Il workshop dell'Accademia Stauffer e dell'Ensemble intercontemporain per i cento anni dalla nascita di Pierre Boulez
Per i cento anni dalla nascita di Pierre Boulez, l'Accademia Stauffer in collaborazione con l'Ensemble intercontemporain — la formidabile e storica orchestra da camera fondata da Boulez nel 1979 — promuove un workshop dal 31 marzo al 4 aprile incentrato sulla figura del musicista francese. Alla guida del workshop ci saranno Jeanne Marie Conquer, Diego Tosi (violini), Odile Auboin (viola) eRenaud Déjardin (violoncello), archi solisti dell'Ensemble intercontemporain che il 4 aprile si siederanno accanto ai giovani allievi Stauffer sotto i riflettori dell'Auditorium Arvedi del Museo del Violino per il terzo appuntamento della rassegna I Concerti della Stauffer.
La performance pubblica è strumento fondamentale nel percorso didattico, con la preparazione di un programma che impagina musiche di Boulez, accanto a Bach e Webern, due compositori significativi per il compositore e direttore francese. Al centro, la lettura approfondita di estratti del Livre pour quatuor, lavoro complesso ma cruciale nella produzione bouleziana, e di Anthèmes 1 per violino solo. Sempre il 4 aprile, nell'Aula Conferenze di Palazzo Raimondi di Cremona, si terrà una giornata di studi dal titolo "Pierre Boulez. Centro e assenza", organizzata dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell'Università di Pavia – sede di Cremona – e curata dai professori Gianmario Borio e Ingrid Pustijanac. Il convegno vedrà impegnati studiosi di rilievo come Gianfranco Vinay, Gianmario Borio, Philippe Albèra, Paolo Dal Molin, Ulrich Mosch e Jean-Louis Leleu. Tra i massimi esperti mondiali di Boulez, Leleu ha lavorato insieme a Philippe Manoury al completamento del quarto movimento del Livre pour quatuor, che sarà eseguito in prima assoluta in Italia in occasione di questo concerto.
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commenti
Francesco Capodieci
1 aprile 2025 09:40
In perfetta concomitanza con il concerto della Stauffer, presso l'auditorium del Museo del Violino, la sera di venerdì 4 aprile si esibirà al Teatro Ponchielli un'altra importante orchestra giovanile - la Jugendsinfonieorchester Berlin - impegnata in tre brani di Malipiero, Strauss e Dvorak, nell'ambito della stagione concertistica 2025. Sarebbe stato così problematico, per gli organizzatori dei due eventi, evitare questa sovrapposizione, non certo gradita agli appassionati di musica classica che non hanno il dono dell'ubiquità?
Giannj
1 aprile 2025 13:53
Cremona, come New York, ha una tale ricchezza d'offerta culturale che il coordinamento risulta quasi del tutto impossibile...