18 ottobre 2024

Tentano di truffare il colonnello Luigi Regni: "Suo figlio sta male". Ma stavolta hanno sbagliato bersaglio

Quella delle truffe telefoniche continua, purtroppo, ad essere una piaga di difficile risoluzione. Una trappola in cui spesso cadono gli anziani. Ormai i truffatori le hanno inventate tutte; c’è chi telefona, o chi si presenta alla porta di casa, spacciandosi per addetti del gas o della luce e chi si spaccia per un congiunto che avrebbe avuto un incidente o sarebbe ricoverato in ospedale. Anni fa, a Cremona, qualcuno si era anche spacciato per un religioso missionario, intento a raccogliere offerte porta a porta per sostenere le missioni stesse. Ormai questi tentativi di truffa sono purtroppo all’ordine del giorno ma, questa mattina, uno dei truffatori ha decisamente scelto la persona sbagliata. Ha infatti contattato, all’ora di pranzo, nella sua abitazione di Colorno (Parma) nientemeno che Luigi Regni, colonnello dei carabinieri in pensione, già comandante della compagnia carabinieri di Casalmaggiore prima e di Guastalla poi. Tra l’altro Regni, in pensione da due anni, è responsabile del gruppo di controllo di vicinato di Colorno. Decisamente la persona sbagliata da puntare.

L’interlocutore del colonnello, con voce flebile, si è spacciato per il figlio dicendo  “papà, sto male, sono in ospedale, sto malissimo! ti passo il dottore". A quel punto ecco intervenire una seconda persona che si è spacciata per un medico  dell'ospedale di Parma aggiungendo  “suo figlio sta molto male e lo dobbiamo operare in clinica privata ma occorre una certa cifra, mi dia le generalità di suo figlio" .

Regni, che aveva già capito tutto, voleva stare al gioco ma, in un attimo di disorientamento e di comprensibile arrabbiatura,  erroneamente gli ho risposto che le generalità le hanno naturalmente sul documento.

“A questo punto – aggiunge lui stesso - mi hanno sbattuto il telefono in faccia. Dovevo essere più sveglio e stare al gioco – ammette - per ricevere a casa, con tutti gli onori, il truffatore provetto. Dai sarà per la prossima volta”. Ma il colonnello, aggiunge chi scrive queste righe, sveglio lo è anche troppo. E’ importante che tutti siano svegli ricordando di non aprire mai la porta a sconosciuti, non rispondere a messaggi di posta elettronica in cui ci si spaccia per enti vari e non abboccare a telefonate in cui si paventano incidenti stradali, ricoveri ospedalieri e altro. In tutti i casi si deve sempre comporre, nella immediatezza, il 112 e far presente la cosa ai carabinieri. Se poi, quella in corso, non sarà stata  una tentata truffa saranno le autorità a stabilirlo. 

Eremita del Po

Paolo Panni


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