C'erano una volta gli spazzini e la città era pulita. Lo spazzino era una figura familiare, con la quale ci si poteva intrattenere a fare due chiacchiere e scambiare le proprie impressioni. Viaggiava con il proprio carretto carico dei bidoni della nettezza urbana, armato con una ramazza di saggina. Raccoglieva quanto normalmente sfugge oggi alle macchine spazzatrici. A questa figura storica e familiare si richiama l'ex presidente del quartiere Po Matteo Tomasoni, attivissimo sui social nelle sue segnalazioni ambientali, prendendo ad esempio quanto fatto dal Comune di Bologna: "Dal luglio 2022 il Comune di Bologna in collaborazione col gruppo Hera ha attivato il servizio dello "spazzino di quartiere". La città è stata suddivisa in 50 microaree, ognuna delle quali è curata con una frequenza giornaliera, sette giorni su sette, in periferia e una frequenza doppia, 14 su sette, pomeriggio e notte, nel centro storico da operatori specializzati, in aggiunta ai servizi di base. Lo scopo è mantenere puliti tutti i punti critici della città. Fatte le debite proporzioni non sarebbe utile un servizio del genere anche a Cremona? La città è sempre più sporca e trascurata. Le spazzatrici meccaniche spesso non possono svolgere il loro lavoro per la presenza di automobili. Molti abbandonano dappertutto i loro rifiuti e le deiezioni dei loro animali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una città trascurata e sciatta.
"Dall’inizio del progetto (luglio 2022) a oggi sono stati redatti 386 verbali di accertamento di violazione al Regolamento Rifiuti del Comune di Bologna e raccolti 45 quintali di rifiuti al giorno, provenienti da tutti i quartieri.... Questo progetto è un esempio concreto di come, con la collaborazione di tutti, si possa migliorare la situazione di una città. Proviamo anche noi?".
commenti