Vailate, minaccia e picchia i genitori. Dopo la denuncia, viola le misure di allontanamento da casa: arrestato
I genitori avevano denunciato il figlio per le botte e le minacce ricevute dopo le richieste di soldi per comprarsi droga e alcool. Lui viola il divieto di avvicinamento e scatta l'arresto.
Il 15 ottobre dello scorso anno, i Carabinieri della Stazione di Vailate gli avevano notificato l’ordinanza di applicazione della misure cautelari di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai genitori e ad ogni luogo di dimora, di lavoro o di svago da loro abitualmente frequentati.
Questo perché i genitori, poco tempo prima, avevano denunciato il figlio, con precedenti di polizia a carico e con problemi di tossicodipendenza, che chiedeva sempre più denaro per acquistare la droga. E i genitori, non intenzionati a soddisfare le sue richieste sempre più pressanti, si erano rifiutati di consegnargli i soldi. In casa erano iniziati gli scontri fisici e il figlio, spesso anche ubriaco, aveva aggredito verbalmente e fisicamente i genitori. I litigi e le minacce erano continui e i genitori, visto il peggiorare della situazione e temendo per la loro incolumità, avevano presentato una dettagliata denuncia ai Carabinieri di Vailate che avevano riportato tutto all’Autorità Giudiziaria, che aveva emesso il provvedimento a loro tutela. Ma il 20 aprile scorso è stato arrestato per la violazione delle misure.
Infatti, quel giorno, si era presentato a casa dei genitori, violando le prescrizioni. I militari di Vailate erano arrivati immediatamente presso l’abitazione in questione e lo avevano arrestato. Era stato rimesso in libertà e aveva continuato a violare le prescrizioni, presentandosi più volte a casa dei genitori e chiedendo soldi, insultandoli e minacciandoli. E nei giorni scorsi, quando il padre gli ha negato il denaro, ha preso un martello e ha sfondato il vetro della porta di ingresso della casa, scappando prima dell’arrivo dei Carabinieri.
Per tale motivo, il GIP, valutate le sistematiche violazioni e l’incapacità dell’uomo di controllarsi, ha deciso che dovesse essere accompagnato in carcere, in esecuzione dell’unica misura idonea a impedire il protrarsi di intimidazioni e vessazioni. La sera del 14 maggio, l’uomo è stato rintracciato, arrestato e accompagnato al carcere di Cremona dai Carabinieri di Vailate.
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