Straordinario successo per la scuola cremonese. Ai primi due posti del Premio Paganini due allievi di Salvatore Accardo all' Accademia Stauffer: Simon Zhu e Jingzhi Zhang
Straordinario successo dell'Accademia Stauffer di Cremona al Premio Paganini. Dopo Gibboni nel 2021, ai primi due posti ci sono infatti due violinisti che si sono formati all'Accademia Stauffer con il Maestro Salvatore Accardo. Nel bellissimo teatro Carlo Felice di Genova, si è conclusa ieri sera la 57° edizione del Concorso Internazionale di Violino “Premio Paganini” decretando il giovane Simon Zhu vincitore. «Una serata finale che si annuncia emozionante, perché affidata a talenti tutti grandissimi ma ognuno diverso dall’altro», ha commentato il direttore artistico Nazzareno Carusi il giorno prima del grande evento, preannunciando l’eccezionale serata all’insegna della grande musica che si è davvero realizzata.
Il primo premio è stato vinto da Simon Zhu (vincitore anche del “Premio della Fondazione Pallavicino”), al secondo posto Jingzhi Zhang (vincitrice anche del “Premio in memoria del Maestro Mario Ruminelli”) e al terzo posto Qingzhu Weng. Sul palco dei vincitori insieme ai giovani violinisti, si è distinta ancora una volta la scuola cremonese. Infatti, i primi due posti sono stati assegnati ai due violinisti che si sono formati all’Accademia Stauffer di Cremona con il Maestro Salvatore Accardo. Zhu, nato a Tubinga, in Germania, ha ventidue anni e suona il violino da quando ne aveva sei.
Il Maestro Salvatore Accardo ha commentato “Grande emozione per me come insegnante, perché Gibboni due anni fa, il secondo e il primo premio di quest’anno, vengono dalla mia scuola di Cremona". L’Accademia Stauffer si attesta ancora una volta, con il supporto alle future generazioni di musicisti, eccellenza mondiale per l’alta formazione degli strumenti ad arco.
A dichiarare la vittoria di Zhu, la giuria presieduta da Salvatore Accardo - primo violinista in assoluto ad aggiudicarsi il Premio Paganini nel 1958 – e composta da Ilya Grubert (vincitore del Concorso nel 1977), Michael Guttman, Régis Pasquier, Christopher Reuning, Maxim Vengerov e Reiko Watanabe.
«Vorrei fare le mie congratulazioni a tutti i finalisti del Premio Paganini: si tratta di un riconoscimento straordinario del vostro talento e del vostro impegno nella musica – ha commentato il sindaco Marco Bucci - Il Premio Paganini è uno dei concorsi per violinisti più importanti al mondo, e raggiungere questa fase è un grande traguardo. A nome di tutta la città i miei più sinceri complimenti a Simon Zhu per il grande successo ottenuto».
«Questa straordinaria edizione si è conclusa nel migliore dei modi. Abbiamo celebrato Niccolò Paganini con una finale davvero emozionante in un Teatro Carlo Felice affollato e un vincitore, Simon Zhu, di assoluto talento, cui va il mio più grande augurio di una fantastica carriera, così come, ne sono certo, sarà anche per gli altri finalisti, giovani violinisti di eccezionale valore. Al sindaco Bucci, al direttore artistico Carusi che ha compiuto un lavoro incredibile, alla giuria, a tutto il comitato Paganini e, in particolare, al sovrintendente del Carlo Felice, Claudio Orazi, rivolgo il più sentito ringraziamento. Un pensiero grato agli sponsor e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso memorabile questa edizione del Premio. Iniziano ora per Zhu 70 concerti, nei più prestigiosi teatri nazionali e internazionali, che porteranno il nome di Paganini e di Genova ovunque in Italia e nel mondo. Appuntamento al 2025» ha aggiunto il presidente del Premio Paganini Giovanni Panebianco.
La quarta, la quinta e la sesta posizione vanno rispettivamente a Hawijch Elders, Koshiro Takeuchi e Haram Kim.
LA STORIA DEL PREMIO PAGANINI
Fu il critico musicale Carlo Marcello Rietmann nel 1940 (nel primo centenario della morte di Paganini) a lanciare l’idea di un Premio a lui intitolato. Scoppiò la guerra e non se ne fece nulla. Ma nel 1952 il sindaco Vittorio Pertusio e l’assessore alla cultura Lazzaro Maria De’ Bernardis, nell’istituire in modo permanente le feste colombiane di ottobre, diedero vita a tre Premi, uno dei quali, appunto, fu il concorso dedicato a Paganini e affidato alla direzione artistica del più autorevole compositore genovese del Novecento, Luigi Cortese. Nel 1954 la prima edizione fu a dir poco rapida. Si presentarono due soli violinisti e non venne assegnato alcun premio. A partire dall'anno successivo, però, i concorrenti aumentarono, nel '56 per la prima volta fu assegnato il massimo riconoscimento e da allora, gradualmente, il concorso acquisì un sempre maggior prestigio a livello internazionale. Proprio nel 1956 a Genova, in una serie di incontri preliminari furono gettate le basi per la costituzione, l'anno successivo, a Ginevra, della Federazione dei Concorsi Internazionali di Musica di cui il «Paganini» fu socio fondatore. La dimensione spettacolare del Premio fu affinata nel corso degli anni. In un primo tempo le eliminatorie si svolgevano a porte chiuse, successivamente tutte le esecuzioni furono pubbliche per dar modo agli appassionati di seguire ogni fase della competizione.
La severità delle giurie e l’articolazione delle prove, tese ad approfondire tanto gli aspetti tecnici di un’esecuzione quanto il gusto interpretativo, hanno garantito nel tempo l’alto livello qualitativo della manifestazione. Non a caso il primo premio per ben sedici volte non è stato assegnato e i violinisti laureati hanno tutti percorso carriere di assoluto prestigio internazionale, ricordiamo: Salvatore Accardo (1958), Grigory Zhislin (1967), Ghidon Kremer (1969), Leonidas Kavakos (1988), Natalia Prichepenko (1990), Massimo Quarta (1991), Isabelle Faust (1993), Bin Huang (1994), Giovanni Angeleri (1997), Sayaka Shoji (1999), Mengla Huang (2002), In Mo Yang (2015), Kevin Zhu (2018), Giuseppe Gibboni (2021).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti