27 giugno 2024

1942, abbattuti convento e chiesa di Sant'Angelo per far posto al Palazzo dell'Arte

Ecco piazza Sant'Angelo prima della costruzione del Palazzo dell'Arte nella foto di Ernesto Fazioli del 1942.  Si vedono, sulla destra, gli ultimi residui dei portici del convento di Sant'Angelo. Di quest'ultimo non è rimasto nulla se non il nome della piazza. Lunghissimo è stato il dibattito tra i tecnici e gli amministratori per l'utilizzo del collegio (prima convento) e della chiesa di Sant'Angelo. Molte furono le proposte per collocarvi il mercato della frutta e della verdura anche se avanazavano asltre proposte. Nel 1936 il convento di Sant'Angelo con il vicino quartiere e la chiesa di San Giorgio vennero abbattuti. Come si legge sui giornali dell'epoca in piazza e sul quartiere sventrato crescevano le erbacce nonostante gli uffici avessero preparato un secondo progetto di sistemazione urbanistica a sede dei mercati.  Nel 1941 vi fu una raccolta fondi a cura dell'Ente Autonomo Manifestazioni Cremonesi (Eamac) per la creazione del Palazzo dell'Arte. Il progetto fu realizzato e i lavori iniziati nel 1942. il progetto venne affidato ad un giovane architetto napoletano Carlo Cocchia tra l'altro pittore futurista. La realizzazione venne interrotta per la guerra e terminata nel 1946 dopo un lungo dibattito tra chi voleva terminare l'opera e chi voleva demolirla perchè "del regime" distribuendo i mattoni per realizzare case popolari. Prevalse la volontà di completare l'opera. "E' un segno senza sbavature basato sull'asciuttezza dell'invenzione, - ha detto Ignazio Gardella dell'opera - incurante dei clamori pubblicitari, delle mode, delle inibizioni dogmatiche. In uno dei primi lavori di Carlo Cocchia, il Palazzo dell'arte di Cremona, è presente una ricerca formale che anticipa quella dell'architettura post-razionalista di questi anni". E Giorgio Muratore aggiunge che "si tratta di un vero e proprio monumento dell'architettura italiana contemporanea".

Osservando la foto si può notare come sullo sfondo non ci sia più neppure l'Osteria "La Varesina" dove nel 1903 è nata la Cremonese. 


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