28 gennaio 2024

Tanta gente al Cascinetto per l'assemblea del Movimento per la riqualificazione dell'ospedale. Oltre 4mila firme raccolte, tante iniziative in programma

"Il Movimento per la riqualificazione dell’attuale ospedale c’è.  E tutti i soggetti politici e istituzionali, nessuno escluso, interessati al nuovo ospedale non possono continuare ad ignorarlo. Di fatto, è un interlocutore con il quale occorre confrontarsi e sarebbe sciocco negare questa evidenza. Ha conquistato i galloni sul campo con un’azione capillare e costante di informazione, un tempo si sarebbe detto di controinformazione" dicono i promotri del Movimento. 

E l’assemblea organizzata sabato pomeriggio dal Movimento al Cascinetto è la conferma del suo ruolo, che non è più la voce che grida nel deserto.

Sold out con posti a sedere tutti occupati e molte persone in piedi. Diverse rimaste fuori dalla sala per l’impossibilità di aprire la porta causa della calca.

Dopo la breve introduzione di Enrico Gnocchi, fondatore e leader del movimento, sull’origine e gli obiettivi dell’opposizione al nuovo ospedale. Sono seguite le relazioni più tecniche degli specialisti del gruppo.

Giorgio Mantovani, che nelle settimane scorse aveva fatto pelo e contropelo sui costi della riqualificazione dell’attuale nosocomio, ha ribadito il concetto emerso dai numeri. È meglio riqualificare l’esistente, invece di costruirne uno nuovo.

Pietro Cavalli, ex primario di Genetica, ha evidenziato che per far funzionare la sanità e curare le persone non servono nuovi contenitori. Cavalli non ha avuto dubbi: l’organizzazione e il personale contano più dei muri.

Rosella Vacchelli, nella sua ampia analisi del dimensionamento clinico-gestionale del nuovo ospedale, ha sottolineato che, così come previsto, potrebbe non garantire alcune cure.

Gianluca Franzoni ha insistito sulle carenze della sanità territoriale.

Anna Maramotti sulla funzionalità di un ospedale. Pragmatica ha detto: per curare, la struttura non deve necessariamente essere bella e appagare la vista. 

Pubblico attento e partecipe. Non è mancata la richiesta al Movimento di proseguire e di portare avanti ogni azione possibile per il raggiungimento dell’obiettivo, nessuna esclusa. 

Gnocchi ha raccolto i suggerimenti e promesso che verrà percorsa qualunque strada per fermare l’operazione.  Ha invitato a firmare, a far sottoscrivere la petizione e a partecipare a qualsiasi iniziativa il Movimento potrà intraprendere. Il Movimento non si ferma: le oltre quattromila firme raccolte lo confermano.

 


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commenti


Nicolini Gualtiero

28 gennaio 2024 09:12

Giusto e .... avanti tutta !

Antonio Ferrari

28 gennaio 2024 12:13

Avanti anche con cause TAR Consiglio di Stato e Corte di Giustizia UE

Daniela

29 gennaio 2024 09:06

Avanti a tutta forza!!! Non si lascerà nulla di intentato💪