26 maggio 2021

Ferie e vaccini, la Regione deve indicare soluzioni per chi ha prenotato le vacanze

Una premessa. Per me la priorità è il vaccino. Le vacanze vengono dopo. Ma la priorità è anche garantire continuità della campagna vaccinale e il suo risultato. E quindi evitare che i mesi estivi subiscano uno stop a causa delle ferie. La Politica deve evitarlo assolutamente, e per questo dico che fanno bene quelle regioni che si stanno organizzando per garantire il vaccino ai propri cittadini a cui viene fissata la seconda dose durante le ferie già prenotate. E' un tema che non va sottovalutato. Ancora oggi, invece, in Lombardia Fontana e Moratti dicono che non è possibile riprogrammare la seconda dose, ma per farlo ci sono almeno due soluzioni.
La prima è che le Regioni, e quindi anche la Lombardia, si accordino per dedicare alcune linee vaccinali di specifici hub a chi è in vacanza sul loro territorio, con prenotazioni fin da ora. La seconda, che si risolve in Lombardia, è che il vaccinatore abbia la possibilità, nell’ambito del periodo indicato per il richiamo, di definire la data con il paziente. Bisogna considerare che in una famiglia ci possono essere fino a quattro date per il richiamo diverse, e non si può fare finta di non saperlo. E molti hanno già programmato le ferie. Dopo 15 mesi di pandemia è anche normale voler andare in ferie. Non si può liquidare la cosa dicendo alle famiglie di rientrare dalle ferie per la seconda dose, perchè il rischio è quello che le persone piuttosto rinunciano alla seconda dose. E al di là di quello che ognuno di noi può pensare, questo rischio va evitato.  
I problemi sono due: che ci sia troppa gente, soprattutto i giovani, che parte in vacanza senza nemmeno aver ricevuto la prima dose, e questo sarebbe molto pericoloso; e che a luglio e agosto, nei centri vaccinali, vadano sprecate migliaia di dosi di persone che non si presentano all’appuntamento contando di fare il richiamo qualche giorno dopo, una volta rientrati dalle vacanze. Si consideri che già oggi chi fa AstraZeneca ha il richiamo in agosto. È già tardi, ma bisogna intervenire, perché il rischio di affrontare un’estate con tante persone non immunizzati non ce lo possiamo assolutamente permettere.
 
consigliere regionale PD
Matteo Piloni


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