14 agosto 2024

Vent'anni fa il blocco notturno del ponte di Po per i lavori. Quelli programmati slittano di alcuni mesi per una modifica progettuale e una diversa logistica di cantiere che ne eviterà la chiusura

Il prossimo 23 agosto saranno passati vent'anni dal grande intervento sul Ponte di Po (durato sette mesi) con la lunga chiusura notturna al transito (lavori dalle 22,30 alle 6 di mattina) e l'apertura totale al sabato. Il vecchio ponte chiuso di notte provocò proteste (e gravi danni al commercio al di là del fiume). Vent'anni dopo, ci risiamo. Il ponte è di nuovo in gravi condizioni, come abbiamo testimoniato in diversi servizi giornalistici, e i rappezzi attuati non bastano più. Ma gli annunciati lavori (che dovevano partire con la stagione estiva) sembrano slittare a tempi più lunghi (forse addirittura alla primavera) soprattutto per la modifica della geometria dei traversi che comporterà la revisione delle scelte progettuali. Per questa ragione la ditta Paolo Beltrami Costruzioni SpA, che ha vinto l'appalto ha chiesto la sospensione dei termini contrattuali. La Provincia di Piacenza, appaltatrice dei lavori, ne ha preso atto proseguendo però l'interlocuzione con l'Autovia Padana per ottenere, una volta aperto il cantiere, l'esenzione del pedaggio autostradale lungo l'Autostrada A21. 

Sono alcuni degli aspetti emersi dall’incontro di aggiornamento che si è tenuto in via telematica nella mattinata del 13 agosto tra i soggetti più direttamente interessati (Province di Piacenza e Cremona, Comuni di Castelvetro, Cremona e Monticelli) all’intervento di manutenzione straordinaria del ponte stradale che unisce i territori di Castelvetro Piacentino e Cremona e alle diverse questioni ad esso connesse. I temi affrontati durante l’incontro – viene spiegato in un comunicato– hanno riguardato sia il programma di esecuzione dei lavori, sia le attività connesse all’eventuale esenzione del pedaggio autostradale durante il periodo in cui l’avanzamento del cantiere avrà il maggior impatto sulla circolazione stradale.

“L’appalto – ricorda la Provincia di Piacenza – è stato aggiudicato in data 9 aprile 2024 alla ditta Paolo Beltrami Costruzioni S.p.A. con una procedura di gara (a cura della Stazione Unica Appaltante della Provincia) effettuata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per un importo di 5 milioni 380mila euro, di cui 481mila 139,78 euro di oneri di sicurezza. Il relativo contratto, secondo le normative vigenti, è stato sottoscritto il 13 maggio 2024 e la consegna lavori è avvenuta il 21 giugno 2024 (tempo contrattuale pari a 360 giorni naturali e consecutivi e secondo il cronoprogramma presentato dall’appaltatore, la chiusura notturna avrà una durata complessiva di 60 giorni)”

“Dalla data di aggiudicazione ad oggi sono stati effettuati diversi confronti tra la Provincia di Piacenza e la ditta appaltatrice per organizzare l’avvio effettivo dei lavori che – ricorda l'Amministrazione provinciale di Piacenza – nella loro primissima fase, non interferiranno con la circolazione stradale. In proposito è stato evidenziato che non è ancora stata rilasciata da parte di Aipo l’autorizzazione richiesta dall’Impresa per consentire l’esecuzione delle attività di cantiere come proposte in sede di gara e che prevedono di operare dalla golena del fiume Po per una parte di lavorazioni (diversamente da quanto indicato nel progetto approvato che prevedeva l’installazione di un ponteggio “sospeso”). Le modalità di esecuzione del cantiere proposte dalla ditta nell’ambito della citata offerta tecnica, infatti, consentono una riduzione degli impatti sulla circolazione stradale rispetto a quanto preventivato. L’appaltatore ha inoltre incontrato i diversi soggetti titolari di infrastrutture potenzialmente interferenti (Snam, Tamoil, Telecom, Fastweb) con le attività di cantiere e sono già stati effettuati dei saggi esplorativi per definire la corretta caratterizzazione dei materiali provenienti dalla demolizione della pavimentazione esistente e, quindi, per individuare la discarica alla quale poterli recapitare”.

"Tra gli aggiornamenti illustrati dalla Provincia anche le analisi di dettaglio – effettuate dall’impresa congiuntamente a propri partner specializzati – sulle strutture metalliche oggetto d’intervento, da cui è emersa “la necessità di modifica della geometria dei rinforzi previsti in corrispondenza dei traversi (per considerare sia le esigenze costruttive sia lo stato attuale dei degradi strutturali). Detta esigenza, che comporta la revisione di alcune scelte progettuali, ha determinato la richiesta di sospensione dei termini contrattuali da parte dell’appaltatore e gli approfondimenti necessari a tale revisione comporteranno un riesame del cronoprogramma inizialmente ipotizzato: è presumibile, in particolare, uno slittamento di alcuni mesi nell’esecuzione dei lavori”. Riguardo alla possibile introduzione dell’esenzione del pedaggio autostradale, “sono stati ulteriormente affinati i diversi aspetti che devono essere trattati ed è stato elaborato il testo di una convenzione i cui contenuti possono considerarsi pressoché definitivi a meno degli impegni economici. La puntuale definizione di tali costi, infatti, dipende dal periodo in cui si introdurrà la limitazione alla circolazione stradale sul ponte e, quindi, la possibilità di beneficiare dell’esenzione”. Da ultimo è stato illustrato – per i conseguenti affinamenti e gli aspetti organizzativi dei Comuni – il documento predisposto da Autovia Padana a servizio dell’utenza interessata al fine di ottenere l’esenzione del pedaggio. L’ente di corso Garibaldi e le amministrazioni locali interessate, in costante interlocuzione, avvieranno nelle prossime settimane “una ulteriore riflessione in merito all’intervento nel suo complesso e alle relative tempistiche”: è previsto un aggiornamento entro la fine del mese di settembre.


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