10 gennaio 2025

Su richiesta di 4 sindaci di comuni confinanti, rinviati i termini della Conferenza dei Servizi per l'impianto di biometano a Sergnano

Antonio Grassi, Damiano Cattaneo, Roberto Barbaglio, Agostino Guerini Rocco, rispettivamente sindaci di Casale Cremasco Vidolasco, Capralba, Pianengo e Campagnola, in relazione all’installazione impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (biometano) proposta da Energia verde bio Sergnano società agricola srl, avevano inviato al sindaco di Sergnano Mauro Giroletti una lettera per chiedere il rinvio dei termini della Conferenza dei Servizi prevista per il 13 gennaio e recapitata ai comuni l’8 gennaio. 

«La richiesta era motivata - spiegano i quattro sindaci - dalla necessità di usufruire di maggior tempo per consentire ai nostri uffici la redazione di parere di competenza, difficile da formulare, con la precisone e i dettagli che l’argomento comporta in tempi brevi.

La sollecitazione è stata inviata al comune di Sergnano questa mattina (10 gennaio). Con una celerità meritevole di plauso, il collega Mauro Giroletti nel pomeriggio ci ha comunicato di avere accolto la richiesta di rinvio e ha posticipato la data di presentazione delle osservazioni al 12 febbraio».

«Ringraziamo Giroletti - concludono Grassi, Cattaneo, Barbaglio e Guerini Rocco – per la sensibilità dimostrata e per avere condotto l’operazione in maniera ineccepibile".

La minoranza di Scelgo Sergnano, i consiglieri comunali Gian Paolo SamaraniPaolo Franceschini, prendono una dura posizione contro il progetto di un impianto di biometano , "un affare per chi?" si chiedono.

Ecco il documento. "Nel pomeriggio di mercoledì 8 gennaio, con termine per le osservazioni lunedì 13 gennaio alle ore 10, è stata convocata in tutta fretta la Conferenza dei Servizi il cui tema sarà l’approvazione, da parte dell’Amministrazione Comunale di Sergnano, della costruzione di un impianto per la produzione di Biometano, ai margini del centro abitato.

Tralasciamo tutte le questioni burocratiche che vanno avanti dal 2022 e che hanno portato la Società proponente a chiedere continue proroghe per rispondere al considerevole numero di osservazioni presentate a vario titolo, da ARPA, dalla Provincia e da numerosi Sindaci del circondario interessati a e da questa vicenda.

Tralasciamo anche la sospetta data di convocazione dell’incontro, lunedì 13 gennaio, pur sapendo benissimo come entro il 15 dello stesso mese, se non dovesse essere approvato l’impianto, la società proponente perderebbe la possibilità di accedere ai consistenti e determinanti contributi provenienti dal PNRR.

Perchè tanta fretta proprio adesso dopo aver tenuto fermo per 1 anno da ottobre 22 a ottobre 23 e poi fino a maggio 24 in attesa che il proponente fornisse chiarimenti?

Diamo pure per buono, ma sappiamo che non è così, che sia stato fatto tutto in punta di Legge.

Andiamo al succo delle cose, ponendosi una semplice domanda: Cui Prodest? A chi giova tutto ciò?

Al paese? No di certo.

Sarebbe invaso da un aumento della viabilità per il trasporto di materiale da immettere nell’impianto di produzione del biometano davvero insostenibile.

Non sarà un sito produttivo che creerà nuovi posti di lavoro.

Non coinvolgerà, se non in modo molto marginale, nessuno degli imprenditori agricoli del nostro paese.

Creerà un’impennata nel mercato di affitti per i terreni in cui scaricare reflui e digestato, semplicemente drogato dalla disponibilità di fondi e soldi da spendere da parte della Società proponente stessa andando a danneggiare il sistema agricolo locale e creando un danno alle famiglie/aziende che hanno sempre portato avanti l’agricoltura tradizionale nel rispetto assoluto del territorio.

La produzione di biometano non inciderà in alcun modo sulle bollette energetiche dei nostri concittadini perchè nulla di quanto sarà prodotto verrà immesso nel sistema che rifornisce di gas le nostre case.

Per ultimo, ma non meno importante, non si è, ora, in grado di valutare appieno l’impatto ambientale sul nostro già martoriato territorio sia in termini di contaminazione del terreno, dell’aria e dell’acqua con relative e, speriamo, non nocive ricadute sulla fauna locale.

Ed allora? Se davvero non esiste una positiva ricaduta sull’ambiente e neppure  alcun vantaggio per la popolazione, perchè approvarlo?

Sembrerebbe quasi una cambiale che la nostra attuale Amministrazione debba oggi essere costretta ad onorare.

Sembrerebbe che, pur davanti a tutti i pareri negativi ricevuti fino ad ora, compresi quelli non irrilevanti dei Sindaci dei paesi attorno a Sergnano ( Casale Cr., Pianengo, Capralba, (Campagnola Cremasca) ed altri) ci sia da parte dell’Amministrazione di Sergnano una sorta di dipendenza psicologica da qualcuno che in una qualche misura ha operato, dietro le quinte ovviamente, per crearla ad arte.

L’aver sottaciuto a tutta la popolazione, l’impatto di tale impianto, che coinvolgerà suo malgrado l’intero paese, pare un’operazione studiata a tavolino e preparata nei minimi dettagli da qualcuno abituato a muoversi nell’ombra e ad operare con questa spregevole modalità.

Un ulteriore elemento di stranezza è che nemmeno in  Commissione Ambiente, organismo predisposto dall’Amministrazione, si sia mai parlato di questo tema.

In conclusione, il nostro gruppo di minoranza Scelgo Sergnano, pur essendo concettualmente non contrario al biometano, esprime un parere totalmente negativo proprio sulle modalità usate dalla Società proponente e supinamente accettate dall’Amministrazione.

Invitiamo la popolazione a riflettere sulla questione e a confrontarsi apertamente".

 

 


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commenti


Marco Pelloni

10 gennaio 2025 19:40

Qualcuno ha la vista lunga... ?