Tommaso Giorgi e gli Aksak Project incantano la Cattedrale di Cremona con “Hyer Romanvs Brix”, coinvolgente spettacolo sul pittore Romanino
Uno spettacolo dalle mille sfaccettature, quello andato in scena nella Cattedrale di Cremona. L’evento è stato l’unico cittadino ad essere all’interno del calendario di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Protagonista indiscusso della serata è Girolamo da Romano, detto Romanino, le cui opere svettano nella navata centrale del Duomo di Cremona. Poco più di cinquecento anni fa l’artista dipinse il Cristo davanti a Pilato, la Flagellazione, l’Incoronazione di spine e l’Ecce Homo. Lo spettacolo andato in scena si intitola HYER ROMANVS BRIX, un progetto presentato in prima assoluta nella massima chiesa cremonese da CrArT (Cremona Arte Turismo) e Aksak Project Quartet. Uno spettacolo a tutto tondo che unisce le arti performative musicali a quelle della recitazione in un viaggio immersivo che attraversa la vita di Romanino. Atmosfere suggestive, contaminazioni arabeggianti, strumenti etnici, la musica di Aksak Project non smette mai di stupire e di ammaliare. La vicenda è stata narrata anche con la proiezione di immagini curate da Tommaso Giorgi, nella coinvolgente veste di narratore, che ha traghettato il pubblico in questo avvincente viaggio attraverso i segreti nascosti dietro ogni pennellata ed i fatti storici legati all’arrivo ma anche alla partenza del pittore bresciano. Se gli anni cremonesi sono tra i migliori di Girolamo, per risultati raggiunti, infatti non si può dire altrettanto per la storia personale dell'artista che passerà da una infinita ammirazione ad una svalutazione del lavoro fatto nell'arco di pochi mesi a causa del cambio di conduzione della fabbriceria della Cattedrale che porta con sé nuove scelte artistiche. Il racconto di Giorgi ha preso per mano il foltissimo pubblico in chiesa e l’ha portato con sè fra documenti, cartigli, schermaglie e personaggi cinquecenteschi di Cremona e dintorni che hanno cambiato, con le loro azioni, le sorti della Cattedrale e di come dovesse essere decorata. Un continuo alternarsi di fatti storici, colpi di scena, segreti e particolari di affreschi adeguatamente frammezzati dagli interventi musicali, hanno portato questo viaggio sempre più in alto, fino al “cielo” del Duomo. Suggestivo, sul brano finale, il momento dell’accensione di tutta l’illuminazione sugli affreschi lasciando l’intera assemblea col naso all’insù ed il fiato mozzato. Non ci si abitua mai a quanto sia meravigliosa la Cattedrale di Cremona, così come non ci si abitua mai alle innumerevoli suggestioni che è in grado di evocare la musica di Achille Meazzi. Gli Aksak (oltre ad Achille anche Eduardo Meazzi, Nicola Mantovani ed Eliana Piazzi) hanno peraltro proposto in anteprima, in gran segreto, alcuni brani del loro prossimo sforzo discografico che, già lo possiamo dire con sicurezza, difficilmente deluderà le aspettative create dal precedente, riuscitissimo, "Argonauti".
foto e video Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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commenti
Pasquino
20 maggio 2023 09:15
Ma che strano !!! Non avevano detto che il Vescovo non avrebbe più concesso la cattedrale per i concerti ?
Qualcuno fa il furbo !