13 agosto 2023

Turisti stranieri in città ma pannelli solo in Italiano al Museo Civico. FdI: “Così Cremona vuole essere internazionale?”

“Il Museo Civico di Cremona ha i cartelli che spiegano le opere solo nella versione in italiano”.
A segnalarlo è il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Cremona, Alessandro Zagni
L’amara scoperta è pervenuta dalla segnalazione di un gruppo organizzato di turisti stranieri in visita nella nostra città: sono rimasti affascinati dalla bellezza di Cremona ma si sono trovati perplessi, non potendo comprendere le opere esposte al Civico che, ricordiamolo, è la principale attrazione del sistema museale che fa capo al Comune. Solo “Le Stanze per la Musica”, la collezione storica di strumenti di Carlo Alberto Carutti è descritta anche in inglese, tutto il resto nulla. 
Non volevamo crederci, tutti i musei del mondo ormai riportano cartelli multilingue (almeno l’inglese oltre alla lingua del posto) e Cremona è ferma all’italiano: come possiamo pensare di diventare attrattivi per i turisti stranieri, e competere con le altre città d’arte, se non offriamo nemmeno questi servizi basilari?
Che offerta presenta la città alle persone che scelgono di visitare Cremona, anche in queste vacanze estive?
Già ci eravamo stupiti quando l’Assessore al Turismo ci aveva spiegato in Consiglio Comunale che avrebbero impiegato gli introiti della tassa di soggiorno per far realizzare e stampare delle mappe cartacee della città da distribuire, quando ormai tutto il mondo si muove nelle città usando le mappe degli smart phone. Ora la scoperta che al Museo ci sono spiegazioni solo in Italiano.
A questo punto, alla ripresa dei lavori consigliari, con il gruppo Fratelli d’Italia presenteremo una interrogazione per chiedere quanto è stato incassato fino ad oggi con la tassa di soggiorno, come sono stati impiegati i fondi, e solleciteremo affinché una parte delle risorse  venga utilizzata per realizzare le descrizioni multilingue delle opere museali.
Cremona è bellissima, ma per diventare davvero più attrattiva deve partire da una promozione adeguata e da una offerta di servizi minimi che i turisti richiedono. Inutile altrimenti riempirsi la bocca con obiettivi di “internazionalizzazione”, per poi perdersi in un bicchiere d’acqua in questo modo”.
Il Gruppo Consigliare di Fratelli d'Italia a Cremona

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


François

13 agosto 2023 10:44

La tutela del "made in Italy" inizia dalla tutela e salvaguardia dell'italiano... Io proporrei cartelli, visto l'ambiente ecclesiastico, tutt'al più in Latino.

Pierpa

13 agosto 2023 12:56

Mi sembra decisamente pretestuosa la polemicuccia in mancanza di meglio. Da una parte mappe su smartphone contro le mappe cartacee, dall'altra si invocano cartelli bilingui contro le app. Nelle città che ho visitato recentemente (ad es. Asti, Rovigo, Ferrara) la prima cosa che ti si offre all'ingresso dei musei è il QR code per scaricare l'app multilingue.

Manuel

13 agosto 2023 13:44

Mai cartelli nella lingua della perfida Albione!
D’altro canto a Zagni si può perdonare: è da poco arrivato nel partito di Meloni e non conosce i dogmi.
Che non si può perdonare è la mancata conoscenza dei cartelli solo in italiano, da parte del rampante politico cremonese, ergo nel museo (musei?) non c’è mai stato.

Pierpa

13 agosto 2023 19:18

Rampante? O riciclante?

claudio

14 agosto 2023 16:35

...tutti troppo "smarphoniani (?)"... E che ne facciano degli anziani abituati a leggere cartine topografiche