Un fine settimana in bicicletta tra antichi saperi e speciali sapori lungo il fiume: il culatello di Zibello e le ciliegie di Villanova. Ecco gli itinerari fino a Cremona
Profumano di buono, di natura e di genuinità, le terre del Grande fiume, sull’una e sull’altra riva, in questi giorni che, dal mese mariano di maggio conducono a quello di giugno che tiene “a battesimo” l’estate. Un profumo, fatto di antichi saperi e di speciali sapori, che si dipana lungo gli argini del Po, tra campagne che sono nel pieno risveglio dopo il riposo invernale e stanno già donando i frutti della terra e del lavoro dell’uomo.
C’è un percorso ad anello lungo gli argini che, tra la “Via Po”, la “VenTo” e la “Food Valley Bike” si snoda e collega tre province e due regioni e mette in collegamento le due sponde, unendo i Comuni cremonesi di Cremona, Gerre dè Caprioli, Stagno Lombardo, Pieve d’Olmi e San Daniele Po, quelli Parmensi di Roccabianca e Polesine Zibello e quelli Piacentini di Villanova sull’Arda e Castelvetro Piacentino, ben noto a ciclisti, cicloturisti e cicloviaggiatori che, prima ancora che nascessero le ciclovie, avevano già “tracciato” a suon di pedalate, questo itinerario del gusto ma anche della storia, della cultura, della ruralità e dell’arte agreste.
Bene hanno fatto i giovani dell’associazione Bassa Bike di Polesine Zibello che, cogliendo l’occasione della Festa del Culatello di Zibello (in programma dal 30 maggio al 2 giugno) e della feste delle Ciliegie di Villanova sull’Arda (in programma dal 30 maggio al 2 giugno e poi ancora nei giorni 5, 7 e 8 giugno), hanno messo in programma, per domenica 1 giugno, il secondo “Giro dei due Ponti”, unendo i territori delle “basse” parmense, piacentina a cremonese, valorizzandone esperienze e tipicità. E’ un percorso, quello dei “Due Ponti” alla portata di tutti e che assume, in questi giorni di piena primavera, una bellezza ancora maggiore perché in quell’angolo di terra che si estende tra l’Ongina e il Po e guarda verso Cremona, col Torrazzo che, all’orizzonte, si materializza man mano che ci si avvicina al fiume e alle terre lombarde, vede materializzarsi un vero e proprio “ecomuseo” a cielo aperto dei saperi, dei sapori e delle genuinità delle terre di fiume. Sì, perché è questo il tempo delle celeberrime ciliegie di Villanova, un prodotto davvero straordinario che trova in quella fascia di terra che si estende tra Villanova sull’Arda, Soarza, San Giuliano e Castelvetro Piacentino, la sua maggiore espressività. E’ il tempo in cui gli agricoltori, custodi degli antichi saperi e delle più genuine delle tradizioni, aprono le porte delle loro aziende e mettono in tavola o, meglio, sul banco, i loro migliori prodotti e son tanti i cremonesi, ma anche i cremaschi, che in questo tempo danno vita ad una vera e propria calata sulla riva destra del fiume per non farsi scappare l’occasione di gustare le prelibate ciliegie che, va ribadito, proprio tra Villanova sull’Arda (dove esiste un vero e proprio marchio e dove si parte appunto con la festa delle ciliegie), Soarza, San Giuliano e Castelvetro, laddove le torri ed i campanili di Cremona sono a portata delle immagini più singolari e suggestive (fotografi e fotoamatori cogliete l’attimo), trovano la loro qualità più eccelsa e, va aggiunto, in non pochi casi forniscono la “materia prima” per eccellenze cremonesi quali la mostarda a base di ciliegie ed il graffione cremonese. C’è chi su questo prodotto ha investito forze, risorse, idee ed investimenti, come il caso della famiglia Concari che, già da alcuni anni, ha letteralmente coperto, con un impianto all’avanguardia, qualcosa come 65mila metri quadrati di frutteto (uno degli impianti del genere più grandi d’Europa), per difendersi da acqua, vento e grandine, con risultati strabilianti e all’insegna della più assoluta qualità. Alberto Concari si è impegnato, e si impegna quotidianamente, in una incessante e meticolosa selezione varietale, dedicandosi alle più avanzate tecniche di produzione, basandosi sempre sugli antichi saperi. Non manca nemmeno la musicoterapia, a base di brani verdiani (e da queste parti non potrebbe essere altrimenti) come elemento in più per donare pace e vigore agli alberi. Un impegno a tutto campo, e sul campo, che gli ha permesso di difendersi anche dalla Drosophila Suzukii, un moscerino arrivato dall’Asia che da un decennio sta dilagando in Europa ed ha messo in ginocchio numerosi frutteti. Ci ha messo sforzi, forze e inventiva ed ora i risultati lo stanno premiando: un fatto assolutamente positivo in un tempo in cui, anche per l’agricoltura, le difficoltà sono tante. Quest’anno l’inverno ha praticamente messo “fuori gioco” i frutteti di Turchia e Grecia; in Spagna il mercato delle ciliegie va a gonfie vele e in Italia, come si suol dire, “tiene botta. “Questo – spiega Alberto Concari – è certamente un anno buono. Non è dei più generosi in fatto di quantità di prodotto ma la qualità è assolutamente elevata quindi siamo soddisfatti”. Lui è anche una delle “colonne” della festa delle ciliegie in programma, appunto, venerdì 30, sabato 31 maggio, domenica 1 e lunedì 2 giugno e poi, di nuovo, il 5, 7 e 8 giugno. Da qualche anno, proprio grazie a una sua intuizione, è stata anche avviata una bella collaborazione con i monaci benedettini “Custodi del Divino Amore” della vicina Vidalenzo e così ecco che l’1 e l’8 giugno saranno organizzate visite, con bus navetta, all’Infiorata realizzata dagli stessi monaci con la collaborazione attiva e concreta di numerosi fedeli. Ecco quindi che si aprono giornate in cui, tra ciliegie e culatello, saperi e sapori, tradizioni e folclore, magari lasciando a casa l’auto e muovendosi sugli argini del Po, è possibile andare alla scoperta delle produzioni tipiche delle terre di fiume, concedendosi una “tappa” anche a Cremona, all’ombra del Torrazzo, per la seconda tappa 2025 della manifestazione "Le Strade del Gusto, della Bellezza e del Gioco", che si terrà domenica 1 giugno in piazza Stradivari, dalle 9 alle 19. Un evento pensato per valorizzare la città, promuovere il commercio locale e favorire la socializzazione tra cittadini e visitatori, offrendo prodotti di eccellenza e un programma di intrattenimento. Durante la giornata, i visitatori potranno esplorare e acquistare una selezione di prodotti tipici italiani di alta qualità e di artigianato artistico: pupazzi in stoffa, articoli in legno, bijoux in resina e tessuto, accessori in pietre dure, ceramiche, borse artigianali e ricami all’ uncinetto, fiori artificiali; prodotti bio e servizi per la casa. Non mancheranno inoltre spazi dedicati alla promozione turistica e ci sarà anche, fino a domenica 2 giugno, l’evento Cremona Contemporanea Art Week. Senza dimenticare lo sport, col passaggio (il 2 giugno) del raid Pavia – Venezia, da ammirare direttamente dal fiume, magari con un cestino di ciliegie e qualche fetta di culatello, innaffiati da un gustoso vinello del territorio.
Eremita del Po
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