Sospiro, estorcevano denaro ad un minorenne: arrestati due rumeni
Sono stati arrestati due cittadini rumeni, indagati per i reati di estorsione aggravata e lesioni aggravate, commesse nei confronti di un minorenne a Sospiro durante la scorsa estate. L’indagine curata dalla Squadra Mobile trae origine dalla querela sporta il 25 giugno, quando un giovane aveva esposto di essere continuamente minacciato da due rumeni, che pretendevano quotidianamente il pagamento di un debito che, in realtà, lui non aveva mai contratto.
Nonostante le continue dazioni di tutte le somme che il minore aveva a disposizione, il debito era ormai aumentato sino a raggiungere la cifra di 500 euro, tanto che, pur di tentare di farvi fronte, il ragazzino si era spinto a compiere furti “casalinghi”, sottraendo denaro ai genitori ed un anello d’oro alla madre.
In un’occasione, inoltre, davanti all’indisponibilità di ulteriore denaro contante, i due rumeni lo avrebbero costretto a salire in macchina con loro, trattenendolo contro la sua volontà per diversi minuti, per poi prenderlo per il collo e colpirlo con ripetuti schiaffi al viso e con calci sulle gambe, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 4 giorni.
L’indagine della Squadra Mobile si è sviluppata sia mediante l’escussione di numerose persone informate sui fatti che con attività tecniche di analisi delle “scie telematiche” degli indagati, oltre che con il costante monitoraggio dei profili social dei soggetti.
Nei confronti dei due indagati, pertanto, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, ha disposto rispettivamente le misure cautelari della custodia in carcere e degli arresti domiciliari.
Il primo, 19enne residente a Cremona, è stato associato alla locale casa circondariale il 3 ottobre, mentre il secondo, 20enne, anch’egli residente a Cremona, aveva fatto perdere le sue tracce, tanto che erano attivi i colloqui internazionali con le forze di polizia europee, che avevano permesso di collocare la sua presenza nell’est Europa. Tuttavia, il ragazzo, il 20 ottobre, si è spontaneamente presentato presso la Stazione dei Carabinieri di Cremona, che, conseguentemente, hanno eseguito la misura cautelare, sottoponendolo agli arresti domiciliari presso la sua residenza.
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