Rivolta d’Adda: l’assalto al postamat fallisce. I Carabinieri intervengono e sventano il furto. Poi l’inseguimento
Questa notte i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Crema hanno sventato un tentativo di assalto al postamat di Rivolta d’Adda. Ma l’arrivo immediato della pattuglia ha messo in fuga la banda che è stata costretta ad abbandonare l’auto in uso e a scappare per le campagne, approfittando del buio e della nebbia.
L’allarme è scattato verso le 03.50 di oggi, perché era stata segnalata la presenza di alcune persone sospette nei pressi del postamat di via Matteotti di Rivolta d’Adda. La pattuglia della Radiomobile di Crema era nei pressi ed in pochi istanti è arrivata sul posto, vedendo che una banda di più persone stava preparando tutto il necessario per farlo esplodere. I malviventi, alla vista dei militari, sono saliti su un’auto che era sul posto, pronta per fuga col motore acceso, e sono scappati verso la provincia di Milano, inseguiti dalla pattuglia della Radiomobile. Gli uomini in fuga hanno svuotato un estintore verso l’auto dei Carabinieri, lanciando contro l’auto di servizio lo stesso estintore e un piede di porco, ma l’inseguimento è continuato e, capito che non potevano fuggire, hanno tirato il freno a mano e sono scesi dall’auto, scappando per le campagne circostanti. Subito sono arrivate altre pattuglie in supporto che stanno ancora effettuando le ricerche dei fuggitivi per le campagne. Quindi, il furto non è stato portato a termine, anche se i ladri avevano già aperto una serranda e delle porte che consentivano loro di entrare all’interno dell’ufficio postale per prendere il denaro qualora fosse esploso il vano contenente il denaro contante. Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Crema e del Nucleo Investigativo di Cremona che stanno effettuando i rilievi di rito. E’ stato anche necessario l’intervento degli artificieri dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano perché il sistema posto in essere dai ladri, composto da “marmotta, batteria e fili elettrici, non era esploso e il postamat non era in sicurezza. Per rimuovere in sicurezza la “marmotta” contenente la polvere esplosiva è stato necessario creare un varco nello sportello ATM. In seguito, è stata fatta esplodere dagli specialisti dell’Arma in una campagna di Rivolta d’Adda. L’auto in uso alla banda è stata sequestrata, come anche altri oggetti trovati all’interno del mezzo, lanciati durante la fuga o lasciati davanti all’ufficio postale, sono in corso tutti i rilievi e gli accertamenti tecnici necessari per ricostruire in maniera chiara e dettagliata quanto avvenuto e sono in corso le verifiche per risalire alla provenienza dell’auto.
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