23 marzo 2021

Un pugno nell'occhio quei pali in pieno centro ma per il giardino pensile del Vida un progetto c'era

E’ un pugno nell’occhio in pieno centro la palizzata che sorregge da tempo immemorabile il muro di contenimento del giardino pensiIe della scuola media Vida. Le radici delle piante ormai traboccano all’esterno ed il muro avrebbe necessità di essere consolidato. Se ne era parlato poco meno di un paio di anni fa quando il giardino era stato oggetto di un sopralluogo dell’assessore Rodolfo Bona, grazie all’interessamento dell’associazione Cremona Rinascimento dell’architetto Angelo Garioni. Ma poi è calato nuovamente il silenzio. Il progetto di cui si stava parlando prevedeva il consolidamento del muro con micropali e la sostituzione dell’attuale impalcatura in legno con una struttura in acciaio, eventualmente dotata di ascensore, per poter consentire la fruizione pubblica del giardino senza interferire con l’attività scolastica. La muratura di contenimento, che potrebbe risalire in alcune parti al XIII secolo, è quanto rimane delle antiche cantine collegate alle case presenti in zona, edificate sui resti dell’antico monastero benedettino, demolite negli anni sessanta per allargare via San Lorenzo. Si tratta in realtà di due differenti paramenti murari all’interno dei quali, nella parte più alta, è collocata una scala che oggi conduce al giardino.

Il giardino della media Vida è attualmente popolato da un mix di specie arboree piantumate nei decenni passati senza un piano organico, suggestivo ma caotico: ci sono magnolie, carpini, pruni selvatici ed altri alberi da frutto, oltre a specie infestanti come il bambù, inizialmente relegato in un angolo ma che sta via via occupando ampi spazi. E poi piante di oleandro, a quando pare tra i principali responsabili dell’indebolimento del muro perimetrale che si vede dal parcheggio di via san Lorenzo. Proprio il muro e le sue fondamenta potrebbero essere l’unica parte rimasta dell’edificio trecentesco che ospitava i monaci benedettini, artefici del prosciugamento delle paludi che nel Medioevo occupavano questa parte di città. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Michele de Crecchio

23 marzo 2021 16:40

Si racconta, e temo che la cosa sia vera, che, anni orsono, per far ordine nel giardino soprastante (forse residuo di un orto botanico), il Comune di Cremona non abbia trovato di meglio che calarci dentro, con un apposito elevatore nientemeno che una ruspa. Temo che la cosa, se vera, abbia contribuito all'attuale dissesto.

Daniele Disingrini

25 marzo 2021 11:23

Si, è vero, e lo può confermare il professor Bonoldi.
E' una cosa sconcertante che il comune abbia speso grandi quantità di denari per costruire un gru e far calare dall'altro delle ruspe. Questo dimostra l'incompetenza delle allora Serre Comunali e del suo dirigente

Mattia

24 marzo 2021 13:30

Abbattiamo il muro e facciamo 10 parcheggi a pagamento.

Daniele Disingrini

25 marzo 2021 11:26

C'è già una bellissima scala di sicurezza interrata, che sfocia sul via XX Settembre, con una porta di sicurezza.
QUESTO GIARDINO, PER ESSERE FRUIBILE, NON HA BISOGNO DI NEMMENO UN SOLO EURO.
E' la volontà e le capacità dei politici che mancano, oltra ad una ottusa visione mentale di tutta la situazione.