28 giugno 2025

Ultima campanella all’Einaudi per la prof di Diritto Federica Griso

“Non riesco a pronunciare grandi discorsi: è tutto inaspettato”. Al termine del collegio di Giugno, presso l’auditorium “O. Goldani”, la docente di Diritto ed Economia Federica Griso accoglie con umiltà e semplicità disarmanti lo scrosciante applauso e l’ondata d’affetto che la travolgono alla “vigilia” del pensionamento, che arriverà tra un paio di mesi. Si alza, ringrazia e prende la parola davanti al tavolo a cui siedono la dirigente Nicoletta Ferrari e la vice Federica Gaboardi: “Sto facendo la maturità, ma è come se fossero due: c’è anche la mia… Mi impegnerò come nonna e giocherò a tennis alla canottieri ‘Baldesio’. Sono felice. Non voglio dilungarmi troppo: non è da me”. Una carriera per certi versi sui generis quella della professoressa Griso, al suo esordio in cattedra nel 1986, al “Ponzini” di Soresina, con qualche ora a Crema. Il primo passaggio all’istituto “L. Einaudi” risale al 1989/90, durante la storica presidenza di Franco Verdi. Poi supera il concorso; tuttavia, a sorpresa, rinuncia al ruolo per dedicarsi alla famiglia, ai figli piccoli e rimane a casa per un lungo periodo. Nel duemila, torna in via Bissolati, ma sul sostegno. A tale proposito, afferma: “È stata un’esperienza importante, che mi ha aiutata a comprendere le difficoltà degli alunni da una prospettiva diversa”. Nel 2009, approda alla materia fuori città e resta al “G. Galilei” sino al 2022. Nel frattempo, viaggiare da sola a causa della pandemia diventa per lei pesante: Federica chiede il trasferimento e lo ottiene proprio nella scuola da cui ora si congeda, negli indirizzi Servizi per la sanità e l’assistenza sociale ed Enogastronomia ed ospitalità alberghiera. Commenta: “Mi sono trovata bene. Ne ho avuto la conferma oggi, per come sono stata salutata dai colleghi. Mi mancheranno i ragazzi, sebbene le situazioni siano ormai spesso complicate. Inoltre, in questo lavoro, c’è parecchia burocrazia…”. L’assemblea è terminata: Federica Griso è circondata dagli insegnanti con cui ha condiviso tante vicissitudini. Legge il biglietto e scarta i regali, che le sono stati consegnati da Nicoletta Trovato: una borsetta, un portafogli e dei libri (“Le cose che ci salvano” di Lorenza Gentile e “Gli anni del nostro incanto” di Giuseppe Lupo). In serata, l’attendono un aperitivo e la cena “d’addio”. Federica appare serena ed appagata, pronta ad affrontare la nuova fase della vita, che la aspetta dietro l’angolo: in bocca al lupo!

 

Barbara Bozzi


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