Supermercato di via Giordano, Diego Garelli: "Dalla mia finestra non vedrò mai più la luce del sole, dalle foto dei progetti non era così alto. Il valore della mia casa ora è crollato"
"Avevo invitato il Sindaco a bere un caffè, intanto che lui non si fa vedere, lo offro a voi" apre gentile Diego Garelli, uno dei residenti di Via Ratti che dall'oggi al domani si sono visti erigere una parete altissima davanti a casa. "La mattina apro le finestre ed ecco cosa vedo" commenta amaramente mostrandoci la "vista" dalla propria finestra.
"Per lavoro mi capita di andare via il lunedì e tornare a casa nel fine settimana. Ho lasciato la mia finestra con uno spazio piano e qualche ruspa, sono tornato con un muro di cemento più alto del mio condominio. Non vedrò mai più la luce del sole, qui. Peccato perchè qualcuno doveva vigilare su questa situazione. Nelle fotografie che venivano mostrate come "rendering" sembrava molto pià basso. Invece è qui da vedere, un bestione che oscura interamente la vista dalle nostre finestre." continua Garelli.
Certo è che in questa situazione si trovano diverse famiglie a cui ha tentato di dare voce il Comitato di Quartiere presieduto da Maria Cristina Arata.
"Abbiamo raccolto oltre 640 firme, ma ovviamente ormai il gioco è fatto. L'unica cosa che possiamo auspicare è che realizzino un giardino verticale come già accaduto a Trieste in un altro Despar, per rendere un po' meno deprimente questa situazione. - continua - Fosse per me sarebbe da tirar giù completamente, ma capisco che non sia possibile. Dal canto mio, mi toccherà guardarmi intorno e cercare un'altra abitazione. Uno torna a casa da una settimana di lavoro, apre le finestre e vede questo, come potrà mai stare?"
Il Comune ha trasmesso un comunicato in cui annuncia un incontro di mediazione con Despar a settembre.
"A noi non hanno detto nulla, lo abbiamo per caso appreso dai giornali che hanno pubblicato il comunicato. Staremo a vedere, ma come le dicevo siamo rassegnati. Il valore di questa casa ormai è crollato. Mi dispiace perchè io ero favorevole ad avere un supermercato qui, serviva nel quartiere. Certo non di queste dimensioni e non così a ridosso delle case. Così non è salubre. Questa zona mi piaceva moltissimo, ma in pieno centro approvare una cosa del genere non è normale" chiude amareggiato Diego Garelli.
foto e video Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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commenti
michele de crecchio
11 agosto 2023 22:55
Decisamente, "mala tempora currunt!" per l'urbanistica cittadina, nella quale pareva che, ormai da decenni, non si riscontrassero più distanze eccessivamente ristrette tra murature finestrate e murature di edifici antistanti, come purtroppo pare sia invece avvenuto in questo imbarazzante caso. Se ho ben capito, qualcuno avrebbe anche proposto di rivestire con lamiere di rame "stirate" le ruvide pareti, oggi lasciate in calcestruzzo a vista, Temo che tale proposta, se attuata effettivamente, potrebbe finire per peggiorare ulteriormente, specie d'estate, le locali condizioni ambientali, favorendo in particolare l'incremento della temperatura media locale e, forse, anche il comparire di sgradevoli riflessi luminosi,
Luciano
12 agosto 2023 05:07
L’appartamento del signore danneggiato, lo deve comperare l’architetto paesaggista Tamagnini, progettista dell' intervento, in quanto non ha rispetto dei confinanti
Daniela
12 agosto 2023 06:00
Ce ne mancava uno infatti, cmq borgoloreto è scoperto RICORDO
Gianni
12 agosto 2023 06:13
Bhe', partite da una posizione rassegnata e di sconfitti non gioca a riconquistare la ragione. Se dalle foto dei progetti le mura dovevano essere più basse ed è nero su bianco portare la Despar in tribunale. Un giudice obbiettivo potrebbe arrivare a fare rispettate le regole del progetto o a fare avere risarcimento danni ad inquilini che dovranno usare più corrente elettrica o ad anche risarcimenti morali...
L' importante è non tergiversare ed affrontare subito le cose di petto. Forza!
Manuel
12 agosto 2023 09:16
Consultare legali o associazioni di consumatori per provare (purché con probabilità alta di successo!) a catechizzare economicamente DESPAR, mi sembra doveroso, ma che alla fine dei lavori, le proprietà immobiliari interessate, ne subiranno un ridimensionamento di valore, non sarei così sicuro.
Chiara
13 agosto 2023 05:46
Giusto! Non arrendetevi! Non ci si deve rassegnare a questo andazzo delle amministrazioni, l'avanzare degli scempi architettonici nelle nostre città è faccenda che riguarda tutti noi, non solo i residenti!
Mariateresa
12 agosto 2023 07:44
Condivido in pieno il parere del sig. Gerelli, oltre allo scempio urbanistico c'e anche la svalutazione degli immobili circostanti.
Azzardo un'ipotesi: se il progetto approvato era diverso ed è dimostrabile forse si può fare qualcosa se non per demolire il fabbricato, ma almeno per ridimensionarlo.
Mi astengo da commenti sull'urbanistica comunale, del quale operato questo supermercato è solo l'esempio più recente e peggiore.
Che almeno sia di ammonimento....
Marzio Loreti
13 agosto 2023 12:52
Io per questa gente avrei un'idea. C'era da aspettarselo. In nome del mero guadagno se ne strafottono di tutto e di tutti costruendo nefandezze brutte,tristi,senza gusto alcuno. Andrebbero pagate delle multe x offesa al buon gusto.Quandi si commentava mesi fa venni aggredito verbalmente sul nuovo servizio che stava nascendo. Quello che fanno viene studiato non x le persone ma x evidenti motivazioni commerciali che dovrebbero mettere sempre al centro la qualità della vita delle persone. E non fare i fenomeni con spot pubblicitari sulla qualità dei prodotti venduti. Ma in fondo è sempre colpa di chi aderisce a queste scelte ,a questi scempi
Marzio Loreti
13 agosto 2023 12:52
Io per questa gente avrei un'idea. C'era da aspettarselo. In nome del mero guadagno se ne strafottono di tutto e di tutti costruendo nefandezze brutte,tristi,senza gusto alcuno. Andrebbero pagate delle multe x offesa al buon gusto.Quandi si commentava mesi fa venni aggredito verbalmente sul nuovo servizio che stava nascendo. Quello che fanno viene studiato non x le persone ma x evidenti motivazioni commerciali che dovrebbero mettere sempre al centro la qualità della vita delle persone. E non fare i fenomeni con spot pubblicitari sulla qualità dei prodotti venduti. Ma in fondo è sempre colpa di chi aderisce a queste scelte ,a questi scempi