Welfare, Portesani: "L'assistenza non è solo un algoritmo. L'assessore Della Giovanna fa un 'elenco della spesa' ma le fragilità a Cremona sono enormi". I numeri e le immagini del disagio
"Ci fa piacere che l'assessore al Welfare e alle Politiche Sociali e alla Fragilità Marina della Giovanna, per altro molto in disparte in queste prime settimane di mandato, elenchi molte delle proposte che noi come 'Novità a Cremona' abbiamo riportato nel nostro programma per venire incontro alle tante fragilità del mondo degli anziani e dei più deboli", dice oggi Alessandro Portesani capogruppo della Lista Civica in Consiglio Comunale.
"Diciamo, sommessamente, che le dichiarazioni dell'assessore ci sembrano un po' un elenco della spesa, se non addirittura solo quello dei 'desiderata'. I numeri citati da Della Giovanna come presunti 'successi' sono evidentemente nulla rispetto alla realtà cremonese. Basti osservare una foto simbolica scattata dai cittadini in questi giorni: un anziano cerca cibo nei bidoni dell'immondizia, accanto al Duomo, per rendersi conto di come il welfare non sia solo un algoritmo di una piattaforma, sebbene concepita da un'istituzione universitaria. Serve mettere le scarpe nella terra, conoscere la vita reale"
"Cito ad esempio due casi", dice ancora Portesani . "Il primo veramente clamoroso che l'assessore dimentica o forse non sa. Cremona è la seconda provincia della Lombardia con l'incidenza più alta, dopo Milano, di senza tetto ogni 10mila residenti. E fa segnare una percentuale del 14% (Milano 31%). Brescia e Como sono al 12%. (Dati Polis/Lombardia) . E ancora nella provincia di Cremona ci sono oltre 479 'senza tetto' (16.346 è il dato complessivo regionale), di cui 446 sono italiani e 33 stranieri; una delle percentuali più alte di tutta la Lombardia di 'senza tetto' italiani. Altra percentuale negativa per quanto riguarda il territorio locale è la presenza di 'minori' senza una domiciliazione. E' terza in graduatoria dopo le province di Bergamo e Lecco. Tutti dati che insistono particolarmente sul capoluogo".
"Il secondo è l'enorme affluenza che , in questo mese di agosto, si è registrata alla mensa del convento dei Frati Cappuccini di via Brescia in città. Secondo gli stessi volontari si è passati da una quarantina del 2023 a circa 60 pasti al giorno di questi giorni. E ormai il numero dei cittadini italiani cremonesi si equivale con quello degli stranieri. Ecco queste povertà forse non rientrano negli algoritmi dei sistemi informatici. Noi però di 'Novità a Cremona' vorremmo che l'amministrazione comunale si facesse carico anche di questo. Non basta evidentemente restare chiusi in un ufficio a palazzo a consultare grafici e statistiche, limitandosi ad inviare con un post-it in mano i cittadini bisognosi verso servizi caritatevoli di iniziativa privata", conclude Portesani.
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commenti
Stefano
26 agosto 2024 10:37
Le fragilità sono enormi,se poi ci si mette anche il tribunale a contrastare,a mettere il bastone tra le ruote, l assistenza è non solo finita, ma anche beffata.
Marco
26 agosto 2024 14:55
Portesani non può non riconoscere l'impegno del Comune e Associazioni per cercare di arginare e sostenere il fenomeno.
Come sempre non si fa' scappare la nota velenosa come se i responsabili dei servizi fossero dei nullafacenti e fossero all'oscuro di tutto.
Se poi il fenomeno non fosse monitorato pioverebbero critiche altrettanto velenose.
I dati servono e lo sa' benissimo.
Piuttosto si domandi come mai si assistono vita natural durante personaggi che rifiutano i lavori proposti e preferiscono lavorare in nero per poi avere sussidi e servizi gratis.
Si domandi perche' siamo diventati il porto d'approdo di minori egiziani , circa 300 negli ultimi anni,che rappresentano un ulteriore aggravio nell'assistenza e conseguenti problematiche d'inserimento nel contesto cittadino.
Quali proposte porta per risolvere il problema sapendo che la borsa di Sant'Omobono non è in dotazione al Comune?
A mio parere occorrono più controlli con tempistiche molto ristrette e dare un limite temporale all'assistenza di lunga data.
Ognuno è libero di fare della propria vita quello che vuole ma non sulle nostre spalle.
Già paghiamo addizionali comunali e regionali che vanno ad intaccare stipendi e pensioni.
Il costo della vita sale vertiginosamente come pure i servizi.
Tra poco tempo sempre più cremonesi e non, smetteranno di pagare e busseranno alla porta del Comune.
Cosa succederà?
Si lasceranno perdere i progetti per la città e si darà da assistenza a che ne ha bisogno , ma veramente bisogno.
Lant
29 agosto 2024 12:26
Marco costantemente e permanente fuori tema. A scuola prenderebbe tutti 4 nei temi
Alessandro
26 agosto 2024 17:25
Si sono privatizzati quasi tutti i servizi. Il risultato? Paghi di più e hai meno. Ora la politica che strumenti ha per andare incontro a chi ha bisogno? Non può fare tariffe differenziate (perché ci sono le regole del mercato e le aziende partecipate che non rispondono al comune), idem i servizi sanitari, non esiste un piano di edilizia popolare da 30 anni… oltre alla polemiche cosa si può fare?
Marco
27 agosto 2024 06:20
Stanare i lavoratori in nero che sono una piaga..non penso di aprire il vaso di pandora quando affermo che tra donne delle pulizie,baby Sitter,badanti e meccanici lavorano in nero a Cremona tante persone.
E dichiarando ISEE quasi nulli hanno sussidi e aiuti, anche dalle opere caritatevoli, Caritas San Vincenzo e così via.
Occorre una vera presa disposizione da parte delle forze politiche con controlli ripetuti e controlli sul tenore di vita.
Ma anche rivedere il sistema della tassazione del lavoro che porta all'aumento del costo dei servizi che spinge il consumatore a cercare chi fa' lo stesso lavoro a molto meno perché non tassato in modo spropositato e che lo vede riversare questi costi sul cliente .
Penso anche che chi fa' il badante dovrebbe avere un corso di ASA o di OSS con stipendi adeguati.
In questo modo si avrebbe un aumento all'offerta, in vero riconoscimento giuridico e professionale e si aprirebbe un mercato lavorativi che adesso è una giungla per colpa di persone che pensano che solamente con la buona volontà ci si può trasformare in assistenti alla persona .
Manuel
27 agosto 2024 15:14
Bisogna eliminare il contante!... poi vedi che sorprese.