Stop alla caccia e tutela degli animali: LAV, Legambiente e Lipu manifestano davanti alla Prefettura
Si sta svolgendo in queste ore una manifestazione davanti alla sede della Prefettura di Cremona promossa da LAV (Lega anti vivisezione), Legambiente e Lipu (Lega italiana protezione uccelli), per chiedere lo stop alla caccia, al DDL caccia e a tutte le pratiche che violano i diritti degli animali.
Decine di attivisti hanno affollato la piazza con striscioni e cartelli, scandendo slogan e messaggi a favore della tutela della fauna e della natura. L’iniziativa si caratterizza per il tono pacifico, con i partecipanti impegnati a sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulle problematiche legate alla caccia e alla protezione degli animali.
“Siamo qui oggi come LAV, insieme a Legambiente e Lipu, davanti alla Prefettura di Cremona per dire con decisione stop alla caccia e no al DDL, cioè a tutti quei provvedimenti che rendono più semplice la violazione dei diritti degli animali. Qui e oggi vogliamo dire un forte no e invitiamo tutta la cittadinanza a fare lo stesso, perché è una questione che riguarda tutte e tutti noi”, ha dichiarato una delle partecipanti.
Guarda il video della protesta
Foto e video di Francesco Sessa Ventura
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commenti
Il Pontormo
18 ottobre 2025 11:51
quando non si ha nient'altro da fare
Junior
18 ottobre 2025 13:37
È certo, quando non si ha nient'altro da fare,si fanno commenti come i tuoi.
Manuel
18 ottobre 2025 16:25
Si potrebbe benissimo sostenere per te che passi la giornata al computer a scrivere fregnacce: almeno loro si disturbano ad uscire di casa.
Chicca
18 ottobre 2025 15:38
Allora da che c'è mondo esiste la caccia , e la pesca ! Ormai in giro di selvaggina non ce nè più ! Conosco cacciatori che allevano selvaggina o la comperano per poi lasciarla andare nelle loro " zone" per divertirsi a sparare! Non è giusto ma è così!
Fede
19 ottobre 2025 06:26
Cari cacciatori fatevi curare. Avere come hobby quello di uccidere un essere indifeso è perversione non passione
Daniela
19 ottobre 2025 07:47
La caccia è soltanto una crudeltà nei confronti di animali anche in via di estinzione ,che andrebbero tutelati nn solo a parole ma con fatti reali, con pene severissime..ma dietro c'è un forte interesse economico purtroppo..
susanna
19 ottobre 2025 09:08
speriamo che queste manifestazioni si estendano a tutta Italia...le persone che vi partecipano sono sensibili coraggiose e con ideali al contrario di chi offende sui social e che non trova niente di più nobile da fare che sparare a chi non può difendersi forse anche per sentirsi qualcuno ..il più forte...che tristezza!
Alessandro
19 ottobre 2025 09:53
Leggo commenti di gente che a quanto pare neanche sa che esiste una legge sulla caccia, ben articolata e completa , dal 1992, che prevede gai specie protette, particolarmente te protette, pene e sanzioni, tempi e modi, ed è pure la più restrittiva d'Europa.
A chi lamenta il calo della selvaggina faccio notare che sono diminuiti pure i cacciatori e i carnieri disponibili, e la selvaggina continua a diminuire....forse la causa non è la caccia ma la gestione degli habitat e dell'agricoltura? Ma sono concetti troppo complessi per chi ce l'ha contro una pratica che non conosce.
Poi 'il diritto degli animali' ...quindi si dice tutto e niente: la legge sulla caccia già sancisce i diritti degli animali e ha trasformato la caccia da attività alimentare a gestione della fauna selvatica, e quindi questa legge già di fatto come conseguenza sancise dei diritti agli animali , che non possono essere cacciati in certi periodi e in certi modi, ma il diritto di un capriolo che si trova fra 3 lupi chi li assicura?
