Torna “svestito” l’edificio della Banca d’Italia, oggi Corte Verdi. Via l’impalcatura anche dalla facciata principale dove è riapparsa la storica scritta in lettere dorate
Svelata quasi completamente la Banca d'Italia, che oggi prende il nome di Corte Verdi. Seppure ancora prive degli infissi, sono tornate ora visibili le finiture sull'edificio fra cui la storica scritta dorata della banca centrale di Stato. Un lavoro di restauro che, come promesso, ha conservato le forme e i materiali originali della costruzione a cui sono state fatte le opportune integrazioni. I lavori proseguiranno all'interno del grande edificio, mentre il perimetro esterno è già tornato all'antico splendore.
Nel mentre era circolata la notizia che nell'edificio sarebbe stato presente un istituto di credito. La Banca in questione potrebbe secondo indiscrezioni essere Credem, che non possiede una filiale nel centro storico e che andrà ad occupare proprio gli ex sportelli della Banca d'Italia.
Senza variare l’altezza dell’edificio progettato dall'architetto romano Luigi Vagnetti, il progetto arricchisce il Palazzo di un piano. Dei cinque piani fuori terra, quattro sono adibiti a residenza, mentre nel seminterrato e nell’interrato, troviamo comodi box e parcheggi. Gli ingressi pedonali sono 3, su Via Boldori, su Corso Vittorio Emanuele II e su Via G. Verdi e garantiscono, per i residenti, privacy, riservatezza e tranquillità.
Con lo scopo di preservare l’immagine originaria, il Palazzo conserva la loggia che incornicia la sommità della struttura. Ricavata dalla demolizione del volume interno al Palazzo, la corte è un’ampia superficie verde, uno spazio elegante e confortevole dove assaporare, in pieno relax, l’armoniosa connessione con la natura. L’originario rivestimento esterno, in lastre di grandi dimensioni di pietra rosa, viene impreziosito attraverso serramenti e imbotti che ne esaltano l’eleganza e lo stile. Ripensate per accogliere nuovi spazi aperti dove vivere piacevoli momenti di relax, le facciate interne si arricchiscono di logge e terrazze. Un sistema di vasi lineari continui, apposite fioriere e vasche integrate alla facciata, assicura a ogni soluzione abitativa uno spazio verde ricco di arbusti e rampicanti, in armoniosa continuità con la nuova corte verde interna. Protetto in parte dalle due ali del palazzo, ricavato dall’abbattimento del volume interno alla corte, dove un tempo sorgevano gli sportelli e la sala d’attesa della banca, lì oggi troviamo il cuore verde del progetto.
Un tema fondamentale, che impreziosisce l’edificio, risale le pareti della facciata interna e va ad arricchire con arbusti e rampicanti le logge e i terrazzi. Il verde è curato da AG&P greenscape, laboratorio di fama internazionale con oltre 30 anni di esperienza, che si è occupato tra l’altro della progettazione del verde dell’iconico Bosconavigli a Milano. Elemento architettonico che arricchisce l’esperienza abitativa e disegna un confine ideale tra il palazzo e tutto ciò che gli sta intorno, il verde della corte dona al paesaggio urbano circostante contenuti estetici e ambientali.
Nelle fioriere integrate alle facciate trovano dimora diverse combinazioni di piante fiori ed essenze, studiate e concepite insieme all’edificio stesso dalle molteplici proprietà benefiche. Le aree verdi, curate da agronomi specializzati, saranno realizzate in modo da garantirne crescita e conservazione attraverso tecniche e accorgimenti volti a limitare al minimo gli interventi di manutenzione. Il suggestivo giardino e le preziose fioriere saranno collegate ad un impianto di irrigazione a ciclo integrato che, attraverso il recupero delle acque piovane, garantirà il corretto sviluppo delle essenze e consentirà di utilizzare l’acqua di prima pioggia come risorsa sempre disponibile. A supporto dell’impianto, se necessario, un pozzo irriguo, privato ed esclusivo dedicato a Palazzo CorteVerdi, contribuirà alla manutenzione del verde.
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commenti
Paolo
29 luglio 2024 18:04
Brutta come prima
Enzo
30 luglio 2024 10:45
Esatto, Paolo. Tale era, ed è tuttora, il suo "antico splendore". Da spanciarsi dalle risate.