Se anche l'ospedale diventa lo specchio del degrado tra sporcizia, erba alta e mancata manutenzione ordinaria
Dovrebbe essere l'immagine dell'igiene e invece: rifiuti abbandonati, sporcizia, erba alta. Succede purtroppo all'ospedale di Cremona dove si pensa in grande a un nuovo nosocomio e non si cura l'esistente neppure per la normale pulizia o la basilare manutenzione. La denuncia arriva dall'architetto Francesco Custode, attivista di Legambiente che con una lettera e alcune fotografie denuncia la situazione.
Ecco quello che scrive l'architetto Custode:
"Quando l'ospedale dovrebbe essere l'immagine dell'igiene e invece diventa lo specchio del degrado.
Spesso mi chiedo se bisogna essere di Legambiente per indignarsi. Ci sono spazi frequentati privi di decoro per la carta, plastica e altri rifiuti abbandonati, nella totale indifferenza di tutti.
Questa mattina giornata di donazione AVIS. Ero già stato in Ospedale tre giorni fa e oggi riparcheggiando la mia bici sotto la pensilina interna dell'Ospedale non ho potuto che constatare quello che avevo visto qualche giorno prima. Uno spettacolo raccapricciante. Spazzatura abbandonata e erba alta in quello che è l'ingresso o meglio ancora " la faccia" dell'Ospedale. E allora c'è subito da farsi delle domande:
1. Dov'è l'organo di controllo della struttura ospedaliera che dovrebbe vigilare sulla pulizia dell'area esterna del nesocomio?
2.Perchè l'impresa addetta alla pulizia dell'area esterna pagata con soldi pubblici non provvede a rimuovere i rifiuti?
3. E non ultimo per importanza, dov'è quel senso civico che porta le persone ancora oggi ad abbandonare i rifiuti per strada?
Indignarsi e segnalare ogni atto d'inciviltà forse è ancora l'unico strumento per rivedere Belle le nostre città.
Francesco Custode, architetto
Legambiente Cremona
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commenti
Pasquino
22 giugno 2023 11:29
Un consiglio alla Giunta: perché non vendete anche il palazzo del Comune ? Potreste guadagnare bene molto bene !
michele de crecchio
23 giugno 2023 00:17
Sembra una battuta, ma non molti anni or sono, una importante forza politica cittadina sostenne proprio, con energia degna di ben migliore causa, tale "sacrilega" proposta. Tra i sostenitori non mancarono neppure diversi tra i più cinici dirigenti comunali. La sciagurata operazione non andò in porto per la decisa e ragionevole opposizione dell'allora assessore al Bilancio, Nolli, subito appoggiato dal saggio Sindaco che chiuse la discussione affermando di non avere proprio nessuna intenzione di passare alla storia della Città con l'infamante ricordo di essere stato il Sindaco di Cremona che ne aveva venduto persino il Palazzo Comunale! Analoga posizione sostenne lo stesso Sindaco quando gli venne proposto di vendere lo splendido palazzo Grasselli, appena pervenuto al Comune per lascito testamentario che pure impegnava l'ente pubblico a farne solo un uso culturale.
Manuel
23 giugno 2023 16:28
Tanto per rimembrare, chiedo all’architetto: “Quale sarà stata la forza politica che ebbe tale avveniristico slancio? Quali i promotori?”.
Valentina
23 giugno 2023 12:00
Certo che chi deve pulire lo faccia ,però vorrei aggiungere che purtroppo c'e una grande maleducazione in giro e se le famiglie che EDUCANO alla convivenza civile,sono sempre meno rispetto a quelle che ,invece se ne fregano,allora rimane la scuola che purtroppo negli anni ha perso tutto il suo valore di agenzia educativa il ruolo dei docenti è diventato sempre meno istituzionale,si è impoverito sino a diventare quello di scribacchini della fuffa o in alternativa bersagli del tiroassegno...così sarà sempre peggio....