Il vino in scodella all'osteria di Barbana in Olza
Mi ricordo Cremona, quest'oggi varca il Po e ci riporta a un'osteria del Piacentino, in Olza, frequentatissima dai cremonesi di proprietà di un personaggio straordinario, Barbana. Così l'architetto Gino Priori, in una relazione al Rotary all'inizio degli anni Ottanta raccontava quel mondo delle osterie lungo il fiume.
"Nelle vecchie osterie tutti abbiamo sentito le stesse storie in chiave diversa da questi frequentatori, fedeli consumatori di litri e parole. Poi queste storie si assestavano, le varie elaborazioni diventavano "la vera storia".
Chi non ricorda Livrin e Barbana, titolari di osterie sul Po, uno a monte in Olza sulla sponda Piacentina, l'altro a valle sulla sponda cremonese vicino alle Colonie. Depositari di infinite storie e vicende, loro stessi grandi protagonisti erano i due capi del Po e delle sponde cremonese e piacentina.
Tutto quanto vi succedeva era sotto il loro controllo sui rispettivi territori e zone di acqua: pesca e caccia regolare e di frodo, piccolo contrabbando, sapevano tutto di tutti quelli che bazzicavano la zona del Po.
Davanti al bicchiere incantavano per ore l'uditorio dei pochi privilegiati ammessi, con linguaggio vivo, ricco di gergo e di mimica.
Attraverso i loro ricordi passava la tipologia locale della più varia umanità: pescatori, ghiaiaioli, bracconieri, ladri di galline, mediatori, avvocati, proprietari terrieri, frodatori di dazio, prostitute: persone che hanno lasciato un segno nella storia della città attraverso le loro complesse vicende umane.
Danilo Montali nel suo libro "Autobiografia della leggera" attraverso un'analisi approfondita di personaggi che raccontano le loro assurde vicende è riuscito a penetrare negli aspetti più profondi ed autentici di un tipo di umanità legata alle vecchie osterie di Cremona.
Figure rappresentative di uno strato sociale che formava uno degli aspetti più genuini della realtà cremonese in un'epoca abbastanza recente, ancora riscontrabile attraverso alcuni diretti protagonisti e nei luoghi rimasti quasi intatti, vecchie osterie che hanno conservato l'impronta di una volta".
Ecco Barbana nelle foto di Ezio Quiresi
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