, in particolare per Cremona.
Dal 2013 al 2019, periodo in cui Guzzetti e Rebecchi hanno svolto il loro ultimo mandato, Fondazione Cariplo, che ha un patrimonio di oltre 7 miliardi di euro, ha donato quasi un miliardo per la realizzazione di 6.714 progetti di utilità sociale.
Tra i cosiddetti ‘emblematici maggiori’ cremonesi, finanziati coi fondi raccolti sul territorio e dalla Fondazione Cariplo, il più significativo è il recupero dell’ex Monastero Santa Monica di Cremona destinato a ospitare la cittadella universitaria. Da Crema a Casalmaggiore passando per il capoluogo, decine di progetti e interventi hanno avuto compimento grazie alle Fondazioni Cariplo e Comunitaria Cremonese.
L’8 maggio 2019 la giunta comunale di Cremona approvava l’attribuzione della Medaglia d’Oro a Rebecchi e Guzzetti. A quel punto l’iter si è bloccato. Su quell’iniziativa è calato un silenzio incomprensibile. Comprensibile l’imbarazzo di Renzo Rebecchi, persona schiva che nulla chiede e nulla dichiara. La delibera non è approdata in commissione né in consiglio comunale. I soldi sono arrivati, il riconoscimento no. ‘Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammoce ‘o passato. Simme ‘e Cremona, paisà’.
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