Sospiro, per anni ha terrorizzato moglie e figli. Dopo l'ultimo episodio ad agosto e la denuncia della donna, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate
La sera del 26 settembre i Carabinieri della Stazione di Sospiro hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cremona, arrestando un uomo perché nei suoi confronti sono stati riconosciuti gravi elementi di colpevolezza in relazione ai reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP del Tribunale di Cremona l’indagato, dal 2006 fino al mese di agosto di quest’anno, avrebbe tenuto condotte maltrattanti verso la moglie e i figli, anche provocando alla coniuge, in almeno una occasione, delle lesioni.
Un pomeriggio di fine agosto scorso i Carabinieri di Sospiro erano intervenuti presso un’abitazione del paese per una lite familiare. Sul posto, avevano verificato che la donna e i figli quella sera e nei due giorni precedenti avevano subito percosse, schiaffi e strattoni. La donna era stata accompagnata presso l’ospedale di Cremona dove era stata visitata e dimessa con una prognosi di vari giorni di cure per una frattura. Quindi, la vittima aveva deciso di denunciare il marito, riferendo che la convivenza era ormai impossibile perché lei e i figli per anni erano stati umiliati, offesi e minacciati.
Dopo il matrimonio il marito aveva iniziato a maltrattarla e l’uomo aveva poi rivolto le sue attenzioni anche ai figli che nel corso degli anni avevano subito schiaffi, calci, tirate di capelli, strattoni e violenze psicologiche e, talvolta, l’uomo aveva lanciato verso di loro degli oggetti che aveva tra le mani. Non avevano mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine fino al giugno del 2023 quando aveva picchiato moglie e figli che avevano richiesto l’intervento dei Carabinieri perché l’uomo aveva provocato dei danni ai mobili e alle porte di casa. E in un’altra occasione aveva cacciato dall’abitazione moglie e figli, con l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri per bloccare le sue intemperanze.
Le indagini svolte dai militari hanno permesso di ricostruire che l’uomo aveva spesso un comportamento autoritario e prevaricatore verso i familiari. Quindi, era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria ed erano stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza sul suo conto tali da richiedere nei suoi confronti una misura cautelare. Il Giudice per le Indagini Preliminari, valutando l’intensità dei fatti, l’incapacità di autocontrollo, la sua aggressività e il pericolo di reiterazione di eventi gravi, ha emesso l’ordinanza con cui ha disposto la custodia cautelare in carcere, immediatamente eseguita dai Carabinieri.
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