Tempi più lunghi per l'ipermercato sulla Paullese: per la Regione servirà la Valutazione di Impatto Ambientale e la Provincia esprime "forti dubbi sulla bontà di tale scelta urbanistica"
Cardaminopsis, si allungano i tempi per il nuovo centro commerciale sulla Paullese tra via Cà de' Berenzani e via Picenengo. Nell'ultima riunione di ieri della conferenza dei servizi per la concessione dell'autorizzazione è emersa la necessità richiesta da Regione Lombardia di procedere alla Valutazione di Impatto Ambientale del nuovo insediamento. "permangono criticità relative, in particolare, all’analisi dei potenziali impatti ambientali sui fattori consumo di suolo, ambiente idrico e paesaggio" ha scritto Regione Lombardia non bocciando l'insediamento ma rimandando alla strumento della Via per valutare anche eventuali compensazioni. Anche la Provincia di Cremona ha contribuito a questa scelta dell'organo regionale in quanto, nell'ultimo documento inviato alla Regione sul tema sottolineava soprattutto le criticità idrauliche dell'ambito territoriale sottolineando come "anche alla luce della nuova documentazione prodotta rimagono forti dubbi e perplessità in ordine sia alla bontà di tale scelta urbanistica, sia alla sua effettiva possibilità di realizzazione senza andare ad aggravare le criticità già esistenti e senza indurne di nuove".
Dunque tempi decisamente più lunghi perchè sull'insediamento che andrebbe ulteriormente ad aggravare l'intasamento delle superfici commerciali intorno alla città. Le prese di posizione di Regione e Provincia rinforzano (a fronte del silenzio del Comune - che ha chiesto l'adeguamento della rotatoria sulla Paullese) le proteste del Comitato dei residenti, di Confesercenti, della Lega delle cooperative (l'insediamento andrebbe a fare ulteriore concorrenza al centro commerciale CremonaPo). Ricordiamo che l'intervento prevede che sull'area (60mila metri totali e 10-12 mila di commerciali) dovrebbe sorgere un ipermercato della catena commerciale veneta Tosano.
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commenti
Il Pagante
12 aprile 2024 06:48
Un altro mirabile successo del vicesindaco assessore al’urbanistica autoproclamatosi candidato sindaco
Luigi
12 aprile 2024 08:58
Esatto, per fermare la continuità Galimberti-Virgilio basta non votarli stavolta! Chiunque ma non Virgilio che è continuità
Manuel
12 aprile 2024 15:40
Siccome mancano due mesi alle elezioni, sarà meglio, d’ora in poi, ripetere a mantra: “Fermare Pizzetti-Virgilio, ma pure Portesani-Ventura!”. Se i primi li abbiamo visti all’opera, i secondi stanno già valutando quali aree agricole libere siano state dimenticate dalla attuale giunta, per poterle “valorizzare”... col cemento.
Del resto la scelta non manca.
Daniro
12 aprile 2024 08:16
Se ben ricordo, ai tempi, la richiesta da parte di Cardaminopsis di realizzare lì un centro commerciale fu presentata molto prima di quella poi presentata dalla Coop per l'area ex Feltrinelli, Coop che prevalse anche in relazione alla circostanza che si recuperava un'area dismessa. Cosa vera solo in parte in quanto oltre il 50% dell'area era inedificato essendo utilizzato per la coltivazione del pioppo. La scelta urbanistica di realizzare l'Ipercoop proprio sull'incrocio tra Castelleonese e tangenziale fu allora criticata per questioni viabilistiche e per il fatto che avrebbe sottratto vitalità al centro storico, previsioni poi confermate dai fatti e che la continua inarrestabile espansione del polo commerciale tra Via Castelleone e via Sesto certo non contribuisce a risolvere ma solo ad aggravare.
Michele de Crecchio
13 aprile 2024 00:11
Ben due erano i difetti più gravi, peraltro facilmente prevedibili e da non pochi a suo tempo anche correttamente contestati, della proposta di realizzare un colossale nuovo insediamento commerciale sull'area ex-Feltrinelli (un terreno, quello del cosiddetto "podere Livelli", che sarebbe stato sicuramente molto più opportuno mantenere all'uso industriale-artigianale, così come previsto dai precedenti piani urbanistici comunali, e che proprio per tale destinazione era stato, a suo tempo, prima ceduto dall'Ospedale al Comune e poi, proprio dal Comune riceduto al privato, a condizioni di particolarissimo favore):
- in primo luogo, l'accesso previsto a raso (e non a livelli differenziati, come, su di una tangenziale urbana, avrebbe dovuto sicuramente imporre la corretta applicazione della migliore tecnica di progettazione stradale),
- in secondo luogo, la collocazione a ridosso di un notevole quartiere residenziale come il Cambonino, la cui equilibrata dotazione di servizi commerciali preesistenti era facile prevedere (come in effetti è poi avvenuto) che sarebbe stata distrutta dalla concorrenza del non lontano enorme nuovo Centro Commerciale (in altre nazioni tale inopportuna collocazione era allora, e credo sia ancora, persino esplicitamente proibita dalle leggi locali !).
Personalmente non ho mai, a suo tempo, capito come la Conferenza dei Servizi , convocata dalla Regione per decidere su di un insediamento così importante, abbia potuto così tanto superficialmente approvare la proposta allora avanzata dal Comune di Cremona.
Valentina
12 aprile 2024 11:26
Tempi più lunghi? Ma come farà la cittadinanza?Come si sfamerà? Dove potrà andare a far spesa?
Stefano
12 aprile 2024 15:09
Già è un guaio. Non c'è nessun supermercato/ negozio in città. Vuol dire che senza Cardaminopsis moriremo di fame