22 gennaio 2024

Repubblica elegge la Tigre di Cremona come miglior cantante nel suo sondaggio e cita Chihuahua, brano composto dalla cremonese Antonia Bertocchi. "L'ho scritto mangiando prosciutto e melone con Mina"

A Sanremo cresce l'attesa per l'imminente Festival della Canzone Italiana e già fervono le prove al teatro Ariston. Mina, che lì ha debuttato nel 1961, ha scalato una recente classifica di Repubblica dopo un sondaggio ai propri lettori sul miglior cantante italiano. Su "Canzoniere Italiano", la rubrica domenicale di Luigi Manconi e i Têtes de Bois, La Tigre di Cremona è risultata vincitrice con quello che viene definito "un trionfo annunciato". A lei è stato dedicato un ampio servizio, prendendo come spunto di riflessione sulle sue qualità musicali un brano bossanova che Mina interpretò nel 1962. Ecco che appare Chihuahua, brano dalle mille sfaccettature, farcito di non sense e di frasi "strane". "Beh, come non ammirare una che ha fatto di quelle insensatezze una canzone?" recita la rubrica.

Il brano è una bella samba in mi minore con il ritornello costruito sul quarto grado della tonalità di impianto, ovvero in la minore. Chihuahua è il 49esimo singolo di Mina che, pubblicato ad aprile del 1962, anticiperà il disco "Renato" in uscita alla fine dello stesso anno per l'etichetta Italdisc. Ad accompagnare Mina ci sarà l'orchestra di Tony de Vita e risulterà essere il 28esimo disco più venduto tra il 1962 e il 1963. Il brano è stato inciso anche in spagnolo, ma non è noto l'autore della traduzione. Nella discografia italiana è presente nelle raccolte Mina canta in spagnolo (1995) e Mina in the world (2000). Una delle più interessanti curiosità è il fatto che la musica del brano è stata composta da un'altra nostra concittadina, Antonia Bertocchi. Compagna di scuola di Mina in quarta ragioneria, si appassionerà alla poetica, alla pittura e alla musica. Si è poi dedicata all'antropologia, specialmente trattando il tema dell'evoluzione umana. Autrice di diverse pubblicazioni è nata a Cremona il 30 novembre del 1940. Diverrà anche la fidata accompagnatrice della cantante, arrivando poi a firmare per l'appunto nel 1962 insieme al paroliere Giorgio Calabrese questa canzone. "Legate da un'amicizia nata sui banchi di scuola, accompagnavo Mina nelle sue incisioni e ai suoi concerti. - racconta Antonia - ma lei quell'estate dopo la quarta ragioneria partì e iniziò a cantare in giro. Non riprese scuola l'anno dopo, perchè seguì la strada della carriera musicale." Poi il ricordo della serata in cui è nato questo brano. "Andavamo a La Tampa, un'osteria in via Laghetto a Milano e prima dei concerti ordinavamo sempre prosciutto e melone, gustosissimo e ottimo per chi deve cantare. Proprio mentre stavamo aspettando mi sono messa a battere le posate a tempo di bossanova canticchiando un motivetto. A Mina piacque subito e mi chiese di scriverlo. Fece chiamare Giorgio Calabrese, che se lo suonò con la chitarra, e ci compose il testo di Chihuahua. Fu un successo." E aggiunge: "Poi io ho continuato a scrivere musica mentre lei si è trasferita a Lugano. Ci siamo perse di vista, non ci siamo più sentite. I contatti ci potrebbero essere, i miei contatti sono su internet. Se vuole sa dove trovarmi, io però ho deciso di rispettare la sua scelta e di non disturbarla."

Antonia Bertocchi ricorda anche gli albori: "Andai a scuola di composizione dal Maestro Donzelli, gli devo molto. Ho ancora nel cassetto un centinaio di inediti, altri 40 li ho invece già depositati alla Siae. La musica non mi ha mai abbandonato anche se io ho preso una strada diversa, dedicandomi all'antropologia."

Loris Braga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti