Tutte le opposizioni all'attacco per quei muri di cemento nell'ex Snum: "Sono stati rispettati i principi regolatori della strumentazione urbanistica?"
Tutte le opposizioni in consiglio comunale contro quel muro che opprime via Giordano, via Ratti, via Mosa e via Cadore per il nuovo supermercato nell'ex Snum. Una interrogazione a risposta orale è stata depositata oggi da Carlo Malvezzi (FI), Alessandro Zagni (FdI), Simona Sommi (Lega), Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona) e Luca Nolli (M5S). Da oltre un mese Cremonasera sta scrivendo del disagio di chi abita in zona a cui quella costruzione toglie la luce e, per chi abita su via Giordano, persino la vista del Torrazzo con una costruzione a bordo strada. E' intervenuta con un proprio editoriale (leggi qui) anche la professoressa Anna Maramotti Politi chiedendo una maggior attenzione architettonica per quell'area. Nell'interrogazione, tra l'altro, si chiede se "L'Amministrazione Comunale ritiene che nel caso dell'edificazione in oggetto siano stati rispettati i “principi regolatori” contenuti all'interno della strumentazione urbanistica del Comune di Cremona?"
Ecco il testo dell'interrogazione
Premesso che:
• E' in fase di realizzazione un edificio prefabbricato in elementi di calcestruzzo armato situato nel comparto denominato Ex Snum posto tra le vie Giordano, Cadore, Ratti e Mosa;
• Gli assi viabilistici “Giordano/Cadore” sono soggetti ad un carico veicolare intenso sia di attraversamento che di penetrazione in città;
• Il comparto sud della città attende da decenni l'adozione di soluzioni viabilistiche volte alla mitigazione del traffico e che, malgrado le reiterate promesse, agli atti non risulta depositata alcuna soluzione progettuale concreta;
• Nel 2007 l'ex deposito Snum venne alienato a soggetti privati unitamente al cambio di destinazione d'uso (da area per servizi pubblici a tessuto consolidato a destinazione mista residenziale commerciale) con l'unico scopo di massimizzare i ricavi;
• Tale comparto ricade nell'ambito urbanistico denominato “CER 1- Ambiti di prima espansione” all'interno del Piano delle Regole del PGT;
• Le norme attuative relative all'ambito in oggetto prevedono all'Art. 23.4. che “in considerazione della rilevanza tipologica che l'ambito riveste gli interventi devono”…...”prevedere, per le nuove edificazioni, il ricorso a tipologie edilizie compatibili con quelle prevalenti in ambito”;
• Non esistono in tale ambito altri edifici tipologicamente simili a quello in fase di realizzazione;
• Il Regolamento edilizio per la Qualità Paesaggistica, la Sostenibilità Ambientale e l'Efficienza Energetica prevede al Titolo VI, capo II (Qualità architettonica e ambientale degli edifici), art 45 (interventi di nuova edificazione: definizione degli elementi e dei criteri per la verifica di conformità ai caratteri architettonici ed ai valori del contesto):
“Gli elementi sui quali si attua la verifica della qualità architettonica ed edilizia e delle modificazioni indotte sul contesto urbano, ambientale e/o paesistico sono i seguenti:
- modalità di aggregazione e inserimento della nuova costruzione rispetto ad altre costruzioni già presenti nel contesto urbano di riferimento in rapporto ai modelli aggregativi già esistenti;
- tipologie edilizie adottate, in riferimento a quelle già presenti o caratterizzanti il contesto;
- altimetria dei fronti, facendo riferimento alle altezze degli edifici circostanti esistenti;
- orientamento dei fronti verso gli spazi pubblici o d’uso collettivo, in rapporto alle linee di orientamento dei fabbricati che determinano, nello stato di fatto, la delimitazione degli spazi stessi (tracciati guida e direzioni prevalenti);
- coperture previste con riferimento alla tipologia, all’inclinazione, ai materiali ed al colore delle coperture già presenti nel contesto considerato;
- caratteri architettonici e compositivi degli edifici con riferimento particolare ai volumi (semplici o articolati) ed ai prospetti (rapporto pieni/vuoti, moduli, materiali, colori);
- elementi di delimitazione degli spazi privati coerenti con quelli esistenti”;
• Il Regolamento Edilizio riconosce gli elementi sopra elencati come “principi regolatori” che si aggiungono ai criteri progettuali contenuti nello strumento urbanistico, ai quali deve rapportarsi la nuova edificazione perché la stessa possa considerarsi coerente con il contesto che accoglierà l’intervento, “al fine di perseguire l’obiettivo di una qualità architettonica ed edilizia diffusa. “
• Il Regolamento edilizio per la Qualità Paesaggistica, la Sostenibilità Ambientale e l'Efficienza Energetica prevede al Titolo VI, capo II (Qualità architettonica e ambientale degli edifici), art 47 (Interventi edilizi non coerenti: obbligatorietà del progetto preliminare per valutare gli effetti di modificazione del contesto):
“Gli interventi di nuova edificazione che propongono soluzioni progettuali non coerenti con i “principi regolatori” dei caratteri architettonici e dei valori del contesto esistente, in rapporto agli elementi di cui ai precedenti articoli 45 ........, sono soggetti alla presentazione del progetto preliminare di cui all’articolo 08 ed all’allegato G) del presente Regolamento. Laddove la proposta progettuale non rispettasse, in tutto o in parte, i su indicati “principi regolatori”, ma dovesse essere ritenuta particolarmente innovativa e giudicata utile al perseguimento della qualità architettonica e di miglioramento del contesto, la stessa potrà essere valutata in termini positivi sentiti gli uffici e le Commissioni Edilizia e del Paesaggio nei casi previsti.”
• Tale edificazione sta avvenendo in forza di un Permesso di costruire convenzionato approvato dalla attuale Giunta Comunale;
• L'edificazione in oggetto ha generato un dibattito accompagnato da molte critiche riassumibili in un dissenso riferito alla compatibilità del nuovo immobile rispetto al contesto urbano caratterizzato da edificazioni del tutto differenti per tipologia, massa e materiali;
• Il Comune di Cremona, lo scorso 17 Novembre, è stato promotore, insieme ad altre realtà del territorio, di un convegno dal titolo “Il paesaggio come fondamento per la gestione della città” durante il quale sono state presentate le “Linee guida della Commissione Paesaggio del Comune di Cremona”, documentando la volontà dell’Amministrazione Comunale di entrare nel merito delle valutazioni paesaggistiche, attraverso interventi di tecnici e componenti della Giunta Comunale;
Tutto ciò premesso
Si interroga il Sindaco e la Giunta circa i seguenti quesiti:
1. L'Amministrazione Comunale ritiene che nel caso dell'edificazione in oggetto siano stati rispettati i “principi regolatori” contenuti all'interno della strumentazione urbanistica del Comune di Cremona? E più in particolare, l'Amministrazione Comunale ritiene che:
- siano state correttamente valutate le modalità di aggregazione e inserimento della nuova costruzione rispetto ad altre costruzioni già presenti nel contesto urbano di riferimento?
- la tipologia edilizia adottata sia rispettosa di quelle già presenti o caratterizzanti il contesto?
- l'edificio in oggetto sia stato correttamente inserito rispetto alla altimetria dei fronti, facendo riferimento alle altezze degli edifici circostanti esistenti?
- l'orientamento dei fronti verso gli spazi pubblici o d’uso collettivo, in rapporto alle linee di orientamento dei fabbricati che determinano, sia corretto?
- le coperture del manufatto siano state previste in modo adeguato con riferimento alla tipologia, all’inclinazione, ai materiali ed al colore delle coperture già presenti nel contesto considerato?
- i caratteri architettonici e compositivi dell'edificio con riferimento particolare ai volumi (semplici o articolati) ed ai prospetti (rapporto pieni/vuoti, moduli, materiali, colori), siano compatibili col contesto?
- gli elementi di delimitazione degli spazi privati siano coerenti con quelli esistenti nelle aree attigue?
- in termini generali siano stati adottati criteri utili al perseguimento della qualità architettonica e alla valorizzazione del contesto urbano?
2. L'Amministrazione Comunale ha valutato approfonditamente anche la compatibilità funzionale ed ambientale dell'edificazione in oggetto relativamente agli aspetti viabilistici, di carico e scarico delle merci tenuto conto della vicinanza delle abitazioni?
3. Considerato il nuovo carico veicolare che una struttura commerciale di quelle dimensioni porterà, l'Amministrazione intende accompagnare questa trasformazione con la presentazione di un progetto concreto e completo di crono-programma e finanziamento adeguato dell’assetto viabilistico di Via Giordano e Via Cadore?
Carlo Malvezzi - FI
Alessandro Zagni - FdI
Simona Sommi - Lega
Maria Vittoria Ceraso - Viva Cremona
Luca Nolli - M5S
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commenti
Benny
16 giugno 2023 13:20
Deve essere a tutti noto che il progetto è stato redatto da un commissario della commissione paesaggistica, ....per cui doveva per forza essere approvato!
Marco
16 giugno 2023 19:39
Chiaramente un incompetente e non adeguato al ruolo che rivestiva. Non serve un Nobel per capire che una cosa del genere rovina la città e la vita di chi abita in zona.
Manuel
17 giugno 2023 08:46
Chiaramente un competente!
Roberto Regonelli
16 giugno 2023 15:27
Senza fare una sequela di obblighi e regolamenti edilizi, usando il semplice buon senso, si poteva approvare il progetto, ma con altezze inferiori, anche se fossero stati progettati nuovi edifici a carattere abitativo.
Per quanto riguarda la viabilità, manca la solita strada a sud di via Giordano, non ci sono alternative!
Marco
16 giugno 2023 19:37
Secondo voi come finirà? Bla bla bla bla bla bla..bla bla bla bla bla ..il muro resterà lì dov'è e la gente si stancherà di parlarne.....vogliamo scommettere?
claudio
17 giugno 2023 18:03
Concordo in pieno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!