11 febbraio 2022

Riforma lombarda della Sanità: perplessità dal ministero, si rischia il ritorno in aula del disegno Moratti. Degli Angeli (M5S): "Confermati i nostri dubbi"

La riforma sanitaria della Lombardia targata Letizia Moratti e approvata lo scorso 30 novembre rischia quindi di tornare in aula. Sono ben una quindicina i rilievi che il ministero della Salute ha fatto la scorsa settimana al testo licenziato dalla giunta Fontana dopo tre settimane e centinaia di ore di discussione al Pirellone. Oggi il Consiglio dei Ministri discuterà e voterà il testo con le modifiche e i suggerimenti richiesti dal ministero retto da Roberto Speranza.

Ogni dubbio e criticità che avevamo fin da subito sottolineato è stata fatta apparire come una “lamentatio” d’opposizione, ma invece avevamo ragione noi: da fonti autorevoli pare infatti emergere che il testo licenziato dalla giunta Fontana, dopo 3 settimane e centinaia di ore di discussione al Pirellone, debba tornare presto in Aula”. Questo il commento del consigliere regionale del M5s Marco Degli Angeli.
 
Spiega Degli Angeli: “Oggi il Consiglio dei Ministri discuterà e voterà il testo con le modifiche e i suggerimenti richiesti dal ministero. Mentre noi, primi e unici, come M5S Lombardo, avevamo contestato l'impianto della riforma sanitaria lombarda approvata lo scorso 30 novembre. Al centro dei nostri rilievi di incostituzionalità portati in aula a novembre, c'era la parificazione tra sanità pubblica e privata, che  evidenziava in modo  incontestabile come  le esigenze sanitarie legate alla programmazione venissero sacrificate sull'altare delle logiche di mercato, preferendo alla tutela della salute, la ricerca del profitto. Dal nostro punto di vista la legge è incostituzionale e Speranza e Draghi dovrebbero impugnarla in toto. Siamo comunque pronti a tornare in aula e obbligare la Giunta a rivedere i propri sbagli”.

 Una questione, quella sottolineata dal consigliere Degli Angeli che è poi il principale vulnus su cui sembrerebbero fondarsi le contestazioni del Ministero. Aggiunge il consigliere: “La vicepresidente Moratti, in qualità di assessore al Welfare, aveva presentato la riforma come un modello per le altre regioni: «La Lombardia sarà la prima regione italiana che dà piena attuazione al Pnrr attraverso una legge di respiro nazionale ed europeo», diceva. Peccato che adesso Palazzo Lombardia, se venissero confermati i rilievi dal consigli o dei ministri, dovrà necessariamente seguire le indicazioni ministeriali, altrimenti il rischio è quello di perdere i fondi del Governo. E già questa è una grana non da poco, visto che la riforma sanitaria lombarda si basa per la maggior parte sui fondi del Pnrr”.

Degli Angeli spiega come il MoVimento 5 Stelle lombardo sia intenzionato a giocare nuovamente la carta della discussione fiume in aula, presentando migliaia di emendamenti. “Ci apprestiamo - chiosa - a redigere centinaia di pagine di modifiche. Per 3 settimane abbiamo provato a fargli capire che stavano sbagliando. Purtroppo, ciò che è stato declassato da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia come ostruzionismo si rivela oggi come unica speranza per dare un futuro alla nostra sanità. Sono a rischio i fondi per la nostra salute. È giunto il momento di tornare in aula con  una controriforma!”.
 
 


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commenti


michele de crecchio

12 febbraio 2022 00:02

Aihmè! Povera Regione Lombardia, dalle antiche e ottime tradizioni ammnistrative, in quali mani da troppi lustri sei cascata!