La rassegna "Quartieri in giallo", in programma dal 3 al 24 maggio
Quattro incontri con quattro scrittori e scrittrici, in altrettante differenti sedi di quartieri della città, organizzati dal Porte Aperte Festival, grazie al supporto del Centro Quartieri e Beni Comuni, in collaborazione con i Comitati di Quartiere e l’associazionismo attivo localmente.
Una prima edizione che potrebbe svilupparsi nei prossimi anni toccando a turno tutte le circoscrizioni cittadine, in un ideale percorso unitario di raccordo tra le diverse realtà urbane cremonesi.
Nasce così la rassegna Quartieri in giallo, che dal 3 al 24 maggio si articolerà con una serie di quattro incontri con autori ed autrici di romanzi di genere poliziesco all’interno dei quartieri cittadini, uscendo dal centro storico dove si svolgerà il Porte Aperte Festival nel primo weekend di giugno e di cui questa rassegna costituisce un’anteprima.
“La rassegna ‘Quartieri in giallo’ - dichiara la vicesindaca con delega ai Quartieri e alle Reti di Comunità Francesca Romagnoli - è stata pensata e ideata con gli organizzatori del Porte Aperte Festival innanzitutto per animare luoghi e zone della città abitualmente meno frequentati dall’offerta culturale istituzionale. È anche l’occasione per far conoscere alcune zone della città a chi normalmente non ha occasioni per frequentarle. Il coinvolgimento dei quartieri è importante anche per promuovere in maniera diffusa la lettura come stimolo a fruire delle diverse espressioni e forme culturali, un arricchimento del bagaglio di esperienze di ciascuno e chiave interpretativa del mondo che ci circonda. Inoltre, avvicinare pubblici diversi e praticare integrazione sul territorio, facendo leva sulla curiosità e la sensibilità di ogni persona, è un modo per caratterizzare la cultura come forma di contrasto alle disuguaglianze sociali presenti anche nelle periferie cremonesi. Si è infine voluto cogliere l’occasione per stimolare una riflessione sul rapporto tra il crimine e la sua rappresentazione romanzata, e su come percorsi di socialità diffusa possano costituire piccole opportunità di prevenzione del disagio e dell’esclusione sociale che spesso costituiscono il brodo di coltura di episodi di violenza e microcriminalità”.
LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DI ROMANZI DI GENERE POLIZIESCO
Il genere giallo, nella sua evoluzione in Italia, ha saputo trascendere la semplice narrazione di un crimine e della sua risoluzione, configurandosi sempre più come un potente strumento di analisi e critica sociale. Lungi dall'essere mero intrattenimento, molta letteratura gialla italiana intesse un dialogo profondo con le problematiche del proprio tempo, offrendo uno sguardo acuto e spesso impietoso sulle dinamiche di potere, le ingiustizie, le contraddizioni e le zone d'ombra della società.
Sussiste da anni un fecondo rapporto tra temi sociali e letteratura di genere giallo in Italia, evidenziando come molti autori abbiano utilizzato i propri romanzi per esplorare e denunciare questioni cruciali, contribuendo a diffondere nella popolazione una maggiore consapevolezza su diseguaglianze e ingiustizie. Spesso, le ambientazioni dei romanzi gialli italiani non sono semplici sfondi narrativi, ma veri e propri personaggi che riflettono le tensioni sociali. Le metropoli tentacolari, le province apparentemente tranquille ma intrise di segreti, i contesti marginali e degradati diventano il palcoscenico dove si consumano delitti che affondano le radici in dinamiche sociali preesistenti.
Attraverso la descrizione di quartieri abbandonati, di speculazioni edilizie, di disparità economiche, gli autori mettono in luce come il crimine non sia un evento isolato, ma spesso la manifestazione estrema di un malessere diffuso. Anche i personaggi che popolano i romanzi gialli italiani sono spesso emblemi di specifiche categorie sociali e delle loro vulnerabilità. Vittime, colpevoli e investigatori incarnano le contraddizioni e le difficoltà del tessuto sociale. Si incontrano figure di emarginati, di lavoratori sfruttati, di immigrati invisibili, di anziani soli, di giovani disillusi. Attraverso le loro storie, il lettore è condotto a riflettere sulle cause profonde del crimine, che spesso risiedono nella mancanza di opportunità, nella corruzione, nella violenza di genere, nel razzismo e nell'esclusione sociale.
Numerosi sono i temi sociali che trovano spazio e approfondimento nel genere giallo italiano: corruzione e criminalità organizzata; disuguaglianze economiche e sfruttamento; violenza di genere e femminicidio; immigrazione e razzismo; corruzione politica e abuso di potere; questioni ambientali.
La letteratura di genere giallo in Italia si configura dunque come un osservatorio privilegiato sulla società contemporanea. Attraverso le sue trame avvincenti e i suoi personaggi complessi, essa non si limita a intrattenere, ma stimola la riflessione critica sui nodi cruciali del nostro tempo.
Molti autori e autrici italiane hanno dimostrato una notevole capacità di utilizzare le convenzioni del genere per affrontare temi sociali urgenti, contribuendo a una maggiore consapevolezza e, auspicabilmente, a un cambiamento sociale.
La rassegna costituisce anteprima del Porte Aperte Festival, giunto alla sua decima edizione, che quest’anno si terrà in diverse location della città nei giorni 5 – 6 – 7 e 8 giugno prossimi.
Il progetto attiva numerose collaborazioni locali ed extraterritoriali.
