A Cremona anche la Sanità è destinata a morire?
Nella città capitale di Europa dell'inquinamento coloro che sino ad ora non si sono minimamente preoccupati di cercare di porvi qualche piccolo rimedio e neppure dello stop e dei ritardi delle indagini epidemiologiche della popolazione (interessandosi in compenso di far tagliare centinaia di alberi "pericolanti" senza alcun interesse per il verde pubblico) , quelli che hanno “irriso” coloro chi si preoccupano delle falde acquifere molto probabilmente inquinate, quelli che non muovono foglia (si fa per dire per restare in tema) per il termocombustore che resterà in funzione forse ben oltre il 2026 sono proprio loro, guarda caso, i sostenitori, i promotori, i patrocinatori del “miracoloso” nuovo ospedale. Sono quelli che vogliono la fine del glorioso nosocomio, che ha poco più di 50 anni, che potrebbe continuare la sua vita perché qualche eccellenza e qualche buon reparto ha ancora malgrado i quasi 100 medici fuggiti ( e nessuno si domanda il perché?)
Tutti questi grandi esperti sono sicuri e restano fiduciosi in attesa del miracolo che secondo loro si realizzerà grazie ad una spesa enorme e ad un concorso europeo.
Purtroppo però sino ad oggi non si conosce ancora nulla o quasi del futuro perché ogni soluzione e programmazione s è demandata ad una commissione di grandi saggi il cui presidente invita tutti ad attendere la fine del loro lavoro per conoscere anche solo l'elenco dei reparti.
Con tali presupposti, con tali patrocinatori, con tale commissione, con la sanità disastrata in regione, con la corsa al "favoreggiamento" del privato, ed infine anche con l’intervento recente dei medici oncologi della struttura e con la loro "excusatio non petita" a sostegno di un direttore generale sul cui operato complessivo ci sarebbe molto da dire Cremona e il suo nuovo ospedale potranno davvero avere un grande futuro ?
Oppure anche la speranza nella sanità (come in tanti altri settori a Cremona ) sarà destinata a morire ?
Noi di centro
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