26 marzo 2024

1971 quando si smontò il grande orologio del Torrazzo non più funzionante. L'impegno di "tiràa sö l'urelòc"

Quando un orologio aveva il meccanismo che funzionava male i nostri vecchi dicevano: "l'è n' urelòc che và a Casteldidòon" giocando sul gioco di parole "castél...didòon". E deve essere stato così anche per lo storico orologio del Torrazzo con il quadrante ormai illeggibile e il meccanismo non funzionante che si decise di mettere mano al grande orologio del Torrazzo (ricordiamo che è il uadrante più grande al mondo, superiore anche a quello del celebratissimo Big Ben di Londra). Era il 1969 e per ben 5 anni si lavorò al restauro integrale dell'orologio. All'opera c'erano il pittore Mario Busini, Piero e Vincenzo Ferraroni per il quadrante e i disegni, Luciano Lotteri, Dante Roffi, Aldo Fioretti per il meccanismo con i calcoli di Achille Leani. 

La fotografia è del 1971 mostra il momento dell'arrivo a terra del sistema delle lancette del grande orologio. L'inaugurazione del quadrante e del meccanismo restaurato avvenne il 30 giugno 1974, esattamente cinquant'anni fa.

Caricare l'orologio in dialetto cremonese si dice "tiràa sö l'urelòc" e l'operazione è sempre stata seguita con grande perizia dai cosidetti "temperatori" dell'orologio del Torrazzo, figura ben distinta da quella del custode. Tanti grandi scienziati cremonesi erano addetti all'opera di caricamente o manutenzione del meccanismo dell'oroglio del Torrazzo, dal primo di cui si ha notizia Pietro del Pena (1462) a Jannello Torriani (1530), da Frate Obbediente da Crema (1581)  a Francesco Divizioli (1583-1616) fino ai recenti Ambrogio Feroldi (1940-1984), Giuliano Dadda (1980-2007) fino ad Alessandro Maianti dal 2000 al 2023 che nel 2015 effettuò anche la revisione dei meccanismi con inserimento delle bronzine in tutte le parti usurate e che con grande passione istituì e realizzò il Museo Verticale nel Torrazzo. 

In tanti turisti ma anche parecchi cremonesi restano incantati sulla piazza nel vedere il Torrazzo e lo straordinario quadrante dell'orologio. Riocordiamo un altro modo di dire che la dice lunga sul legame della città con la grande torre: quando un adulto solleva per gioco da terra un bambino, si dice "el fàa véder el turàas". (M.P.)

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Maria Luisa Ebbli

26 marzo 2024 09:59

Forse era anche il caso di citare a spese di chi fu realizzata questa opera. Se non ricordo male anche in questo caso intervenne il Cav. Arvedi illuminato mecenate delle città di Cremona

Maria Compagnini

27 marzo 2024 10:27

Per quanto mi riguarda, dovrebbe essere ricordato anche il contributo, ovviamente volontario e gratuito, dei Vigili del fuoco e in particolare del Comandante ing. Carmine Compagnini, mio padre.