Un terzo della popolazione cremonese è over 60, un quarto vive sola. Una ricerca illustrata oggi
Nell’ambito del convegno Anziani a Cremona. Gli obiettivi raggiunti e gli impegni per il futuro, promosso dal Comune di Cremona (Settore Politiche Sociali), tenutosi nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, sono stati presentati i dati parziali della ricerca “Cremona over 60”: rilevazione dell’autosufficienza dei residenti anziani a Cremona” in quanto è stato raggiunto circa il 50% del campione previsto.
L'invecchiamento della popolazione rappresenta un fenomeno in continuo divenire nei Paesi occidentali. Il Comune di Cremona, con il 33,2% di popolazione over 60, “guarda a questo fenomeno come una sfida significativa per affrontare l’emergenza legata all’invecchiamento, ma anche un’occasione per programmare preventivamente nuove politiche di intervento e di prossimità, con lo scopo di favorire processi di invecchiamento sano e di qualità”, ha affermato il sindaco Gianluca Galimberti nel suo intervento introduttivo.
L'assessora alle Politiche Sociali Rosita Viola, unitamente al dott. Riccardo Merli, ha ringraziato, il dott. Daniele Villlani, medico geriatra e consigliere comunale, che ha proposto il lavoro di ricerca che si è concretizzato con diverse sinergie, istituzioni, associazioni, cooperative, medici di medicina generale. “Dopo gli anni della pandemia e con diverse situazioni di crisi che si sono susseguite non è facile per i servizi trovare gli spazi per fermarsi, per analizzare, per confrontarsi e comprendere in un'ottica evolutiva cosa significa agire in una comunità sempre più urbanizzata dove si vive più a lungo, ha detto Rosita Viola, aggiungendo che “la ricerca e lo scambio di oggi con l'Università di Genova che porta l'esperienza della regione più anziana d'Italia ci aiuta a conoscere il territorio e a pensare al suo futuro”.
La rilevazione, condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche ed Internazionali dell'Università di Genova, rappresenta un importante progetto per comprendere e valutare il benessere degli over 60 a Cremona. Coinvolgendo 1.300 cittadini e cittadine residenti, il questionario mira a fornire un quadro approfondito su diversi aspetti legati alla salute, all'autosufficienza, alla socialità e all'utilizzo delle tecnologie.
“Attualmente sono poche le ricerche ad ampio raggio sulla popolazione che permettano di individuare preventivamente l’emergere di bisogni. L’attenzione spesso è focalizzata sulle persone con condizioni di salute già compromesse e di conseguenza si tende a progettare interventi in ottica emergenziale. Questa ricerca consente di colmare questo gap”, ha affermato Niccolò Morelli, responsabile scientifico per UniGE della ricerca. “Identificare e intervenire sui primi segnali di fragilità legati all’invecchiamento potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità della vita degli anziani e sulla sostenibilità dei sistemi sanitari e sociali”, ha affermato il geriatra Daniele Villani, ispiratore e attento osservatore del progetto di ricerca.
“I dati, basati su 587 interviste – ha poi evidenziato Cecilia Capozzi, ricercatrice di UniGE – restituiscono il quadro di una popolazione tendenzialmente in buona salute ed autosufficiente. Tuttavia, un quarto di essa vive da sola, pertanto va attenzionato il tema dell’isolamento sociale e i rischi ad esso connessi”. Sul tema della tecnologia, che oggi ricopre un ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita e l'efficienza nell'erogazione dei servizi, i ricercatori di UniGE hanno sottolineato che “è interessante notare che la popolazione over 60 di Cremona è mediamente attrezzata rispetto al possesso di dispositivi tecnologici, connessioni Internet e competenze digitali. Tuttavia, c'è un certo scetticismo nell’avvalersi di servizi digitali che potrebbero sostituire il contatto diretto con medici e operatori sanitari”.
Questi fattori sono fondamentali per comprendere le sfide e le opportunità che affrontano le persone anziane nel contesto sociale e territoriale in cui si relazionano e per identificare le eventuali aree di intervento in cui potranno essere necessarie politiche per migliorare il loro benessere.
Tommaso Vitale, Preside della Urban School, Sciences Po, Parigi, con una lectio magistralis su Le sfide della Governance Urbana nella città che invecchia, ha poi mostrato come Cremona non sia un’eccezione: la sfida dell’invecchiamento della popolazione è infatti comune a molte città europee. Questo comporta sfide da affrontare con una strategia a 360°, dalle politiche sociali alle infrastrutture della viabilità, all’urbanistica passando per il livello di quartiere e dell’illuminazione. Nella presentazione è stato dato spazio sia alle sfide teoriche che a quelle pratiche con esempi da tutto il mondo su strategie di governance urbana nelle città che invecchiano.
“Affrontare il tema del territorio in continua trasformazione e come rispondere ai cambiamenti che influenzeranno il modo di vivere e la richiesta di assistenza nel futuro richiede sin da subito”, come ha sottolineato Eugenia Grossi, dirigente del Settore Politiche Sociali del Comune di Cremona, “la definizione di un approccio trasversale e collaborativo”. La proficua relazione tra Comune di Cremona e il mondo universitario, l’integrazione tra dati scientifici e nuove politiche di intervento, continua ci permetterà di utilizzare i risultati di questa ricerca per identificare le aree in cui sarà necessario intervenire per programmare la pianificazione delle politiche sociali. Orientare interventi a livello territoriale e di quartiere, mantenere e/o attivare figure di supporto, confronto, socialità quali punti di riferimento per la popolazione al fine di migliorare la qualità della vita degli anziani in modo equo e dignitoso”.
Questi fattori sono fondamentali per comprendere le sfide e le opportunità che affrontano le persone anziane nel contesto sociale e territoriale in cui si relazionano, nonché per identificare le eventuali aree di intervento in cui potranno essere necessarie politiche per migliorare il loro benessere.
Alessandra Tamburriello, collaboratrice dell'Azienda Sociale del Cremonese e del Comune di Cremona per la ricerca, ha infin ricordato che la rilevazione è tuttora in corso e ha invitato la popolazione a prenderne parte, chiamando il numero 333 331 7332 presente sulla lettera di invito che il Comune invia alle persone estratte dagli archivi anagrafici, per prendere appuntamento per l’intervista.
Un ringraziamento, da parte dell’Amministrazione comunale, è stato rivolto a chi si è già reso disponibile e a tutti coloro che accetteranno di partecipare a questa importante ricerca.
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