Settimana della Mobilità, Capelletti (FdI) attacca: “A Cremona traffico e cantieri infiniti”
In occasione della Settimana Europea della Mobilità, la Consigliera Comunale di Fratelli d'Italia Chiara Capelletti interviene per sollevare una serie di criticità legate alla viabilità cittadina, sottolineando la distanza tra le dichiarazioni ufficiali e la realtà quotidiana vissuta dai cittadini cremonesi.
"In questi giorni celebriamo la Settimana Europea della Mobilità, una campagna importante che richiama l’attenzione sul tema della mobilità sostenibile. Trovo lodevole ogni iniziativa in questa direzione, ma guardando alla realtà di Cremona trovo qualcosa di ironico (per non dire comico) sulla discrepanza tra le parole e i fatti. Parlare di “mobilità per tutti” significa considerare davvero tutte le esigenze: non soltanto quelle di chi si muove a piedi o in bicicletta, ma anche quelle di chi deve utilizzare l’auto o i mezzi pubblici. Una mobilità è sostenibile se scorrevole, sicura ed equilibrata, e se i lavori che interessano la viabilità vengono programmati e conclusi nei tempi stabiliti.
Penso, ad esempio, a Largo Moreni. Già lo scorso 25 luglio l’assessore Zanacchi aveva dichiarato che, prima della pausa estiva dei lavori (ma in estate, approfittando del bel tempo, i lavori non potrebbero procedere ad oltranza?), la rotonda sarebbe stata riaperta alla circolazione a metà agosto, pur restando area di intervento. Una soluzione che suona oggi una presa in giro visto che la situazione appare ancora molto critica, soprattutto nelle ore di punta. Ho voluto verificare personalmente le numerose segnalazioni ricevute dai cittadini -per evitare che venissero minimizzate dagli amministratori, come spesso è loro abitudine fare - e non posso che constatare come quelle preoccupazioni fossero fondate. Già a giugno, con un’interrogazione, avevo sollevato il dubbio che i lavori fossero troppo lenti: ora, con la riapertura delle scuole e la piena ripresa delle attività, quell’incrocio incompiuto rappresenta un ostacolo pesante per la mobilità quotidiana.
Un altro nodo importante è quello di via Bergamo. Si tratta di lavori rilevanti, che nessuno mette in discussione, ma resta il fatto che non si è scelto di accelerarne l’esecuzione durante l’estate, quando la città è meno congestionata. Il risultato è che a settembre la viabilità è ancora compromessa, e lo scarico del traffico su via Ghinaglia, corso Garibaldi, via Milano, via Castelleone e le altre arterie alternative sta creando difficoltà diffuse, con conseguenze negative su ampie aree della città.
C’è poi la questione, mai risolta, di via Giordano: argomento solo da campagna elettorale per il centrosinistra, mentre per il centrodestra è da sempre il vero “tema” da affrontare e risolvere con coraggio. Da anni viene segnalata come punto critico e, nonostante promesse e discussioni, continua a essere un imbuto che rende insostenibile la mobilità nel comparto sud della città. A questa si aggiunge la mancata volontà di perseguire progetti almeno di studio e fattibilità per una vera tangenziale esterna collegabile ad un Terzo Ponte, che avrebbe potuto alleggerire il traffico pesante dall’attuale tangenziale urbana e restituire respiro a quartieri oggi soffocati dal passaggio veicolare.
Il tema della mobilità sostenibile richiede, a mio avviso, una visione più ampia e pragmatica. Non basta esibire progetti o celebrare iniziative di sensibilizzazione: occorre attenzione costante, capacità di programmazione, vigilanza sui tempi e sul coordinamento dei cantieri. Come accade nella vita di ciascuno di noi quando si affrontano lavori “in casa propria”, è giusto pretendere una tempistica chiara, limitata ma certa, che consenta a tutti di organizzarsi e di sopportare un disagio solo per il tempo strettamente necessario.
Invece, qui a Cremona assistiamo troppo spesso a cantieri che sembrano non avere mai una fine certa, con cronoprogrammi formalmente rispettati ma sostanzialmente lontani dalle esigenze reali dei cittadini. È proprio questa distanza tra dichiarazioni ufficiali e vita quotidiana a rendere la mobilità della nostra città sempre più difficile da sostenere. Forse, come accade con le parole dell’assessore Zanacchi, viviamo in due città diverse: quella che l’amministrazione descrive e quella che i cremonesi affrontano ogni giorno. Nel traffico."
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