In primis con i Comitati di Quartiere e con l’associazionismo attivo localmente (Oratori, gruppi di volontariato, cooperative sociali).
Poi con l’Associazione culturale cremasca “La Storia”.
Ma anche con alcune librerie della città, che saranno presenti agli appuntamenti con i volumi presentati ed altri romanzi degli autori.
Infine, Quartieri in Giallo ri-annoda i fili con un importante rassegna di genere, con cui il PAF ha già collaborato in passato: il Festival Giallo Garda, dimostrando nuovamente le importanti relazioni che la manifestazione cremonese ha saputo allacciare nel tempo a livello nazionale.
GLI APPUNTAMENTI
L’intera rassegna si svolge nel corso del mese di maggio, scegliendo il tardo pomeriggio del sabato come momento ideale per incontrare le disponibilità degli autori e del pubblico, secondo il seguente calendario:
sabato 3 maggio 2025 - ore 18.00
presso la Sala dell’Oratorio di Cristo Re
Piazza Cazzani 1 – Cremona – Quartiere Po
in collaborazione con la Libreria Ponchielli - Cremona
Orso Tosco
presenta:
“La controra del Barolo”
Edizioni Nero Rizzoli
Conduce: Riccardo Maruti
sabato 10 maggio 2025 - ore 18.00
presso la Sala dell’Oratorio dell’Immacolata Concezione
Via Agreste 11 – Cremona – Quartiere Maristella
in collaborazione con la Libreria Il Libraccio - Cremona
Sandra Bonzi
presenta:
“Una parola per non morire”
Edizioni Garzanti
Conduce: Marina Volonté
sabato 17 maggio 2025 - ore 18.00
presso la sede del CrAb
Via Fabio Filzi 62 – Cremona – Quartiere Sant’Ambrogio
in collaborazione con la Libreria del Convegno – Cremona e il Festival Giallo Garda
Marina Visentin
presenta
“Aurora”
Edizioni Laurana
Conduce: Marco Viviani
sabato 24 maggio 2025 - ore 18.00
presso la Sala Palestrina
Piazzetta Parco del Volontariato - Cremona – Quartiere Zaist
in collaborazione con la Libreria Feltrinelli – Cremona
Alessandro Robecchi
presenta
“Il tallone da killer”
Edizioni Sellerio
Conduce: Marco Turati
LE BIOGRAFIE DEGLI AUTORI
Orso Tosco
Scrittore e sceneggiatore, è nato a Ospedaletti nel 1982. Ha pubblicato racconti, romanzi e poesie. Tra i suoi libri ricordiamo London voodoo (minimum fax, 2022) e Nanga Parbat. L’ossessione e la montagna nuda (66THAND2ND, 2023).
Per Rizzoli ha pubblicato L’ultimo pinguino delle Langhe, il primo capitolo della serie noir con protagonista il commissario Bova, con cui ha vinto il prestigioso Premio Scerbanenco 2024.
Sandra Bonzi
Nata e cresciuta a Bolzano, da oltre trent’anni vive a Milano. Giornalista, ha lavorato nell’ambito della televisione (Fininvest Comunicazioni, Telepiù, Disney Channel) e del cinema (Colorado, Albachiara Produzioni) e ha firmato numerose rubriche su periodici e quotidiani (da «Topolino» alla «Repubblica»).
Con Garzanti ha pubblicato anche Nove giorni e mezzo (2022) e Il mio nome è Due di Picche (2023).
Marina Visentin
Nata a Novara, da oltre trent’anni vive e lavora a Milano.
Giornalista e traduttrice, una laurea in filosofia e un passato da copy-writer, ha collaborato con varie testate scrivendo di cinema.
Ha pubblicato saggi sulla storia del cinema, libri di filosofia (Filosofia - Finalmente ho capito!, Vallardi, 2007), romanzi gialli e noir (Biancaneve, Todaro Editore, 2010; La donna nella pioggia, Piemme, 2017; Cuore di rabbia, Sem, 2021, Gli occhi della notte, Sem, 2023), il divertissement filosofico Raffasofia (Libreria Pienogiorno, 2021).
Alessandro Robecchi
Giornalista e scrittore italiano (n. Milano 1960). Giornalista professionista dal 1982, è stato critico musicale per l’Unità, ha lavorato per quindici anni per Il Manifesto, è stato caporedattore del settimanale satirico Cuore e attualmente scrive per Il Fatto quotidiano e Micromega. Ha inventato e diretto il primo mensile di free press in Italia Urban e in radio è stato direttore dei programmi di Radio Popolare. Tra le esperienze come autore televisivo si ricordano: Markette - Tutto fa brodo in TV di P. Chiambretti su LA7, Verba volant con P. Freeman, Figu - Album di persone notevoli e i corsivi di Ballarò, tutti su Rai3, e dal 2007 collabora come autore degli spettacoli sia teatrali che televisivi di M. Crozza. Prima del suo primo romanzo del 2014 Questa non è una canzone d'amore, ha scritto i libri Manu Chao. Musica y libertad (2000) e Piovono Pietre, cronache marziane da un paese assurdo (2011). Del 2015 è il suo secondo romanzo Dove sei stanotte, cui hanno fatto seguito Di rabbia e di vento (2016), Torto marcio (2017), I tempi nuovi (2019), I cerchi nell'acqua (2020), Flora (2021), Una piccola questione di cuore (2022), Pesci piccoli (2024) e Le verità spezzate (2024).
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