Si lavora per un nuovo insediamento commerciale-artigianale sulla via Eridano dove parcheggiavano i camion Tamoil. La tangenziale rischia di non reggere il traffico
Si prepara il nuovo insediamento commerciale e artigianale in via Eridano, a fianco del supermercato specializzato in attrezzature per la casa Maury's. Da qualche giorno sono iniziati i lavori di sbancamento dell'area che fu parcheggio camion della Tamoil da parte dell'Impresa Tedeschi anche se pare non ci sia ancora richiesta di insediamento specifica in Comune. L'area (oltre 5mila metri quadrati) secondo il piano regolatore avrà una porzione ridotta di commerciale e spazio per attività artigianali. In questo modo quasi tutte le aree della porzione di via Eridano (se si esclude la Tamoil e una porzione di area comunale nelle ex serre) è stata riempita, in buona parte, commercialmente (Armaguerra, store cinese nell'ex Autoingros, Maury's e altro).
La corsa a spazi commerciali potrebbe proseguire però nell'altra parte della tangenziale con il completamento dell'Armaguerra (dove il Piano prevede una nuova costruzione e il birrificio-ristorazione "GiustoSpirito") o con il ritorno dell'idea commerciale sull'area ex Feraboli-Maschio Gaspardo (con gli ipotizzati Obi e Ikea) o in via Sesto dell'ex Scac, naturale sbocco con l'esaurimento dei terreni attorno al CremonaPo.
Certo viene da chiedersi, la tangenziale urbana reggerà altri insediamenti? Già ora in alcune ore della giornata rischia il completo collasso. Progettata quando il traffico era molto inferiore a quello degli anni 2000, è andata in affanno con l'aumentare dei veicoli. Adesso, con i nuovi insediamenti già previsti e con quelli che in un futuro ormai alle porte stanno arrivando, se non si interviene urgentemente si potrebbe rischiare il blocco completo.
Gli ultimi dati disponibili sul traffico sono quelli del Pums (e risalgono a cionque anni fa) indicano un traffico veicolare di oltre 40mila auto al giorno. Ma le previsioni di traffico potrebbero salire a 60-70mila veicoli, il doppio di quelli ipotizzati quanto è stata progettata.
Il rischio è la paralisi completa della tangenziale su cui si sono inseriti in questi anni l'Ipercoop, Mauri's, il Conad, Rossetto e tutti gli altri negozi del centro commerciale “I Navigli”. Oltre quarantamila veicoli circolano già ora, ogni giorno, sulla tangenziale cittadina con punte di 50mila. La tangenziale era stata progettata calcolando un flusso di 25-30 mila veicoli.
La tangenziale urbana è lunga otto chilometri che sono costati complessivamente 7 miliardi e 250 milioni di lire, tutti a carico del Comune di Cremona (che non aveva voluto affidarla all'Anas come hanno fatto altri capoluoghi) attraverso mutui bancari. La tangenziale completava parte della circonvallazione urbana costruita negli anni Settanta caratterizzata dal sovrappasso di via Brescia e andava a coprire i buchi neri della viabilità come le strade che raggiungevano il ponte di Po, la via Mantova o la via Bergamo strade con un alto indice di incidentalità. Due furono le ditte che realizzarono la tangenziale: la “Recchia” di Verona per il settore nord e il raggruppamento di imprese che faceva capo alla “Canzani”. La tangenziale è stata ideata, progettata e avviata dall'amministrazione di sinistra con a capo Zaffanella (la delibera è del 1980) e completata nel 1986 da quella quadripartita successiva (sempre con lo stesso sindaco).
Da trent'anni nel piano regolatore generale di Cremona (ma anche nel piano territoriale della Provincia approvato nel 1991) è prevista una nuova tangenziale esterna (confermata dal recente PUMS e dalla maggioranza in consiglio comunale) chiamata “Gronda Nord”. Tredici chilometri che partendo dal Peduncolo che collega la Paullese all'area industriale del Porto Canale toccherà i territori di quattro Comuni: Cremona, Sesto, Castelverde, Persico. Il PGT di Cremona l'ha ipotizzata molto più vicina alla città, appena al di là della tangenziale urbana. Prima di far divorare dal cemento altro terreno fertile con una nuova tangenziale forse andrebbero contingentati i nuovi insediamenti, studiando altre soluzioni.
Fotoservizio Gianpaolo Guarneri/Studio B12
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Gianluca
17 luglio 2024 11:31
Evviva, francamente qualche nuovo insediamento commerciale. Poi per andare da via Mantova a via Eridano serviranno un paio d’ore, ma però tutti saranno felice e contenti. Primi risultati della promessa discontinuità col passato.
Gianluigi Stagnati
17 luglio 2024 12:46
La soluzione l'avevano già prevista i tecnici comunali.
C'è il manufatto in cemento armato sotto alla rotatoria della castelleonese con la tangenziale.
Si realizzerebbe così un sottopassaggio tra le due arterie stradali.
Era stato progettato per assorbire un aumento di traffico dovuto ai primi insediamenti commerciali nell'area della ex fabbrica Masonite Feltrinelli.
Carlo Loffi
17 luglio 2024 15:42
Follia pura!!! A Cremona siamo sempre circa 70-73.000 abitanti...ed i consumi, di qualunque genere, sono in proporzione. Che senso hanno tutti queste aree commerciali.? Per quanto rigurada il traffico : già nei primi anni 2000 lo sbocco della tengenziale in via Castelleone, venendo dal Viale Po, è stato considerato a rischio ingolfamento da traffico nelle fasce orarie critiche :mattino- sera- e inizio pomeriggio. Oggi c'è anche , a mio avviso, la necessità ( direi urgenza) di terminare la tangenziale a sud della città. Progetto bocciato..." per non rubare territorio alla "valle del Morbasco"...In realtà bruciato dai recenti palazzoni costruiti di via del Sale e dalla solita mancanza di fondi destinati. E il terzo Ponte sul Po??? Silenzio! Invece si trovano per il nuovo Ospedale. I cittadini cremonesi, i più maturi dovrebbero ricordarlo, fu costruito monetizzando i lasciti che generosi concittadini e non solo, donarono all'allora Amministrazione Ospedaliera: cioè alla comunità cremonese costò ben poco!!! Cordialmente Carlo Loffi
ANTONIO SIVALLI
18 luglio 2024 06:25
tutto già previsto
Daniro
18 luglio 2024 06:49
Ci si dimentica di evidenziare che l'area ricade nella fascia di incidente rilevate con conseguenze irreversibili determinata da Tamoil
Manuel
18 luglio 2024 09:18
Tra poco chiuderà anche Tamoil.
Edificare un altro scatolone commerciale, lo trovo assurdo, ma in questo specifico caso, circolazione e sicurezza a parte, avrei valutato anch’io la possibilità di introitare gli oneri di urbanizzazione. L’area è già cementificata (nessuna sottrazione di suolo), sottodimensionata da parte del trasporto pesante e seppur ridotta, sfruttata come discarica di tal quale.
La tangenziale sud lasciamola perdere, che fa caldo e vediamo di mantenere efficienti le arterie fisicamente percepibili.
Stefano
19 luglio 2024 21:33
D'accordo con Manuel. Non c'è altro in mente di chi ci governa di poli logistici,nuovi insediamenti industriali o commerciali.. ? Un bel santuario n mezzo alla via in memoria degli incidentati e dei morti da tumore,no invece?