Soresina, le avevano chiuso il gas per morosità ma aveva manomesso il contatore riaprendolo: arrestata una donna
I Carabinieri della Stazione di Soresina hanno arrestato per furto aggravato di gas una donna del posto.
La mattina del 7 settembre, verso le 09.30, del personale della società che gestisce la fornitura di gas nel paese ha richiesto l’ausilio dei carabinieri perché avevano accertato un furto di gas.
La centrale operativa dei carabinieri di Cremona ha inviato sul posto indicato la pattuglia di Soresina che ha contattato il personale della società che aveva chiesto il supporto e che ha accompagnato i militari fino al contatore di un appartamento di un palazzo che era stato manomesso in maniera evidente, tenuto conto che nel luglio scorso era già stato piombato con sigillo metallico per morosità. Ma era in atto il furto del gas perché il sigillo era stato rimosso per poter aprire la valvola che permette il passaggio del prodotto.
Inoltre, il contatore stava girando e la lettura attuale era superiore di molte decine di metri cubi rispetto a quella effettuata a luglio al momento della chiusura della valvola.
Accertato che era in corso il furto del gas per consentire di fornire un appartamento, i militari hanno bussato alla porta dell’abitazione in questione. Ha aperto una donna che è stata identificata e i militari hanno accertato che era anche intestataria dell’utenza chiusa per morosità e che l’alloggio era fornito di gas perché la caldaia era in funzione. I tecnici hanno provveduto ad eliminare la manomissione, interrompendo l’erogazione del gas alla casa, mentre la donna, tenuto conto della violenza sulle cose esercitata per tranciare il sigillo apposto al contatore, è stata arrestata per furto aggravato.
E’ stato posta agli arresti domiciliari fino alla tarda mattinata dell’8 settembre quando l’arresto è stato convalidato e la donna è stata rimessa in libertà.
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