La Lipu? O Legambiente?
Giovanni Roberto Bagnol
19 ottobre 2025 13:58
Purtroppo siamo in un paese di ignoranti, analfabeti e senza titoli di studio. In Italia c'e' la peggior legge sulla caccia paragonabile agli altri stati dell' unione. Esiste la 157/92 ma ormai e' sorpassata e il mondo venatorio ha il diritto di averne una adeguata alle nuove stagioni. Riapertura della tortora, fringuello e storno ed ampliamento a gennaio mantenendo i giorni di silenzio venatorio. Questi attivisti pensassero ad altro...
Edoardo
19 ottobre 2025 14:43
Pochi, inutili e fastidiosi! ...eppure si continua a dar loro troppa visibilità! In un'epoca dove gli studi scientifici vengono subissati dall'ignoranza funzionale di questi individui ci troviamo nostro malgrado con un ambiente "squilibrato", dove qualsivoglia azione volta alla tutela della biodiversità viene vanificato da questi gruppi di fanatici!
Simonetta
19 ottobre 2025 18:02
La caccia va abolita. Tutte queste giustificazioni che vantano questi cacciatori sono RIDICOLE. Punto. La Natura sa perfettamente regolarsi da sola, non ha bisogno di noi e non serve spendere altre parole.....
Manuel
19 ottobre 2025 23:03
Affrontare in modo articolato questo argomento, come altri, tra i commenti di uno stringato articolo di giornale, è decisamente frustrante. Probabilmente anche fuori luogo, poiché necessita sintetizzare molto adeguandosi a spazi e tempi la carta stampata.
Premesso ciò, leggendo alcune posizioni stizzite, infastidite di alcuni commentatori, non si può proprio tacere. Provo ad esser conciso.
Innanzitutto i cittadini presenti, oltre ad esporre il proprio disagio nei confronti del mondo venatorio, rappresentavano (alcuni) associazioni nazionali riconosciute e, soprattutto, ben attrezzate scientificamente e giuridicamente: altro che beoti o macchiette. Secondo, se dovessimo esporre per quanto ci competa, saremmo costretti a disquisire, forse, di un argomento o poco più: il resto dovremmo lasciarlo agli esperti e tacere.
Si parla della legge 157/92, arrivata dopo lunghe battaglie per la protezione la fauna selvatica e, non a caso, si fregia del titolo “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Da notare l’intenzione il legislatore nell’evidenziare la finalità principale della legge: la tutela della fauna selvatica!
Si sostiene che tale legge sia datata e repressiva. Voglio ricordare che tra i paesi l’UE, l’Italia risulta uno degli stati membri col maggior numero in specie d‘uccelli abbattibile: 34. Più ingordi di noi ci sono i rumeni (39) ed i francesi (63). Alcuni paesi, come Belgio (13), Olanda (10) o Lussemburgo (3), limitano drasticamente il carniere.
Si parla di biodiversità, si punta il dito contro agricoltura intensiva e trasformazioni territoriali. Giusto, sono assolutamente d’accordo, è inequivocabile, specialmente in pianura, ma a tutte queste penalizzazioni si aggiunge il carico venatorio, che non è così marginale. Necessario?
Le persone dileggiate dai nostri “competenti” vengono indicate come figure poco informate, le quali hanno un approccio esclusivamente umanistico, sentimentale con gli animali. Ebbene, secondo me, sarebbe pure nel loro diritto, considerata l’attività venatoria uno sport e dunque eticamente assai discutibile che per ricrearsi si debba stroncare la vita di un essere vivente, il quale viene giuridicamente identificato come patrimonio indisponibile dello Stato e, quindi, di tutta la collettività.
Si pretende una liberalizzazione della possibilità di sparo, ma voglio ricordare che la stragrande maggioranza gli italiani è per l’abolizione della caccia!
Se vorrete un confronto scientifico, a disposizione.